PARLAMENTO EUROPEO.…QUANDO LA POLITICA VA A PUTTANE
LETTERA DI 37 EUROPARLAMENTARI AL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA: “I NOSTRI COLLEGHI VANNO IN HOTEL CON LE PROSTITUTE DI LUSSO, INVECE CHE LAVORARE”… A STRASBURGO LA COSA PARE RISAPUTA E NON SANNO CHE PESCI PRENDERE… LA CASTA SI FA RICONOSCERE OVUNQUE
Un europarlamentare italiano percepisce, nel corso di un anno di sedute a Bruxelles e a Strasburgo, la cifra di 144.084 euro, neanche a dirlo più di tanti altri suoi colleghi europei (un austriaco 106 mila, un olandese 86mila, ad es.). Spesso le sedute sono raccolte in diversi giorni di seguito, per consentire negli altri giorni la permanenza nei Paesi di origine.
Un trattamento di favore insomma, sia per la location che per gli stipendi. Ma pensate che la classe politica perda occasione per far parlare di sè anche al Parlamento europeo? Avete ragione, la risposta è no.
La notizia è stata pubblicata dall’autorevole quotidiano tedesco Die Welt, con una tale dovizia di particolari che fa intendere che il documento di cui vi parleremo lo abbia sicuramente avuto in copia.
Si tratta di una lettera riservata presentata per iscritto al presidente dell’Europarlamento, il democristiano tedesco Hans-Gert Pottering, da ben 37 eurodeputati di entrambi i sessi.
L’iniziativa è troppo scottante per figurare nei verbali dell’assemblea, per cui è stata formalizzata dai suoi promotori in una lettera riservata che da 30 giorni è congelata sottochiave in una scrivania dell’ufficio presidenziale, all’undicesimo piano dell’europalazzo.
Svela il quotidiano berlinese: ” Si tratta di sesso, puttane e della dignità dell’alta istituzione”.
In pratica 37 eurodeputati ( in totale sono 785, in rappresentanza di 27 Stati europei), hanno chiesto a Pottering “di arginare il favoreggiamento della prostituzione, attraverso i rappresentanti del popolo europeo”.
I 37 sono tutti esponenti di Paesi del nord Europa, capeggiati bipartisan dalla svedese Charlotte Cederschiold del Partito Popolare Europeo e dal socialista danese Poul Nyrup Rasmussen, attuale presidente del partito socialista europeo.
Si richiamano con fermezza ad una dichiarazione del Consiglio Nordico varata due anni fa che impegna i suoi membri, per lo più parlamentari scandinavi, ad usare “soltanto gli alberghi che garantiscono di non avere nulla a che fare con traffici sessuali e di avere adeguate regole di comportamento per il proprio personale”.
In concreto i 37 firmatari chiedono a Pottering di agire senza riguardi per nessuno. Non si accontentano di un gesto simbolico, lo sollecitano a pretendere da ogni albergo di Strasburgo in cui pernottano gli onorevoli per motivi di servizio, l’impegno nero su bianco di vietare l’ingresso alle prostitute di lusso e non, per impedire che facciano visita in camera ai loro clienti.
Il divieto deve valere per tutti gli ospiti dell’albergo, compresi i portaborse degli onorevoli.
Il malcostume sarebbe particolarmente diffuso a Strasburgo, dove i politici soggiornano più a lungo, si tratterebbe di un giro molto ampio di squillo d’alto bordo e sarebbe una cosa ormai molto diffusa. Che gli europarlamentari non si ammazzassero di lavoro era cosa nota, ma che dedicassero tempo, energie e denaro ad altre attività ci mancava, per la dignità dell’Istituzione europea.
Che finisce per essere un ricettacolo di puttanieri per l’opinione pubblica.
Qui non si tratta di fare i moralisti, semplicemente di sottolineare che un politico dovrebbe avere uno stile di comportamento che costituisca un esempio, soprattutto quando si rappresenta il proprio Paese all’estero.
Una volta per molti eravamo un popolo di eroi, navigatori e poeti, ora aggiungiamo di puttanieri, cosi siamo al completo.
Per non dimenticare che un politico non dovrebbe mai porsi in una posizione “ricattabile”, visto la sua conoscenza di certi meccanismi anche in campo dell’economia e della difesa.
Ma l’etica e lo stile sono argomenti desueti, nel mondo dei faccendieri la politica sta andando a puttane.
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