LO SGOMENTO DEI SOCCORRITORI: “QUI SOTTO C’E’ L’INFERNO”
SONO TANTE LE SQUADRE ARRIVATE A GENOVA PER DARE AIUTO AI VIGILI DEL FUOCO, AL PERSONALE DEL 118, AGLI UOMINI DELL’ESERCITO
“Qui c’è l’inferno”. E’ quanto ripetono i soccorritori impegnati nella ricerca e nel recupero di persone sotto le macerie dopo il crollo del ponte Moranti a Genova.
“Il fatto che abbia smesso di diluviare – spiegano – per fortuna ora può rendere più agevoli le ricerche e i soccorsi”.
Intanto dal Piemonte, dalla Lombardia e anche dal Veneto stanno partendo le squadre dei soccorsi.
Da Padova i vigili del fuoco stanno partendo per Genova, in supporto ai soccorsi per il ponte crollato in città . Al momento sono partite dalla regione due unità cinofile, una da Belluno e l’altra da Padova, per la ricerca di eventuali dispersi
Squadre miste soccorritori-vigili del fuoco di ricerca dispersi sotto le macerie (le cosiddette Usa, ndR), mezzi dell’Areu, soccorritori del 118 in allerta, eventuali posti letto se il numero delle vittime lo richiedesse, medici specializzati e sacche di sangue. La sanità lombarda ha dato la sua disponibilità a fornire aiuti ai soccorsi impegnati per il crollo del ponte autostradale a Genova.
“Al momento si tratta solo di una generica disponibilità , perchè non si capisce ancora quale sia la portata del disastro – ha detto l’assessore alla Sanità , Giulio Gallera – E’ chiaro che appena ci verranno fatte delle richieste puntuali faremo qualunque cosa nelle nostre possibilità per concorrere ai soccorsi”.
(da agenzie)
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