MEGLIO NASCERE FORTUNATI (E RIXI)
“IL CANDIDATO SINDACO LEGHISTA DI GENOVA RIXI AFFITTA CASA A FINCANTIERI” TITOLAVA IERI IL SECOLO XIX SOTTO IL TITOLO “PATRIMONI, QUELLO CHE I CANDIDATI NON DICONO”… VEDIAMO QUALCHE ALTRA STRANEZZA DELL’IMMOBILE DI SALITA INFERIORE CATALDI DI PROPRIETA’ DEL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA
Nei Paesi a democrazia avanzata è ritenuto pregiudizievole per un politico nascondere fatti o darne versioni parziali e inesatte.
Questo negli Stati Uniti e recentemente anche in Europa ha portato al ritiro da cariche di rilievo personaggi politici di primo piano.
Ovviamente questo non vale per i politici italiani che non ci pensano a dimettersi o lo fanno solo quando la polizia bussa alla porta.
Questo vale per i palazzi romani, ma anche per la periferia dell’impero.
Che il candidato sindaco di Genova della Lega avesse qualcosa da nascondere lo avevamo già segnalato in tempi non sospetti, quando si proclamava modello ed esempio per i giovani genovesi costretti a fare i pendolari su Milano per poter sbarcare il lunario.
Lui che per cinque anni aveva lavorato come funzionario in Regione Lombardia ben sapeva cosa voleva dire fare sacrifici…
Peccato che poi sia stato costretto ad ammettere, a seguito della nostra inchiesta, che era stato per 5 anni dipendente non della Regione Lombardia, ma del Consiglio Regionale della Regione Lombardia (partita Iva distinta), ovvero fosse stato assunto in quota Lega come portaborse con contratto a termine e a chiamata diretta grazie alla sua vicinanza al Cerchio Magico e a Rosy Mauro.
Trattamento privilegiato quindi, con reddito di 38.000 euro annui, grazie al partito che lo aveva fatto assumere a tempo.
Avevamo altresì rilevato che essendo stato nello stesso periodo anche consigliere comunale a Genova e non avendo il dono dell’ubiquità , i molteplici impegni in Comune risultano poco conciliabili con una assidua frequentazione del Pirellone.
Si dà il caso che ieri il “Secolo XIX” nel contesto di una inchiesta dal titolo “Patrimoni, quello che i candidati non dicono” sia andato a sfrugugliare nelle dichiarazioni consegnate dagli stessi su invito del quotidiano e abbia sottotitolato “E Rixi affitta casa a Fincantieri”.
In pratica Rixi aveva dichiarato di possedere due immobili di proprietà , di cui uno di 100 mq in salita inferiore Cataldi 14, dato in affitto a 700 euro al mese più spese di amministrazione, omettendo, sicuramente per la fretta di sistemarsi i capelli, di dire che l’inquilino è Fincantieri Spa, proprio quella azienda pubblica di cui Belsito era vicepresidente.
Sicuramente una anomalia, visto che per il ruolo politico di consigliere regionale che ricopre, Rixi forse avrebbe fatto meglio ad evitare di avere un inquilino che può anche rappresentare la controparte in certe trattative pubbliche.
A quando risale il contratto di locazione? Rixi e il Secolo XIX non lo dicono, lo diciamo noi: trattasi di un contratto annuale stipulato il 20/09/2010 (serie 3, nr. 2636) e rinnovato il 15-10-2011 (serie 3 – nr. 8267).
Quindi da due anni Rixi ha affittato un appartamento ammobiliato a una azienda pubblica che si presume l’abbia messo a disposizione di trasfertisti.
Evidentemente Fincantieri quando deve trovare un alloggio non si rivolge a una agenzia immobiliare, ma telefona in via Bellerio chiedendo se qualche dirigente locale ha un appartamento da affittare.
E col passa parola sono arrivati a Rixi. Tramite chi non ci è dato sapere.
Dopo l’articolo del Secolo XIX, ricco di foto che dettagliano l’esterno dell’ìmmobille, Rixi ha lamentato che diversi cittadini o cronisti avrebbero suonato al campanello dell’appartamento in questione in un clima da caccia alle streghe.
Sinceramente non comprendiamo, visto che l’inquilino è un trasfertista, come abbia fatto Rixi a sapere che hanno suonato alla porta, visto che si presume che il trasfertista in questione sia andato a lavorare e non possa quindi aver passato la mattinata a rispondere al citofono.
Ma dalla foto del Secolo XIX emerge che al portone del civico 14, all’interno 11 vi sono ben tre cognomi: Pramaggiore – Rixi – Cavalli : e precisiamo che si tratta di pulsantiere incassate con nomi stampati da tempo.
Non di listelle adesive volanti.
Domanda spontanea: chi saranno mai tali Pramaggiore e Cavalli?
Andiamo a vedere chi ha preso in affitto l’appartamento negli anni precedenti: risulta registrato solo un contratto per il 2007 a favore di Paolo Pramaggiore classe 1956 operatore nella Sanità .
Bene, quanto pagava di affitto?
Nulla, contratto registrato in comodato d’uso gratuito.
Che strano: nel 2010 e 2011 si concede a Fincantieri la locazione dell’immobile a 700 euro + 250 di spese di amministrazione, ma nel 2007 l’inquilino non avrebbe pagato nulla.
Almeno a quanto dichiarato alla Agenzia delle Entrate da Rixi.
Il soggetto Cavalli indicato sulla pulsantiera invece non risulta mai essere stato contrattualizzato: forse qualche buontempone di passaggio che voleva vedere il proprio nome stampato avrà ordinato una targhetta col proprio nome, oltre a quella di Pramaggiore e Rixi, e l’avrà sostituito arbitrariamente?
O non sarà stato uno di quei clandestini arrivati sul gommone a cui Rixi è particolarmente affezionato che potrebbe essersi introdotto nel suo appartamento di nascosto?
Fincantieri medita tutta una giornata e poi in serata spara un comunicato scritto esilarante in cui non chiarisce a quale immobiliare si sarebbe rivolta per “pescare” proprio l’appartamento di Rixi, in compenso attacca “la campagna di stampa” contro l’azienda.
Come se chiedere spiegazioni su come si è arrivati a prendere in affitto un appartamento da un politico costituisse un reato di lesa maestà .
In attesa di nuovi sviluppi, sarebbe opportuno che Rixi rispondesse a un’altra domanda: ha mai avuto rapporti di lavoro con Enti Pubblici al di là del contratto a termine come portaborse in Consiglio Regionale Lombardo?
In un momento in cui non è nervoso potrebbe anche rispondere.
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