NEW YORK, AUTO CONTRO MANIFESTANTI BLACK LIVES MATTER, SETTE FERITI, ARRESTATE LE DUE DONNE CRIMINALI NELLA VETTURA
LA POLIZIA: “AGGRESSIONE PREMEDITATA A SFONDO RAZZISTA”… E’ IL FRUTTO DELL’ODIO SOVRANISTA
Un ferito in serie condizioni, sei giovani manifestanti con ferite lievi ricoverati in ospedale: è il primo bilancio di quella che la polizia di New York considera “un’aggressione premeditata”, con ogni probabilità a sfondo razzista.
Due donne – la madre 52enne e la figlia di 29 anni – sono state fermate e vengono interrogate dai detective del New York Police Department.
Una guidava, l’altra era al suo fianco sul veicolo che ha investito un gruppo di manifestanti legati al movimento anti-razzista Black Lives Matter. L’aggressione è avvenuta nel quartiere East Side di Mid-Manhattan, all’incrocio tra la 39esima Strada e la Terza Avenue, poco dopo le ore 16 locali (le 22 italiane).
“L’auto si è avventata su di noi invadendo la pista ciclabile, ho fatto appena in tempo a saltare di lato per schivarla, sei miei compagni non ce l’hanno fatta”, ha detto un giovane nero intervistato dalla rete tv locale NY1.
Con lui c’erano alcune decine di manifestanti. L’occasione della loro protesta: dimostrare solidarietà con lo sciopero della fame che ha per protagonisti alcuni immigrati senza documenti detenuti nel centro dell’Immigration and Customs Enforcement di Bergen County, New Jersey.
Le manifestazioni di Black Lives Matter hanno invaso molte città d’America per protestare contro le violenze della polizia contro gli afroamericani. Accadde durante la presidenza di Barack Obama, in particolare dopo i fatti di Ferguson, Missouri. L’ultima ondata di proteste è dilagata invece nel giugno di quest’anno dopo l’uccisione di George Floyd a Minneapolis, fine maggio. Non sono mancate le tensioni violente con milizie di destra e gruppi di suprematisti bianchi. New York è una delle roccaforti del movimento anti-razzista.
(da agenzie)
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