LETTERA APERTA AL CONSIGLIERE PD AVVENENTE: QUANDO POSSO VENIRE A CASA TUA PER VERIFICARE QUANTI SIETE A RISIEDERVI E IN CHE CONDIZIONI VIVETE?
CERTI CHE L’EX PRESIDENTE DEL MUNICIPIO DI MULTEDO VORRA’ ESTENDERE LE ISPEZIONI A TUTTI GLI ABITANTI DEL QUARTIERE, SIAMO DISPONIBILI A VISITARE CASA PER CASA, PER ACCERTARE CHE TUTTO SIA A NORMA DI LEGGE
Caro Mauro,
ho avuto modo in passato di apprezzare la puntualità con cui hai assicurato la tua “presenza istituzionale” in occasione dei fenomeni alluvionali cittadini.
Oggi che non sei più presidente del municipio di Pegli, pur continuando a rappresentare il Pd in Comune, ho letto le tue esternazioni in merito alla vicenda “12 profughi a Multedo” che hai pubblicato su Fb, ricalcando le tesi di una minima parte dei tuoi elettori locali (capisco che sia essenziale per te non perdere il loro voto, ma in politica, oltre alla dignità , esiste anche la possibilità di perderne di più altrove).
Riassumo il tuo sorprendente intervento:
“Perchè non costituire un Comitato di monitoraggio composto da rappresentanti dei cittadini e del Comitato Locale affinchè possano varcare i cancelli e verificare l’esatto numero degli ospiti presenti e le condizioni di vita all’interno dell’ex Asilo Govone. Se non si persegue anche con questi mezzi l’integrazione attraverso la trasparenza e la tracciabilità delle reali intenzioni del Prefetto e della Curia…. Se i cittadini ritengono di dover esercitare un controllo circa il numero dei migranti presenti è semplicemente perchè qualcuno ha inteso portare avanti questa vicenda nel più totale segreto”
Un giornale locale, in merito alle tue considerazioni, ha scritto: “Avvenente invoca un controllo diretto dei cittadini con nuclei ispettivi. Procedura che se venisse estesa a tutti gli ambiti della vita cittadina impegnerebbe qualche migliaio di persone. Resta da capire quali poteri Avvenente voglia dare a questi nuclei territoriali”.
Mi limito a ricordarti:
1) Il municipio Ponente è attualmente , tra tutti quelli di Genova, la zona ad avere il minor numero di richiedenti asilo ospitati, come ricordato dallo stesso sindaco a Pegli, in occasione del confronto pubblico dove eri seduto in prima fila.
2) Come ben sai, la prefettura non è tenuta a chiedere il permesso ad alcuno per stipulare un accordo con “privati” o “enti assistenziali” disponibili all’accoglienza. Ci mancherebbe che uno “non sia padrone a casa propria” (cito uno slogan che pare sia diventato caro anche a un esponente della sinistra come te) e debba trattare chi deve ospitare con razzistelli locali o soggetti in terapia per mania di persecuzione.
3) L’asilo privato delle suore è stato chiuso due anni fa per carenza di bambini iscritti, non per insana malvagltà , ridicolo che gli abitanti ne vogliano solo ora la riapertura pretendendo che soggetti privati lavorino in perdita, ne converrai.
4) L’integrazione non si persegue con la trasparenza, ma permettendo agli altri di non vivere in un clima di odio e di assedio, in primis. Poi attraverso un percorso educativo e scolastico che permetta di apprezzare i valori democratici del nostro Paese e di acquisire esperienze lavorative. Proprio quello che stanno facendo i ragazzi accolti a Multedo che frequentano a Coronata una scuola per imparare un mestiere.
Ma veniamo al punto.
Tu invochi un “Comitato di monitoraggio” che possa andare a verificare “quanti siano i profughi all’interno della struttura” e “le loro condizioni vita”.
Un funzione ispettiva che immagino vada esercitata a qualsiasi ora, anche notturna, visto che non precisi le modalità .
Bene, può essere un’ipotesi di lavoro che va ad inserirsi nel contesto però della giurisprudenza italiana che prevede, come ben sai, che “tutti siamo uguali davanti alla legge”.
Altrimenti che valori andremmo mai a trasmettere?
Ne deriva che deve valere per tutti gli abitanti di Multedo e per lo stesso comitato promotore che non vorrà certamente passare per privilegiato.
Occorre dare l’esempio in politica: quindi propongo che si inizi da casa tua, in fondo una proprietà privata vale un’altra, e a seguire dagli organizzatori dei blocchi stradali di Multedo (che costituisce un reato).
Attendo fiducioso che tu mi comunichi giorno e orario, certo della tua disponiblità .
Ti pregherei di far trovare nell’occasione tutti gli ospiti residenti in casa, affinche possa contarli e che mi si permetta di verificare che tutto sia a norma (dall’impianto elettrico alle norme antincendio, dall’impianto di riscaldamento aggiornato alle nuove normative agli standard sanitari, dalla stabilità di terrazzi e cornicioni al rispetto degli orari per il deposito rifiuti, fino alle verifiche necessarie sui decibel di rumorosità degli elettrodomestici, alle eventuali cantine e alla regolarità dei pagamenti delle tasse locali).
Nella stessa giornata i medesimi rilievi posso farli ovviamente anche presso altri esponenti del Comitato a cui potrai fare da tramite per annunciare la mia gradita visita.
Quanto sopra per instaurare il clima di trasparenza da te auspicato.
Se l’esperimento funziona si potrà cosi estendere a tutti i circa 5.000 abitanti di Multedo, ivi compreso il centro di accoglienza che ti sta a cuore.
Fammi sapere.
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