PROFUGHI IMPEGNATI NEI SOCCORSI AI TERREMOTATI MENTRE I RAZZISTI GUARDANO LA TV
A CITTAREALE IMPEGNATI DECINE DI MIGRANTI A SCAVARE NELLE MACERIE
Lavorano in silenzio.
Non hanno voglia di parlare, impegnati da ore nella macchina dei soccorsi messa su dai volontari del comune di Cittareale, in provincia di Rieti.
Qui si trova uno dei centri logistici, dove arrivano gli aiuti per le zone colpite duramente dal sisma del 24 agosto. Sono giovani rifugiati politici.
Tra loro incontriamo Samiullah, 18 anni, afgano, in Italia da 10 mesi. Vive nella frazione di Marianitto e si è mobilitato da subito con gli operai del comune. Ramazan, invece, è turco. Non parla bene l’italiano, ma conosce la lingua della solidarietà .
I migranti fanno parte del progetto SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati attivo dal 2008 e – si legge sul sito ufficiale del comune – finanziato dal Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’Asilo previsto dalla legge 189/2002.
Ezio D’Ippolito, operaio del Comune, coordina i lavori.
Volontari italiani e stranieri insieme per far ripartire Amatrice e i comuni distrutti dal terremoto.
Italiani e stranieri che lavorano fianco a fianco in nome della solidarietà , mentre i razzisti stanno in pantofole davanti alla Tv o su internet a seminare il loro odio da malati psichici.
(da agenzie)
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