PISANU: “ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE TROPPI CANDIDATI INDEGNI”
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA LANCIA L’ALLARME SULLA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI… I PARTITI NON APPLICANO ALCUN CODICE DI SERIA AUTOREGOLAMENTAZIONE CHE EVITI CANDIDATURE IMBARAZZANTI…. LA SELEZIONE ANDREBBE FATTA ALL’INIZIO, MA I PARTITI CHIUDONO ENTRAMBI GLI OCCHI
La circostanza era già nota: nelle elezioni amministrative locali, in troppe località e non solo del sud, i partiti accettano candidature di persone con precedenti penali e altrettanti soggetti chiacchierati.
Ma se sui secondi si può solo far valere il buon senso, per evitare le prime basterebbero dei controlli seri e una preliminare selezione da parte delle sedi locali dei partiti.
Il problema è che spesso alcune di queste candidature corrispondono anche a personaggi che “portano voti” e si finisce per barattare la pulizia della lista con la ricerca del consenso ad ogni costo.
Non solo: il rischio è che se taluni di questi candidati venissero eletti, finirebbero poi per rappresentare un pericolo o in ogni caso una variabile pericolosa nella vita amministrativa.
Dal lavoro dell’Antimafia sulle liste delle ultime elezioni amministrative «emergono candidati ed eletti diciamo “irregolari” per reati diversi da quelli che il nostro Codice di autoregolamentazione prevedeva. Cosicchè l’immagine complessiva che se ne ricava è che la disinvoltura nella formazione delle liste sia molto più allarmante di quella che noi abbiamo immaginato. Sono liste gremite di persone che non sono certe degne di rappresentare nessuno».
È questo l’amaro bilancio tracciato oggi dal presidente della commissione Antimafia, Giuseppe Pisanu.
Durante la seduta si è anche affrontata la questione della mancata trasmissione alla commissione, da parte dei prefetti, di molti dati necessari ad approntare un rapporto sulla attuazione del Codice di autoregolamentazione per le elezioni.
«Tanto meglio il nostro rapporto sarà documentato, tanto più efficace sarà la nostra proposta finale», ha aggiunto Pisanu.
Un richiamo forte affinchè non solo i partiti facciano il proprio dovere, ma anche le istituzioni preposte collaborino.
Sono sempre più frequenti anche i casi di liste irregolari, con firme falsificate, che finiscono per dare vita poi a una serie infinita di ricorsi.
Basterebbe fissare dei termini più ampi per la valutazione delle liste, in modo da permettere delle verifiche a priori delle firme dei sottoscrittori e dei precedenti dei candidati, invece che perdersi poi a contestarli ad elezioni avvenute.
Sembrava passato tanto tempo da quando i partiti si erano impegnati a presentare candidati credibili, ma i segnali che arrivano dagli organismi di controllo non sono certo confortanti.
Leave a Reply