SECOLO XIX: “CASA DI RIXI A SESTRI ,ORA FINCANTIERI VARA IL PIANO TRASPARENZA”, MA GLISSA SULLA CASA DEL LEGHISTA
“DESTRA DI POPOLO” ATTACCA: “IL CANDIDATO SINDACO DELLA LEGA HA STIPULATO IL CONTRATTO PROPRIO NEI DUE ANNI IN CUI BELSITO ERA VICEPRESIDENTE DI FINCANTIERI”… “FINCANTIERI QUANDO DEVE TROVARE UN ALLOGGIO SI AFFIDA A UNA IMMOBILIARE O SI RIVOLGE ALLA LEGA?”
Fincantieri scende in campo e difende a spada tratta Edoardo Rixi.
L’azienda, con una nota ufficiale (dalla sede di Trieste n.d.r.), parla di “caccia alle streghe” in riferimento alla casa presa in affitto a Genova proprio dal capogruppo in consiglio regionale della Lega Nord (oggi candidato sindaco).
I toni sono accesi: “L’articolo pubblicato sul “Secolo XIX” si configura come l’ennesimo attacco ingiustificato che trova un terreno fertile in un clima di caccia alle streghe. Fincantieri è come appare e non ha nulla da nascondere”.
Eppure la vicenda riguarda un “affare” da appena 8.400 euro. Il canone annuale che Fincantieri versa a Rixi per poter affidare a suoi dipendemti trasfertisti questi 100 mq a Sestri Ponente, a due passi dal cantiere.
Nulla di illegale, molto probabilmente.
A dirla tutta fa bene un’azienda pubblica a sistemare i suoi trasfertisti in un appartamento in affitto piuttosto che in un hotel.
Il problema è diverso: è opportuno che Fincantieri prenda un immobile in affitto da un politico (parlamentare per un breve periodo) espressione di un partito (la Lega) che molto ha avuto a che fare nel recente passato con la stessa Fincantieri?
Infatti nessuno dimentica che il Carroccio è arrivato di fatto a considerare “sua” la carica di vicepresidente dell’azienda.
E in quella casella aveva stabilmente piazzato Francesco Belsito, l’ex tesoriere e ed sottosegretario del governo Berlusconi, travolto dal caso dei fondi pubblici della Lega finiti in giro per il mondo nell’affaire Tanzania.
Insomma: non c’erano proprio altre case libere a Sestri?
“Che c’entra, ho mezza famiglia e molti amici a Fincantieri…che significa?” aveva detto Rixi.
Appunto non dovrebbe significare nulla..
Se Fincantieri si fosse rivolta a una agenzia immobiliare ieri non sarebbe stata costretta a precisare un fatto scontato: “L’immobile in questione è concesso in locazione attraverso un regolare contratto registrato, dietro il pagamento di un corrispettivo a valori di mercato”.
E Fincantieri si sarebbe resa disponibile a “fornire al Secolo XIX un elenco degli immobili che l’azienda utilizza per supportare i propri lavoratori in tarsferta in tutta Italia”.
Sì grazie, vale la pena di farlo.
Dalla “caccia alle streghe” si passa alla teoria del complotto di Rixi.
Secondo il candidato sindaco tutto nasce da un attacco dei suoi nemici interni ed esterni alla Lega.
Ma non risultano siano questi nemici a vivere o ad aver preso in affitto la casa di via Inferiore Cataldi.
Più ostili, invece, sono gli autori del sito “Destra di popolo” che appare molto informato: “Rixi affitta quell’appartamento a Fincantieri da due anni, entrambi coincidenti con il mandato di Belsito. Evidentemente Fincantieri quando deve trovare un alloggio non si rivolge a una agenzia immobiliare, ma alla Lega, chiedendo se qualcuno ha un appartamento da affittare”.
E ancora: “Alla porta di quell’abitazione ci sono tre cognomi – scrive Riccardo Fucile – : chi sono queste persone? A noi risulta che nel recente passato ci sia stato un solo contratto registrato, un contratto in comodato d’uso gratuito: molto meno dei 700 euro al mese più 250 euro di spese di amministrazione di cui si parla oggi.
Ma, sia per il proprietario che per il precedente inquilino, vale l’antica massima: meglio nascere fortunati che Rixi”
Giovanni Mari
(da “Il Secolo XIX“)
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