SCUOLA: “SIAMO INDIGNATI, NON VOTEREMO PIU’ PD”, FLASH MOB SULLA PAGINA FB DI RENZI
ATTACCO VIRTUALE AL GOVERNO: MIGLIAIA DI COMMENTI CONTRO LA “BUONA SOLA”
Un attacco virtuale via Facebook. Sulla pagina social del premier Matteo Renzi sono apparse centinaia di commenti da parte degli utenti.
E tutti con lo stesso messaggio: “Noi non voteremo PD perchè indignati dal DDL la buona scuola”.
Non accennano quindi a placarsi le tensioni tra il presidente del Consiglio e il mondo della scuola, e in particolare con quello dei docenti.
Dopo lo sciopero del 5 maggio che ha portato in piazza a Roma migliaia di persone, tra studenti, insegnanti e personale ATA, per protestare contro il disegno di legge, Renzi è corso ai ripari e ha aperto al confronto per approdare a un testo più condiviso con coloro che nella scuola ci lavorano.
All’indomani della manifestazione, il premier ha incontrato al Nazareno i membri delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, e ha messo in agenda un incontro con i sindacati. L’obiettivo è aprire una nuova fase di concertazione. Ma il testo in Commissione alla Camera ha già ricevuto il via libera ed è atteso all’esame dell’aula.
Per questo i segnali di apertura mostrati dal premier sono stati giudicati tardivi e insufficienti.
E gli animi restano comunque accesi dopo le parola infuocate del ministro Maria Elena Boschi che ha attaccato i sindacati: la riforma della scuola “non è un prendere o lasciare”, ma “quello che non è accettabile è lasciare le cose come sono. La scuola solo in mano ai sindacati funziona? Io credo di no”, ha detto ieri il ministro.
Le parole del ministro hanno provocato l’alzata di scudi dei sindacati: “La dichiarazione della ministra Boschi conferma l’arroganza e il disprezzo della democrazia. La scuola non è dei sindacati ma nemmeno proprietà privata del Governo. È del Paese e di chi quotidianamente garantisce alle nuove generazioni di avere una istruzione all’altezza dei tempi”, ha detto il segretario generale della Flc-Cgil, Domenico Pantaleo.
“Il DDL sulla scuola mortifica gli insegnanti e la qualità dell’insegnamento. La scuola non è un’azienda e tenere sotto scacco i lavoratori con la minaccia del licenziamento farà crollare la motivazione. Questo è schiavismo!”, è uno dei tantissimi messaggi che si leggono sulla pagina Facebook di Renzi.
Oppure: “Gentile Premier,sono una docente e vorrei ringraziarla di cuore per aver incoraggiato questa nuova presa di coscienza “di classe” in noi,lavoratori della Scuola Pubblica. Aggiungo,altresì,che” il potere logora solo chi rischia di perderlo”.
E che io (insieme ad altre decine di migliaia) il prox 31 maggio, voterò contro il PD & alleati. Buon lavoro”.
(da “Huffingtonpost”)
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