SOLE DELLE ALPI: STORIA DELL'APPROPRIAZIONE INDEBITA DI UN SIMBOLO
UN EMBLEMA EUROASIATICO DIVENTATO SIMBOLO DELLA LEGA, MA PRESENTE
IN TANTE PARTI D’ITALIA: DALLA TOSCANA ALLA PUGLIA, DA ROMA AD
ISCHIA….UNA MITOLOGIA TIRATA PER I CAPELLI PER INVENTARSI UNA PEZZA
D’APPOGGIO STORICA PER UNA TESI CHE DI STORICO NON HA NULLA
Il simbolo è molto antico, il nome decisamente recente: il fiore stilizzato a sei petali
racchiuso in un cerchio, oggi noto per lo più come Sole delle Alpi, è
un arcaico emblema eurasiatico, che è stato, nel tempo e nello spazio,
differentemente chiamato anche rosa celtica, fiore a sei petali, rosa
dei pastori e, in età medievale, anche rosa carolingia.
Evocativo del sole e del suo potere vivifico, è sempre stato inteso come
stemma bene augurante e inciso su costruzioni, abitazioni, portali e
chiese, su pietra, legno o metallo. Diffuso dall’India alla Scandinavia e
assunto, con piccole variazioni formali, come simbolo di varie comunità
di tutto il contesto euroasiatico, in Italia fa la sua comparsa già
dalla fine del VI secolo a. C.
Ne restano antiche reminiscenze disseminate lungo tutta la penisola:
sull’urna etrusca di Civitella Paganico in Toscana; in Puglia sulle
cosiddette Stele daunie, monumenti funerari in pietra calcarea
proveniente dal Gargano, in uso presso l’antica civiltà dei Dauni; in
Val Camonica; nell’arte celtica; nell’iconografia longobarda; nell’area
di influenza celtoligure; sul pavimento del santuario di Saronno; nei
rosoni absidali della chiesa dei santi Giovanni e Paolo a Venezia; a
Roma nella basilica di san Clemente.
Lo stesso simbolo è diffuso anche in Campania, in particolare sull’isola
di Ischia, dove è una tipica decorazione degli architravi degli antichi
edifici del centro storico di Forio.
Compare anche, privo della circonferenza di contorno, nella parte superiore dello stemma della provincia di Lecco.
E lo si può ritrovare pure su banchi, cartelli, vetrate, cestini e
zerbini del nuovo polo scolastico della cittadina di Adro, qui
rigorosamente in uno sgargiante colore verde.
Tra queste più recenti comparse e le più antiche, il fiore a sei petali
inscritto in un cerchio è stato inserito nel proprio simbolo dalla Lega
Nord, che lo ha proposto anche come eventuale bandiera della Padania,
scegliendo naturalmente per lo stemma il colore verde, rappresentativo
del partito.
E battezzando definitivamente il simbolo con il nome di Sole delle Alpi,
termine coniato negli anni Novanta da alcuni intellettuali, con il
contributo particolare di Gilberto Oneto.
È precisamente da quegli anni che l’immagine in contesto italiano è legata al partito della Lega Nord.
Emblema, soprattutto, della sua caricaturale rincorsa all’appropriazione indebita di simboli, storia, tradizione.
Dell’affannoso quanto goffo bisogno di forgiare una mitologia tirata per
i capelli e una memoria raffazzonata ad arte, nel tentativo di fornire
una pezza d’appoggio ad affermazioni, prese di posizione e proclami
politici e no che di legittimazioni storiche, però, ne hanno ben poche.
Con buona pace del sindaco di Adro.
Cecilia Moretti
Farefuturoweb
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