TOTI DI NUOVO NELLA BUFERA PER QUEI 39.000 EURO AI BUIO PESTO
LIGURIA DIGITALE STREGATA DA CAPITAN BASILICO, LA FARSA CONTINUA… LA STRANA ASSEGNAZIONE SENZA GARA DOPO LE LAMENTELE DEL LEADER DEL GRUPPO MUSICALE
«Donald Trump è tenuto sotto scacco da Kim Jong-un, in Liguria invece il presidente della Regione, Giovanni Toti, sembra sotto scacco di Capitan Basilico», Andrea Melis, portavoce regionale del M5S, riassume così la vicenda che porterà in aula, che riguarda l’affidamento diretto, senza gara, da parte di Liguria Digitale, l’azienda regionale che si occupa di digitalizzazione, di un incarico alla Flotta srl, che si occupa di “produzioni cinematografiche”, di cui è titolare Massimo Morini, leader del gruppo musicale “Buio Pesto”.
La Flotta srl si occupa di “produzioni cinematografiche, televisive, realizzazioni di film, realizzazioni soggetti e sceneggiature”, ne è titolare Massimo Morini, leader del gruppo musicale “Buio Pesto”.
L’affidamento vale 39.000 euro, è stato varato il 2 ottobre scorso ed è finalizzato, come spiega il bando “senza gara”, all’”attività di ricerche capillari sul territorio, finalizzate al censimento degli esercizi commerciali presenti in particolar modo nei comuni sotto i mille abitanti”.
Un’indagine sul territorio, una sorta di censimento delle attività commerciali e non solo, il cui obiettivo è realizzare una “app #lamialiguria che in modalità georeferenziale presenterà al turista gli esercizi commerciali e servizi secondo il paradigma “Around me”
«Abbiamo molte perplessità su questo incarico, di cui chiederemo conto alla giunta Toti – dice il portavoce grillino Andrea Melis – perchè mai un’azienda che si occupa di film ed editoria musicale viene incaricata per un’attività che pare non essere collegata? Poi c’è l’affidamento diretto sotto soglia, sotto una soglia troppo vicina ai 40.000 euro, per cui sarebbe necessaria una gara, che a noi pare innanzitutto una cattiva abitudine».
Non è finita, però, la lista dei dubbi che il M5S porterà in aula: «Recentemente i Buio Pesto sono finiti al centro di una polemica con il Comune di Savona, che ha ripetutamente cancellato le date dei loro concerti – aggiunge Melis – e lo stesso cantante, Morini, ha pubblicato un post su Facebook contro l’amministrazione, invitando il Comune a rispettare un “debito di riconoscenza”».
Espressione che anche altri esponenti dell’opposizione a Savona hanno notato e di cui hanno chiesto conto in aula.
Debito che (è la tesi del Movimento, che ha presentato un’interpellanza in Regione) sarebbe stato “saldato” con questi 39.500 euro.
I Buio Pesto avevano suonato in occasione della chiusura della campagna elettorale dell’attuale sindaco, Ilaria Caprioglio, nel giugno 2016. «Non si è ancora capito come sia andata a finire, tra i Buio Pesto e Savona e quale credito potessero vantare con il Comune».
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply