“SE PULITE LE STRADE, PRANZO GRATIS PER TUTTI”: MENTRE BUCCI DORME, I RISTORATORI DI GENOVA PENSANO A COME PULIRE LA CITTA’
IL PROGETTO COINVOLGEREBBE 200 PROFUGHI… HANNO GIA’ ADERITO TRENTA ESERCIZI COMMERCIALI E L’IDEA SPOPOLA IN RETE
“Il tavolo è già pronto per essere apparecchiato. Un posto in più e un pranzo gratuito per i migranti che lavoreranno per tenere pulito il centro storico.
La proposta arriva dai ristoratori, pronti a offrire i loro piatti, a chi contribuirà a strappare le erbacce a bordo strada, ridipingere le panchine e cancellare le scritte sui muri.
Una nuova alleanza che parte dall’idea di Damian Ranasinghe, titolare del ristorante Soho a pochi passi dal Porto Antico, che in poche ore ha già raccolto l’adesione di una trentina di colleghi.
In ballo un progetto che potrebbe coinvolgere circa 200 migranti da impiegare proprio nel centro storico con lavori socialmente utili.
«Siamo tutti dalla stessa parte – racconta il ristoratore – Per chi ci aiuterà a tenere pulito il centro storico e riqualificarlo la porta sarà sempre aperta. È un piccolo gesto per ringraziare i ragazzi e per rilanciare la nostra categoria che spesso viene associata solo al mugugno e ai luoghi comuni».
Un’iniziativa che ha preso piede soprattutto in rete.
Ieri mattina Damian Ranasinghe ha pubblicato su Facebook un post diretto a Marco Bucci. “Caro sindaco, sono disposto a offrire io il pasto a tutti quelli che puliranno la zona dove noi abbiamo le attività commerciali. (Zona piazza Fossatello e via al ponte Calvi). Facciamo parlare di noi per queste attività invece della “torta di riso” taggando i colleghi e chiedendo il loro supporto.
Tanti i ristoratori che hanno già risposto, dai fratelli di Maio di Don Cola ad Andrea Scala, titolare di un locale a Porta Soprana che rilancia: “Caro sindaco, sono deluso di avere così tanta spazzatura vicino al locale, che puzza da morire e manda via i clienti – scrive su Facebook – Sfido chiunque a starci vicino. Pensi un po’ mangiare a pochi metri i nostri piatti”.
E risponde all’appello anche Alessandro Cavo, presidente Fepag Genova. «Stiamo valutando di aderire alla proposta del pranzo gratis come associazione – spiega – Io sono già pronto a partecipare. È un modo per migliorare il sistema dell’accoglienza, chi ama Genova e si dà da fare per rendere più accogliente il centro storico più grande d’Europa è sempre bene accolto, questa ne è la dimostrazione. E da queste parti il lavoro non manca di certo, c’è ancora molto da fare”.
I ristoratori segnalano da una parte la mancanza di chiarezza sulle regole comportamentali, dai rifiuti abbandonati per strada alla mancanza di bidoni dei rifiuti a bordo strada. “Dall’altra servono sanzioni per chi le regole non le rispetta – conclude Cavo – Il meccanismo è semplice ed efficace. Basta applicarlo”.
(da “il Secolo XIX”)
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