M5S, RISSA CONTINUA A ROMA, GRILLO COSTRETTO A INTERVENIRE, MA FINO A QUANDO?
IL DIRETTORIO E’ SPACCATO E TRA I PARLAMENTARI C’E’ CHI PARLA ORMAI DI “LOSCHI FIGURI IN CAMPIDOGLIO”…I CASI MARRA E ROMEO HANNO ALLONTANATO ANCHE GLI ELETTORI
Ormai non gli danno pace. Altro che passo di lato come lui avrebbe voluto.
Beppe Grillo, quasi un giorno sì e uno no, è costretto a fare un passo in avanti per sedare le risse a ripetizione che scoppiano tra tutti contro tutti.
Nell’ultimo intervento sul suo blog si legge: “Virginia non si tocca”. Nel prossimo chissà .
Il post arriva dopo l’ennesima giornata di passione per il Movimento 5 Stelle. Il Direttorio è puntualmente scavalcato dagli eventi, non interviene nelle vicende romane, non dà la linea politica e in pratica non ha più voce in capitolo, essendo tra l’altro diviso al suo interno.
In queste condizioni – secondo alcuni ben informati – rischia anche di saltare, nel senso che è sempre più annacquato.
L’ultima lite tra comari, per usare una formula da Prima Repubblica, lessico rispolverato da Alessandro Di Battista e dai grillini negli ultimi giorni, è stata tra Roberta Lombardi e Virginia Raggi.
A seguire Grillo è intervenuto contro Lombardi perchè in questo momento, secondo il leader, il Campidoglio va tutelato senza se e senza ma perchè è da qui che doveva iniziare, secondo i programmi, la scalata verso Palazzo Chigi.
Senza che nessuno lo sapesse, Lombardi ha sferrato un attacco frontale alla sindaca di Roma: “La trasparenza è un valore del M5S, sono sicura che il sindaco Raggi pubblicherà subito i pareri dell’Anac in suo possesso sulle nomine di Marra e Romeo”. E poi ancora: “Qualcuno (Marra ndr) si è autodefinito ‘lo spermatozoo che ha fecondato il Movimento’. Io penso che la definizione esatta sia ‘il virus che ha infettato il Movimento’. Ora sta a noi dimostrare di avere gli anticorpi”.
Quasi subito arriva la condivisione su Facebook di Carla Ruocco, anche lei in rotta con Raggi da quando l’assessore al Bilancio Marcello Minenna ha lasciato l’incarico in polemica con il sindaco e con il ‘raggio magico’ guidato appunto da Marra.
Nei corridoi di Montecitorio, i deputati grillini sono sempre più confusi e in balia degli eventi: “La verità — dice più di qualcuno — è che ci vorrebbe Gianroberto Casaleggio”, che per i 5Stelle è sempre stato la Cassazione, colui che decideva e bloccava sul nascere correnti e fazioni, che adesso invece stanno proliferando.
A Lombardi, per esempio, si accoda anche il deputato Mimmo Pisano che parla di “loschi figuri” in Campidoglio: “Mi auguro che Virginia sappia reagire prontamente ed in autonomia ma mi auguro anche che i consiglieri eletti con il M5S si facciano sentire. È opportuno che esprimano pubblicamente la loro opinione su questa faccenda”.
Ma non finisce qui.
Il giorno prima era stato Roberto Fico, condiviso da tanti “ortodossi” del Movimento, a lanciare un avvertimento dopo che Di Battista ha parlato di “governo di scopo”: “M5S non accetta compromessi”.
Il componente del Direttorio, in rotta con Di Maio e Di Battista, nonchè con Raggi, se la prende quindi con i traditori della rivoluzione.
La rottura, che sembra insanabile, all’interno del Direttorio, nasce dalla mail scritta da Paola Taverna a Luigi Di Maio per informarlo che l’assessore Paola Muraro era iscritta nel registro degli indagati. Mail che il leader in pectore, almeno fino a dieci giorni fa, non ha condiviso con gli altri membri.
Da qui ha avuto inizio una crisi senza precedenti che non è stata superata neanche con l’arrivo di Grillo a Roma la scorsa settimana e con la manifestazione a Nettuno.
Anzi, da allora è stato tutto un precipitare. Lombardi lunedì scorso è andata a Milano per parlare con Davide Casaleggio della kermesse Italia a 5Stelle, ma i due hanno affrontato anche il caos Roma
L’ex componente del mini-direttorio capitolino, che due mesi fa si è sfilata, neanche a dirlo in polemica con il sindaco, ha fatto presente al figlio del fondatore M5S tutte le sue perplessità e riserve sulla gestione del Campidoglio.
Ma sia Davide Casaleggio sia Beppe Grillo le hanno chiesto di mantenere la calma e di evitare ulteriori strappi in un momento così difficile e alla vigilia della due giorni palermitana.
Ma lei, quando ha letto dell’affare tra Marra, allora dirigente del Campidoglio per le politiche abitative, e Sergio Scarpellini, costruttore romano da sempre inviso al Movimento, non si è più trattenuta.
Ed è qui la genesi del post con cui ha attaccato ferocemente la sindaca. Un’invasione di campo che per Grillo non ci sarebbe dovuta essere, anche perchè da giorni il leader chiede ai parlamentari di lasciare piena autonomia alla Raggi. È Grillo in persona a vigilare e per il momento la difende pur vedendone i limiti.
A spostare l’ago della bilancia, nell’immediato, potrebbe però essere la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024.
Per i vertici del Movimento, la questione è dirimente: il no, sbandierato in campagna elettorale, dal Campidoglio deve arrivare forte e chiaro. Su questo anche Grillo è deciso a non transigere e l’intero Direttorio sembra essere d’accordo, senza divisioni di sorta.
Da Raggi non è ancora arrivata una parola chiara e l’assessore Adriano Meloni ha addirittura dichiarato che ‘sarebbe bellissimo ospitare’ i Giochi, mentre Daniele Frongia starebbe lavorando sottotraccia in questo senso.
Se la sindaca dovesse cambiare idea rispetto a quanto promesso in campagna elettorale, allora lo strappo potrebbe diventare decisivo.
Anche per Grillo.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply