ROMA, APPALTI PILOTATI PER CAMERE MORTUARIE, ARRESTATO IL DIRETTORE GENERALE DELL’OSPEDALE SANT’ANDREA
IN MANETTE ANCHE UN FUNZIONARIO DI POLIZIA E I TITOLARI DELLE POMPE FUNEBRI TAFFO
Arresti domiciliari per Egisto Bianconi, direttore generale dell’ospedale Sant’Andrea. Bianconi è finito nel mirino degli inquirenti nell’ambito di un’inchiesta sulle procedure di aggiudicazione di un importante appalto per le camere mortuarie.
L’accusa, rende noto la questura, è “turbata libertà degli incanti, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio”. Il dg risulta così tra le 9 persone raggiunte da misure cautelari emesse dal gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia ed eseguite oggi dalla squadra mobile di Roma, con la collaborazione dei militari della compagnia carabinieri “Montesacro”, del reparto prevenzione crimine “Lazio” e del Reparto mobile di Roma.
Tra le attività illecite della famiglia Primavera, attiva nel traffico di droga nel quartiere di San Basilio a Roma, è emersa la vicenda della gara d’appalto indetta dall’azienda ospedaliera Sant’Andrea, che si è e protratta fino al novembre 2014 per l’affidamento dei “servizi inerenti i decessi in ambito ospedaliero con annessa gestione della camera mortuaria” della struttura in relazione, alla quale sono state documentate condotte di rivelazione di segreto d’ufficio, turbata libertà degli incanti, corruzione ed indebita induzione all’erogazione di utilità .
Le indagini della squadra mobile hanno permesso di documentare l’assegnazione fraudolenta dell’appalto a favore di Luciano Giustino Taffo e del figlio Daniele, noti imprenditori titolari dell’omonima ditta di pompe funebri della capitale.
Il progetto parte, in realtà , da Daniela Chimenti, moglie di Guerino Primavera la quale – impiegata quale operaia nella società di pulizie Linda s.r.l. all’interno del Sant’Andrea – era venuta anticipatamente a conoscenza, in via riservata, della prossima indizione, da parte dell’azienda ospedaliera di una gara d’appalto per i “servizi mortuari” ed aveva attivato il marito con il suo amico Luciano Giustino Taffo che si era mostrato sin da subito interessato all’affare.
Da quell’iniziale input, la Chimenti aveva interessato una sua collega di lavoro Barbara Severini che, dietro promessa di soldi, con il marito Fabrizio Coppola, imprenditore edile di Campagnano avevano trovato il “contatto giusto”: Egisto Bianconi, direttore amministrativo, prima, ed attualmente direttore generale dell’azienda ospedaliera.
Bianconi, messo quindi in contatto con i Taffo, ha in vario modo “pilotato” avvalendosi del suo collaboratore Filippo Zanutti – responsabile unico del procedimento e presidente della commissione di gara – l’aggiudicazione dell’appalto facendo conoscere anticipatamente ai Taffo il contenuto del bando di gara che veniva loro materialmente consegnato, attraverso Fabrizio Coppola, venti giorni prima della sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Veniva, quindi, confezionata da parte della ditta Taffo un’offerta tecnica ed economica ineccepibile da un punto di vista formale che sbaragliava il precedente aggiudicatario dell’appalto e gli altri controinteressati, con la promessa da parte dei Taffo della consegna a Bianconi di una somma di denaro nonchè di procedere ad assunzioni presso la propria ditta di persone appartenenti ai nuclei familiari Primavera e Ccoppola.
Emblematiche le conversazioni intercettate nelle quali gli indagati – avuta notizia dell’aggiudicazione formale dell’appalto da parte dei Taffo – avevano esclamato: “Ha vinto… Tirasse fuori i soldi… Non siamo ragazzini nessuno: queste cose uno ce magna…”.
I conti sul giro d’affari legato alle camere mortuarie emergono dall’intercettazione telefonica di Daniela Chimenti e Barbara Severini “Effettua la media di cinquecento decessi all’anno… A tre mila euro la media a funerale… E’ un milione e mezzo di euro l’anno…”
Facendo poi riferimento alle loro aspettative di guadagno “E noi vogliamo mangiare anche un bel piattino de fettucine… Poi c’è il salmone e altre cosette… Me raccomanno… Che questo io entro a lavora con loro faccio la becchina, glie faccio…”.
In una in una nota la Regione Lazio fa sapere che il governatore Nicola Zingaretti “appresa la notizia della disposizione di misure cautelari domiciliari nei confronti del Dg del Sant’Andrea, Egisto Bianconi, per fatti risalenti al suo precedente incarico, ne ha disposto l’immediata sospensione dalla carica, nominando un commissario straordinario nella persona del dottor Lorenzo Sommella attuale direttore sanitario aziendale”.
(da “La Repubblica”)
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