TAGLI ALLA SICUREZZA: LA STAGIONE DEI MARON GLACEE
IL GOVERNO HA TAGLIATO TRE MILIARDI AL COMPARTO SICUREZZA… RIDOTTE DEL 55% LE RISORSE PER LE INDENNITA’ DI SERVIZIO, DELL’85% PER GLI ARMAMENTI…..9.000 AGENTI IN MENO COL BLOCCO DEL TURN OVER…SOLO UN TERZO DELLE ORE DI STRAORDINARIO VENGONO PAGATE…LIQUIDATE ORA LE INDENNITA’ DEI PRIMI MESI DEL 2007
Mentre continua la sceneggiata uso gonzi, con Maroni che chiede più soldi per la sicurezza, dimenticandosi di aver avallato i precedenti tagli, e con Bossi che fa finta di richiamarlo all’ordine, emerge chiaramente che il governo non ha neanche i soldi per rinnovare il contratto delle forze dell’ordine.
Si aspettano i risultati delle entrate dello scudo fiscale, ma anche qua le previsioni minime di 5 miliardi pare siano smentite: ora si dice che la legge che premia i grossi evasori frutterà una cifra tra i 3 e i 4 miliardi, non di più. Con una prospettiva di spese già preventivate da imputare a quel capitolo di 7 miliardi.
Alla fine si distribuità qualche briciola qua e là e non cambierà nulla.
Che il centrosinistra non abbia fatto nulla per le forze dell’ordine è un dato acquisito, ma non vediamo come essere una giustificazione per fare anche peggio da parte del centrodestra.
I dati reali dicono che il taglio della spesa corrente stabilita dalla manovra triennale di Tremonti ai danni del comparto sicurezza è di 3 miliardi in 3 anni. Un taglio su assunzioni, straordinari, indennità e mezzi, a fronte di un impegno sempre più massiccio richiesto alle forze dell’ordine sul fronte interno e che ha avuto pesanti ricadute sul funzionamento dell’apparato. Questo significa non solo che non c’è un euro per il rinnovo del contratto scaduto da due anni e per il quale è stato proposto un aumento da elemosina domenicale, ma che è a rischio persino la gestione ordinaria.
I sindacati hanno fatto calcoli precisi: è stato cancellato il 55% dei fondi per la indennità di servizio per l’ordine pubblico e addirittura l’85% delle risorse del capitolo armamenti.
Per colpa dei tagli poi, solo un terzo dell’importo degli straordinari viene pagato regolarmente, un agente per gli altri due terzi lavora gratis o meglio si accumula un credito virtuale nel mondo dei sogni o viene trasformato in giorno di riposo non richiesto.
Siamo al paradosso: a causa del blocco del turn over (previsti 9.000 agenti in meno entro il 2011), gli agenti sono sempre meno e il lavoro, invece che diminuire, aumenta, salvo farlo gratis.
Per non parlare del mancato rinnovo del parco veicoli: al Sud girano volanti con 250.000 km sul groppone.
Con questi mezzi si dovrebbero inseguire i criminali ultra-attrezzati della camorra?
Guardiamo i documenti ufficiali: il 25 settembre del 2009 il Viminale ha comunicato agli agenti che erano in pagamento le indennità per le singole specialità : peccato che si trattasse di somme relative al primo trimestre del 2007 (2 anni e mezzo di ritardo).
Si parla tanto di controlli per evitare gli incidenti stradali dovuti alla guida in stato di ubriachezza, i Tg vi fanno vedere pattuglie che sottopongono gli automobilisti alla prova dell’etilometro.
E’ di agosto la circolare del Viminale che informa le Questure che “le risorse a disposizione non permettono soluzioni di alcun tipo, se non assegnazioni limitate, in quanto la spesa per l’acquisto di un etilometro e pari a 3.000 euro”. Troppi insomma.
A questo punto tanto vale abbinare la sicurezza alla lotteria di capodanno, almeno chi acquista un biglietto contribuisce a pagare gli straordinari agli agenti, visto che il ministro degli Interni ha tagliato i fondi e fa finta di non ricordarlo.
Ora pare che Maroni voglia stanziare una cifra a favore dei comuni per finanziare le ronde che hanno fatto flop.
La tesi leghista è che “è normale che uno non si iscriva alle ronde se un Comune non ha soldi per pagargli la pettorina e il telefonino” .
Parole e musica di tale on. leghista Stucchi… che ci lasciano di stucco.
Si vede che senza pettorina e cellulare il presunto senso civico va a puttane e la sicurezza passa in secondo ordine.
Non sappiamo se ridere o piangere …
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