MINACCE DI MORTE A DAVID PUENTE, REO DI DENUNCIARE LE BUFALE DEI RAZZISTI SUL WEB
“NON MI FERMANO, SCOPRIRO’ GLI AUTORI DEI MESSAGGI”… SALVINI NON CONDANNA QUESTI INFAMI? UN MINISTRO DEGLI INTERNI NON HA NULLA DA DIRE SE UN CITTADINO VIENE MINACCIATO?
Ad essere deriso e insultato per la sua attività di debunker, David Puente è abituato. Anche alle minacce, finora, ha cercato di non dare troppa importanza. Ma questa volta no: è troppo.
“Lo scorso weekend è stato veramente pesante. I messaggi di minacce sono stati molto più numerosi e, soprattutto, molto più violenti del solito – racconta Puente che, questa volta ha deciso di pubblicare sui social gli screenshot dei messaggi -. Lo stress psicologico è altissimo, perchè il metodo che utilizzano queste persone mette a dura prova i nervi: lanciano il sasso e poi nascondono la mano”.
Ma la preoccupazione e la tensione non scalfiscono la determinazione di Puente: “Non mi ferma questo. Io continuo a fare quello che faccio, anzi ancora di più”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’attacco sferrato dall’account di Paolo Arduini (profilo dichiaratamente falso): “Sondaggio: chi fa più cagare tra David Puente e Saviano?? Lo so, non è facile rispondere, sono orrendi entrambi…” è il testo che David ha letto sotto al post nel quale denunciava le fake news di Lara Pedroni, un account falso che pubblicava fotomontaggi di Saviano e Boldrini con frasi mai riferite dagli interessati.
Ma prima il debunker era già stato contattato in privato e minacciato di morte: “Dormi con un occhio aperto, perchè prima o poi ti trovo, poi vediamo se fai ancora il fenomeno”; “Mi sto già informando su dove risiedi, ci vediamo presto”; “Tu sei già un Morto che cammina”, si legge nei messaggi che Puente ha reso pubblici. E ancora: “Fatti pagare la scorta come Saviano, perchè prima o poi Cadi”.
“Ti cercano in tutti i modi: via Facebook, sui vari canali da Messenger a YouTube… Tu vedi che ci sono messaggi e non li accetti. Ma dopo un po’ i messaggi scompaiono. Lo stesso accade per le minacce: ne ho lette alcune e poi ti viene naturale andarle a cercare per rileggere e magari capire qualcosa in più. Ma non le trovi”.
L’account di Paolo Arduini, naturalmente, dopo il fiume di minacce, è stato cancellato: “Non ho idea di quale mano possa esserci dietro. Il profilo non era troppo recente, seguiva pagine simpatizzanti M5s e Salvini. Ma ancora non sono riuscito ad individuare l’autore”.
Però David non si arrende e non ha assolutamente intenzione di lasciarsi intimidire, grazie anche al sostegno che gli è stato manifestato da tantissime persone sul web: “Con quello che faccio, sono pronto a ricevere e ad accettare critiche. Da sempre cercano di deridermi e ridicolizzarmi per i fake che smaschero. Ho sempre cercato di non rispondere nè sul blog nè sui social a chi mi attaccava. Solo qualche volta ho riportato, su spazi condivisi con altri debunker, le minacce che mi erano arrivate. Ma non sono il tipo che va a lamentarsi di queste cose. Se ho intenzione di smettere di andare a caccia di falsità ? Assolutamente no. Avrei già potuto farlo da tempo. Non l’ho fatto prima e non lo farò adesso”.
Anche di un’altra cosa Puente è certo: riuscirà a individuare gli autori: “Già in passato ho sporto denunce nei confronti di persone precise, di cui avevo individuato l’identità . Anche questa volta prima o poi faranno un errore. E io sarò lì, perchè voglio che paghino secondo la legge”.
(da “La Repubblica”)
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