LE SPARATE RAZZISTE, FILOPUTINIANE E OMOFOBE DEL GENERALE VANNACCI: “OMOSESSUALI, NON SIETE NORMALI”
NEL SUO LIBRO FRASI CONTRO PAOLA EGONU E I GIOVANI CHE SI PREOCCUPANO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO… “RIVENDICO IL DIRITTO AL DISPREZZO”: TRANQUILLO, CONTRACCAMBIAMO… L’ESERCITO PRENDE LE DISTANZE
«Cari omosessuali, non siete normali, fatevene una ragione». È solo una delle tante sparate di stampo omofobo che si leggono nel libro (autoprodotto) del generale dell’esercito italiano Roberto Vannacci.
Già a capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell’Istituto geografico militare, Vannacci imbarazza l’esercito (e non solo) scrivendo: «Se non è nella natura dell’uomo essere cannibale, perché dovrebbe esserlo per il diritto alla genitorialità? Le coppe arcobaleno non sono normali. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale».
Il titolo del libro è Il mondo al contrario e già in apertura l’autore ne dà spiegazione: a suo dire, le minoranze «stanno imponendo discutibili regole di inclusione e tolleranza». E si schiera totalmente contro al presunto «lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze».
Il razzismo contro Paola Egonu (e non solo)
Razzismo, omofobia ed estremismo regnano sovrani tra le righe di Vannacci. «Patria, sacrificio, gavetta e merito», sono i valori che secondo il generale sono venuti a mancare nella società attuale. E ci tiene bene a evidenziare la differenza tra lui che avrebbe «gocce del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare, Mazzini e Garibaldi nelle vene» e determinati venditori ambulanti che «vendono ciarpame».
Non solo una questione di status sociale o economica, a rincarare e precisare la dose di razzismo è anche l’attacco alla campionessa azzurra di Volley, Paola Egonu: «Italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità».
Vannacci non risparmia nessuno. Senza timore e prudenza alcuna va all’attacco anche dell’ambientalismo perché – scrive ancora nel libro – «i cambiamenti climatici ci sono sempre stati e gli altri Paesi inquinano più di noi. È la povertà e il sottosviluppo a produrre più di ogni altro l’inquinamento».
Non sorprende che, se queste sono basi di partenza, il generale non ne voglia sapere neanche di ecoansia. «Alla volubile ragazza dai lunghi capelli mori, la meteoropatica ambientalista che frignava di fronte al ministro Gilberto Pichetto Fratin, alla tenera figliuola che sembra uscita dalla saga della famiglia Adams», Vannacci dispensa uno «spassionato consiglio per utilizzare meglio le scariche di andrenalina indotte da questa sua paura per i cambiamenti climatici».
Non specifica quale, ma è chiaro tra le righe l’intento diffamatorio e sessista.
Un libro delirante che l’Esercito ha deciso di condannare nell’immediato. «La Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale. Si precisa che l’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari», fanno sapere in una nota. «In tal senso – concludono – l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine».
Intanto, Vannacci nel suo libro ha già dichiarato quanto pensa in merito a contenuti e toni considerati offensivi: «Se questa è l’era dei diritti allora rivendico a gran voce anche il diritto all’odio e al disprezzo e a poterli manifestare liberamente nei toni e nelle maniere dovute».
Nel frattempo, l’Anpi chiede la rimozione di Vannacci dal suo incarico e le forze politiche iniziano a sollecitare un intervento del ministro della Difesa Guido Crosetto.
(da Open)
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