STANDING OVATION PER NAPOLITANO AL PARLAMENTO UE: “NO AUSTERITA'”
PATETICA CONTESTAZIONE DEI LEGHISTI CHE VENGONO SOMMERSI DAI FISCHI DELL’INTERA ASSEMBLEA
Il discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’Europarlamento è stato interrotto dalla delegazione della Lega Nord.
Il capo dello Stato si è bloccato e ha ripreso solo dopo l’intervento del presidente dell’assemblea Martin Schulz.
Gli eurodeputati del Carroccio, guidati dal segretario Matteo Salvini, hanno esposto manifesti e striscioni anti-euro: “No euro” e “Euro kills”, le scritte.
Alla contestazione hanno partecipato, oltre a Salvini, il capogruppo Lorenzo Fontana, Mario Borghezio e Mara Bizzotto.
Quest’ultima — come Claudio Morganti — indossa una maglietta con la scritta “Napolitano non è il mio presidente” che gli è stata affidata da un militante prima della partenza per Strasburgo.
La manifestazione degli europarlamentari è stata accolta con una serie di “buu” e fischi. Nel suo discorso di chiusura, il presidente Martin Schulz ha detto, tra l’altro: “Non tutti condividono le sue opinioni ma non bloccheranno il processo di integrazione europea”.
Napolitano, peraltro, fino al momento della contestazione aveva detto: “Non regge più la politica di austerità a ogni costo” che è stata la “risposta prevalente alla crisi in zona euro”, indicando le prossime elezioni europee “come un momento di verità da affrontare fino in fondo”, anche perchè sono “evidenti le ragioni del disincanto” dei cittadini per “il peggioramento delle condizioni di vita“.
Rispondendo indirettamente alla Lega, poi, il presidente della Repubblica ha spiegato che i cittadini non devono scegliere tra “un’agitazione puramente distruttiva contro l’euro e contro l’Ue” o tra un’Europa che pure “ha mostrato gravi carenze e storture nel suo cammino”.
“C’è vacua propaganda e scarsa credibilità nel discorso di quanti hanno assunto atteggiamenti liquidatori — aggiunge — verso quel che abbiamo edificato nei decenni scorsi” cioè l’Europa dei 28.
D’altra parte, prosegue, “la costruzione europea ha ormai fondamenta talmente profonde che si è creata una compenetrazione tra le nostre società , le nostre istituzioni, i nostri cittadini e i giovani dei nostri paesi, e nulla, nulla, può farci tornare indietro”.
All’Ue, secondo il capo dello Stato, “occorre una più forte coesione politica europea, e una più determinata leadership europea”. “Manca oggi la ‘vista lunga’ — dice Napolitano — a troppi leader europei, per insufficiente consapevolezza del declino che minaccia l’Europa”.
Il capo dello Stato ha notato che “finora in un continente così interconnesso come il nostro, la politica è rimasta nazionale, con i suoi fatali limiti e con le sue vistose degenerazioni”.
Per contro “restano da vincere ancora dure battaglie politiche — spiega il presidente — se non contro possibili ritorni di nazionalismi aggressivi, certamente contro persistenti egoismi e meschinità nazionali, ristrettezze di vedute e calcoli di convenienza nelle classi dirigenti nazionali”.
Alla fine del discorso, durato circa mezz’ora, i parlamentari europei hanno salutato Napolitano con una standing ovation e un lungo applauso.
Napolitano nel pomeriggio parteciperà alla conferenza per la celebrazione del 30esimo anniversario dell’approvazione da parte del Parlamento europeo del progetto di Trattato costituzionale europeo di Altiero Spinelli.
Poi domani (5 febbraio) Napolitano incontrerà gli eurodeputati italiani appartenenti a tutti i gruppi politici. “Nel suo operato — ha detto il presidente dell’Europarlamento Schulz a Napolitano — ha continuatola tradizione nobile dell’europeismo italiano che da De Gasperi a Spinelli” è stato “motore del progetto europeo”.
“Non solo come presidente della Repubblica — ha aggiunto in italiano — ma in tutta la sua vita ha lavorato per ricucire divisioni che attraversano la società italiana ed europea con pazienza, dedizione, creatività e stile”.
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