QUESTA FOTO RISCHIA DI FAR SALTARE LA LEGGE ELETTORALE
IL M5S NON STA AI PATTI E VOTA SI’ A UN EMENDAMENTO DELLA FORZISTA BIANCOFIORE (CON PARERE CONTRARIO DEL CAPOGRUPPO BRUNETTA)… IL VOTO ERA SEGRETO MA PER UN ERRORE DEL COMPUTER DELLA CAMERA VIENE VISUALIZZATO PER QUALCHE SECONDO: I FRANCHI TIRATORI SONO 82 GRILLINI E 59 PARLAMENTARI DI CENTRODESTRA
Questa mattina la maggioranza è andata in frantumi sulla legge elettorale.
A certificarlo è l’esito della votazione su un emendamento di Forza Italia che riguarda le minoranze linguistiche in Trentino Alto Adige che è passato nonostante il parere contrario della commissione.
L’emendamento era stato presentato da Michaela Biancofiore (FI) ed è passato con 270 sì, 256 no e un astenuto. Durante la votazione segreta però per un disguido tecnico il tabellone luminoso della Camera ha mostrato i voti come se fosse a scrutinio palese.
La foto mostra come dai banchi del 5 Stelle ci sia una selva di voti favorevoli.
Al contrario dalla parte del PD i voti sono quasi tutti contrari. Fa eccezione — a sinistra — il voto favorevole dei parlamentari del gruppo di MPD Articolo 1.
Ora a causa di quell’errore tecnico è molto semplice vedere chi ha votato a favore e chi ha votato contro.
Ma Alessandro Di Battista riesce a confezionare un capolavoro per spiegare ai suoi elettori quello che è successo secondo lui.
In un post su Facebook Di Battista prima scrive che l’emendamento era stato presentato da Riccardo Fraccaro, cosa non è vera perchè ad essere stato votato era quello della Biancofiore.
Che però è di FI e sappiamo che il MoVimento ha qualche remora a farsi vedere d’accordo con la vecchia politica.
Si passa alla fantasiosa spiegazione sul perchè l’emendamento è passato. In Commisisone i partiti che sostengono la legge si erano accordati per il voto contrario. In Aula invece Fraccaro — che aveva presentato un emendamento identico a quello della Biancofiore — lascia intendere l’appoggio del suo gruppo all’emendamento.
Per Di Battista “l’hanno votato tantissimi del PD”.
Ora basta guardare il tabellone per vedere che a sinistra del banco della Presidenza i voti sono tutti rossi (ad eccezione di quelli di MPD).
Luigi Di Maio, Roberto Fico e Daniele Toninelli hanno tutti votato sì all’emendamento.
A Di Battista però questa spiegazione non basta, ci deve essere anche qualcosa che faccia pensare ad un piano preordinato.
Ed ecco tornare fuori i franchi tiratori. Il portavoce del M5S ricorda come i franchi tiratori del PD già impallinarono Prodi nella corsa verso il Quirinale nel 2013. Ergo: sono stati di nuovo loro!
Eppure anche in questo caso Di Battista sta mentendo, perchè il tabellone non mente: il PD ha votato contro. Certo, c’erano alcuni assenti ma a far saltare l’accordo sono stati i Cinque Stelle
«La legge elettorale è morta»
Emanuele Fiano, relatore del provvedimento di legge dopo il voto in Aula ha detto “”La legge elettorale è morta, e l’hanno uccisa i 5 Stelle”.
Lorenzo Guerini a Montecitorio invece invita a fare una valutazione e a verificare le condizioni minime per andare avanti. Guerini ricorda che quello approvato è un emendamento che lo stesso M5S aveva bocciato in commissione e fa notare come “due terzi del gruppo M5S esultava nel momento del voto”.
Guerini ha chiesto a Roberto Fico di ritirare gli emendamenti del M5S “sennò è complicato andare avanti”. Fico però ha risposto “impossibile”.
Complessivamente sono 59 i franchi tiratori che hanno fatto approvare i due emendamenti identici presentatida Riccardo Fraccaro e Michela Biancofiore sulla circoscrizione del Trentino sui quali la Commissione aveva espresso parere contrario. Secondo i tabulati la maggioranza allargata composta da Forza Italia (46), Lega Nord (18), PD (246) e M5S (82) avrebbe avuto complessivamente a disposizione 392 voti (calcolando solo i parlamentari partecipanti al voto). A questi vanno aggiunti i 5 deputati delle minoranze linguistiche. Toale: 397 voti.
Togliendo gli 82 voti del M5S che aveva annunciato il voto a favore all’emendamento Biancofiore/Fraccaro (seppure contro il parere del relatore di maggioranza) restano 315 deputati. I voti contrari però sono stati 256 quindi al conto mancano 59 voti.
Sono quei 59 che hanno affossato la legge elettorale.
Certo se gli 82 pentastellati avessero votato con la maggioranza come da accordi gli emendamenti non sarebbero passati perchè la maggioranza di 270 si sarebbe ridotta a 188 voti.
Ma quindi dove stanno i franchi tiratori? Guardando il tabellone si direbbe non nel PD. I voti verdi sono infatti quasi tutti nell’area dove siedono i deputati del M5S e del centrodestra.
(da “NextQuotidiano“)
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