RIENTRO CAPITALI, L’ACCORDO PATACCA DI RENZI CON LA SVIZZERA: “CORRENTISTI LIBERI DI RITIRARE I PROPRI SOLDI DAI CONTI”
ALTRO CHE 2 MILIARDI DI INTROITI ANNUNCIATI DAL PREMIER: LE BANCHE SVIZZERE NON POSSONO CHIEDERE AI CLIENTI SE SONO IN REGOLA CON IL FISCO ITALIANO PRIMA DI CONSENTIRE IL PRELIEVO
Il governo italiano, stando alla legge di Stabilità , punta a ricavare almeno 2 miliardi di euro dall’operazione di rientro dei capitali nascosti all’estero.
Il Tribunale federale ha però stabilito che i contribuenti italiani potranno prelevare liberamente soldi dai loro conti nella Repubblica elvetica, anche se non dichiarati al fisco della Penisola.
Una decisione giurisprudenziale che va in direzione opposta a quanto dichiarato dal governo italiano.
Ora la Corte suprema elvetica ha sancito che i clienti italiani hanno diritto a ritirare e trasferire altrove i propri soldi a piacimento.
Gli istituti, dunque, non possono che opporsi chiedendo che prima dimostrino di aver dichiarato il dovuto alle Entrate.
A marzo il Tribunale d’Appello aveva accolto il ricorso di un cittadino italiano che, dopo il via libera del Parlamento italiano alla legge sulla voluntary disclosure, si era visto bloccare i conti dalla filiale di Lugano di Bnp Paribas.
Il cliente ha impugnato la decisione, che l’istituto aveva motivato con il sospetto che non fosse in regola con le Entrate.
I giudici gli hanno dato ragione, sentenziando che per opporsi al prelievo l’istituto avrebbe dovuto dimostrare concretamente il rischio di vedersi accusare di concorso nel reato di autoriciclaggio.
A quel punto la banca si è rivolta al tribunale federale.
E ora il rischio evidente che in Italia rientrino solo gli spiccioli.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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