PINA CASTIELLO, LA NUOVA SOTTOSEGRETARIA PER IL SUD: DA COSENTINO ALLA LEGA
EX PDL CON SPONSOR POLITICI ALLE SPALLE E AMICIZIE PERICOLOSE CON CONDANNATI PER MAFIA
È passata dall’amicizia pericolosa con alcuni condannati per associazione mafiosa o bancarotta, allo chansonnier Silvio Berlusconi che, al pianoforte, deliziò gli ospiti alla festa per i 40 anni di lei, nel 2011.
Fino agli slogan anti immigrati urlati al fianco di Salvini, di recente, nella dolente terra di Castel Volturno.
Oppure, contro il predecessore del suo nuovo capo, l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti. Eccola la nuova sottosegretaria con delega al Sud: Giuseppina Castiello detta Pina, 47 anni.
Viene da Afragola: pieno e opaco hinterland napoletano.
Alle spalle, alcuni sponsor politici dalla storia pesante.
Personaggi oscuri come l’ex consigliere regionale del centrodestra (originariamente di centrosinistra) Roberto Conte: condannato per associazione mafiosa, una storia di voto di scambio con il clan Misso.
O come l’ex senatore Pdl Vincenzo Nespoli : più volte indagato dalla Procura napoletana, e condannato in primo e secondo grado per bancarotta fraudolenta. Negli atti delle indagini preliminari era citata anche lei, la Castiello, ma senza che vi fossero accuse: era un’amica cui aveva chiesto qualche piccolo favore o cambio di assegni
Lo stesso ex senatore Nespoli è stato, non solo il riferimento della Lega di Salvini e il regista delle candidature alle ultime politiche. Ma anche alfiere della vittoria , tre giorni fa, del candidato sindaco di centrodestra, Claudio Grillo: nel comune in cui il Movimento 5 Stelle è precipitato dal 58 all’8 per cento.
Un patto di desistenza o le fluttuazioni più o meno scontate che mutano l’assetto del voto tra politiche e amministrative?
Qualche dubbio resta: perchè Afragola è anche la cittadina d’origine di Vincenzo Spadafora dei 5 Stelle, anch’egli nelle stesse ore ‘promosso’ al rango di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Castiello esordisce come consigliere comunale di Afragola, poi passata per gli scranni della Regione anche come ‘questore al personale’ , infine approda al Parlamento nel 2006: oggi è deputata alla quarta legislatura con il Pdl e poi Fi, due anni fa sceglie la Lega.
Un’eletta che ha attraversato gli ultimi venti anni sul territorio forte di solidi padrinati e di un paio di parole d’ordine : “il lavoro prima per i nostri”, “combatteremo contro le menzogne della sinistra”.
L’ultima perla risale a poco tempo fa: “Ho visto un corteo assurdo di migranti nel centro di Napoli, dietro c’erano i nigeriani , tutta gente che delinque. Erano tantissimi stranieri, non sembrava neppure di stare a Napoli”.
È con questa visione, e cultura politica, che grazie a Matteo Salvini – e alla complicità del Movimento 5S che legittima ciò che ieri platealmente condannava – che la Castiello entra ora nel cuore delle istituzioni repubblicane.
La sua ultima performance, da parlamentare in carica, l’aveva vista inveire a Napoli contro il ministro Minniti. “Vergogna , vergogna!”, gridava lei, bionda ex pupilla in Parlamento di Berlusconi, poi vicina a Nicola Cosentino e ai ras politici noti per le loro condotte pericolose. “Vergogna! Vuoi salvare il Comune e de Magistris e mandarci gli immigrati qui a lavorare”, accusava la Castiello sotto gli occhi imbarazzati del prefetto Pagano e del sindaco de Magistris, per il solo fatto che il numero uno del Viminale stesse presentando un’iniziativa con cui impiegare alcuni rifugiati in attività dei beni culturali, da Caserta a Pompei. Era solo dicembre scorso.
Prima di tornare in Parlamento, solo qualche mese fa, sfoggiava premonizioni di questo tenore: “Salvini ci porterà alla guida del paese”.
E si lanciava anche in rischiosi proclami: “Sconfiggeremo le menzogne dei grillini. Se non dovessimo avere una maggioranza ? Allora andremo a un governo di scopo solo per rivisitare la legge elettorale e ridare la parola ai cittadini. Basta inciuci o marmellate. Di abusivi a Palazzo Chigi ne sono sfilati fin troppi”. Coerenza ha voluto che sia diventata sottosegretario nel governo marmellata, guidato da un premier mai eletto.
Berlusconiana quando c’era da farsi “officiare” dall’allora premier il suo party per i 40 anni, cosentiniana fino a quando non è precipitata in carcere la stella dell’ex leader regionale di Casal di Principe, è un’accesa e fedelissima esponente di Salvini, ora.
Stesso legame che tiene di nuovo in auge anche Nespoli. In quanti video, in quante pubbliche apparizioni compaiono lei e lui, Castiello e Nespoli: perfino quella volta in cui lui, il 23 febbraio 2013, presenzia e viene omaggiato in pubblico – nonostante sia già sotto inchiesta – dalla Castiello e da Armando Cesaro, figlio del plurinquisito Luigi tuttora senatore di Fi, come “vittima del massacro della stampa”. Perchè causa inchieste in corso, gli amici non avevano potuto candidare Nespoli alle politiche. Ma lui ha resistito, anche lei.
“Vinceremo noi, alle comunali”, diceva agli avversari da settimane. Così è stato. Con il neo sindaco Claudio Grillo, guarda caso è stato eletto anche il nipote diretto di Nespoli. Ed è stata riconfermata come consigliera quell’avvocatessa, Cristina Acri, il cui marito, Aniello Esposito, è finito agli arresti domiciliari, lo scorso gennaio, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, nel blitz del Ros e della Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta della cosca Farao-Marincola.
Ironia (amarissima) della sorte: Esposito è accusato di aver gestito per la cosca tre centri per l’immigrazione. Uno dei quali opera proprio ad Afragola. Che bingo, ora, per il paesone. Un “contratto” di governo, due sottosegretari.
E Pina ‘regina’ nuova capitale del Sud.
(da “La Repubblica“)
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