RAFFICA DI MINACCE E INSULTI RAZZISTI ALLA KYENGE NEL PARMENSE
IL POST DI UNA ESPONENTE LEGHISTA APRE LA SEQUENZA… “CARICO LA CARABINA E MI APPOSTO”… MA LA POLIZIA QUANDO PENSA DI ARRESTARE QUESTI DELINQUENTI? CI DEVE SCAPPARE IL MORTO?
La visita dell’ex ministra Cècile Kyenge, oggi parlamentare europea, a Medesano, in provincia di Parma, è stata accompagnata da una sfilza di insulti su facebook.
A scatenare gli utenti sul social network un post apparso sulla pagina della leghista Silvana Parti, parente della segretaria del Carroccio a Fidenza Samantha Parri.
Kyenge era già stata oggetto di pesanti offese quando Fabio Rainieri, ex parlamentare della Lega Nord e attuale vicepresidente dell’assemblea legislativa emiliano-romagnola, pubblicò sul proprio profilo facebook una foto dell’allora ministra per l’Integrazione con il volto ritoccato in modo da apparire una scimmia.
Accusato di diffamazione con l’aggravante della discriminazione razziale, i giudici l’hanno condannato a un anno e tre mesi e a un risarcimento di 150 mila euro.
“Buon giorno Padania, finalmente oggi qui a Medesano arriva l’onorevole Kyenge, personaggio utile? A cosa?” scrive la Parti.
A quel punto, in risposta, iniziano numerosi commenti denigratori e violenti nei confronti della deputata.
“A rompere i coglioni”, “a salutare i migranti attuali e futuri”; “onorevole de che?”; “gli ho fatto la spesa, ho preso tanta frutta” scrivono alcuni haters seguiti da altri che definiscono la Kyenge “personaggio diversamente bianco”.
C’è chi arriva a postare: “Carico la carabina e mi apposto, chi mi rimborsa le munizioni?”, frase che genera risposte dal tono: “Non dovresti far fatica trovare il rimborso spesa”, “io ti pago di più”.
E si continua: “Non è desiderata da nessuno, mandatela al suo paese, Medesano sarebbe felice”; “devono decidere quanti extra mettere, vedrete”; “c’è lo zoo?”; “oggi le abbiamo comprato un casco di banane”; e ancora: “Per quanto mi riguarda ritengo che l’abbronzata non meriti il 50% del carburante per arrivare a Medesano. Non ho nulla – argomenta l’autore – contro i diversamente bianchi, anche se, culturalmente (e non solo), ci sono anni luce di diversità tra noi e loro”.
E ora, dopo i nuovi e pesantissimi insulti razzisti sul web indirizzati all’ex ministra e attuale parlamentare europea il sindaco di Medesano Riccardo Ghidini ha annunciato che denuncerà i responsabili alla magistratura: “La nostra comunità è solidale e non sarà infangata da un piccolo gruppo – ha sottolineato – Valuteremo le mosse opportune per tutelarci da tutto questo”.
Intanto nella vicina Fidenza è ancora polemica politica dopo gli insulti rivolti al sindaco Andrea Massari in occasione della visita dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi a novembre 2016.
“Mi viene augurato un ‘cancro letale’, vengo chiamato ‘la merda cittadina’, ‘handicappato’, qualcuno invita alla ricerca di un cecchino, un professore che insegna a Fidenza rivela dalla sua pagina fb — seguita anche dai suoi studenti — di aver pensato di ‘prendere una spranga e spaccare la testa a sta merda’.
E il Consiglio comunale di Fidenza – scrive Massari del Pd – invece di “riunirsi per prendere una posizione condivisa, per dire no ai manganellatori da tastiera, da qualunque parte provengano” viene convocato dalle minoranze per “cercare di processarmi ribaltando la realtà , per dire che sto cercando — teoria che ho già sentito — di intimidire i cittadini che hanno offeso e insultato, chiamandoli a rispondere di parole che a mio modo di vedere non possono far parte del dizionario di una comunità solidale come la nostra”.
“Trovo incredibile e surreale – conclude – che di fronte alle montagne di odio che sono state smosse, il problema diventi chi denuncia le minacce e le vittime siano coloro che mi hanno augurato di morire in un modo atroce. Trovo incredibile fino a che punto possono condurre le opposizioni il loro livore e la loro cattiveria politica”.
(da “La Repubblica”)
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