GIUNTA TOTI NEI GUAI: VINCE IL CONCORSO PER ADDETTO STAMPA AL SAN MARTINO UN AMICO DELLA PORTAVOCE DEL GOVERNATORE DELLA LIGURIA
UN ALTRO CANDIDATO NEPPURE AVVERTITO CHE AVEVA PASSATO LA PRIMA PROVA, COSI’ IL CANDIDATO RESTA UNICO
Il concorso per addetto stampa del San Martino vinto dall’unico candidato presentatosi alla selezione, potrebbe avere pesanti ripercussioni per l’area comunicazione del presidente della Regione Giovanni Toti.
In un comunicato il gruppo della Regione del M5s evidenzia come Pietro Pisano il giornalista vincitore in solitaria del bando è stato in passato collaboratore di Enrico Nicolini, ex stella della Sampdoria nonchè padre di Jessica Nicolini, la ex portavoce di Toti e oggi, dopo aver vinto un concorso, capo ufficio stampa della Regione Liguria.
Tutto ciò mentre sono decine i giornalisti precari e disoccupati che alle redazioni dei giornali ieri hanno espresso amarezza e rabbia per aver scoperto che il concorso che attendevano con ansia (molti di loro avevano partecipato alle selezioni di inizio anno per ricoprire l’incarico temporaneamente per due mesi: il prescelto era stato Pisano, poi vincitore della gara) era già stato bandito, concluso e il posto da 44 mila euro netti annui già assegnato.
L’Associazione Ligure dei Giornalisti, il sindacato di categoria, ha scritto alla Regione criticando le procedure “opache e il concorso per pochi intimi”.
L’unico altro giornalista italiano che per caso aveva scoperto l’esistenza della selezione, un free lance calabrese potrebbe presto presentare ricorso al Tar visto che nessuno lo aveva avvisato che la sua domanda era stata accolta e così non si era presentato al colloquio.
Vincitore del bando, il 26 maggio scorso, è stato Pietro Pisano.
Lo stesso Pisano che, in un recente passato, ha ricoperto la funzione di responsabile della comunicazione del Verona Calcio, squadra di cui era allora direttore tecnico Enrico Nicolini, padre di Jessica Nicolini, attuale capo redattore dell’Agenzia Regione Liguria News e numero uno della comunicazione, istituzionale e non solo, di Toti.
Coincidenze che rafforzano il timore che potremmo trovarci di fronte a una situazione poco chiara e su cui va fatta assolutamente chiarezza, per sgombrare ogni dubbio da possibili sospetti di favoritismo o, peggio, nepotismo, all’interno delle istituzioni regionali.
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply