TRA UN TRATTORE E UN PO’ DI LETAME, SI CONSUMA LA NUOVA FAIDA TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA
IL CAPOGRUPPO ALLA CAMERA DEL CARROCCIO, RICCARDO MOLINARI, PUNTA IL DITO SULLA CANCELLAZIONE DELL’ESENZIONE IRPEF AGLI AGRICOLTORI: “UN ERRORE DEL GOVERNO” (CON RIFERIMENTO AL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA LOLLOBRIGIDA)…LA REPLICA DEL COGNATO D’ITALIA E’ UN CALCIONE AL LEGHISTA GIORGETTI: “NORMA DECISA DAL MEF, LÌ CI SONO LORO”
Quella norma «l’ha fatta il Mef, dove il ministro è della Lega». Francesco Lollobrigida risponde da Berlino, dov’è in corso la fiera Fruit Logistica. È pomeriggio e il titolare dell’Agricoltura prova a spostare il mirino che gli ha piazzato in testa la Lega di buon mattino, col capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari.
Cancellare l’esenzione dell’Irpef agli agricoltori, sostiene il presidente dei deputati del Carroccio su Rai3, «è stato un errore del governo». Un’uscita che ufficializza quanto finora era filtrato solo tramite veline di partito. Tra Lega e FdI è guerra aperta sulla protesta dei trattori.
Dietro le manovre, c’è una categoria che è diventata un blocco di consensi per la destra, prima per il flirt col partito di Salvini, ora con quello di Meloni. L’attacco di Molinari irrita FdI. Parecchio. Da qui la decisione: d’ora in poi, agli affondi del Carroccio si reagisce. La campagna per le Europee è cominciata per tutti.
Sui trattori, da Montecitorio si fa subito sentire il capogruppo meloniano Tommaso Foti: durante l’approvazione della legge di bilancio, quando si decise di rimettere la tassa agricola, «non sono emerse riserve dai gruppi della maggioranza».
Come dire: nessuno aveva obiettato. Via della Scrofa si dispone a testuggine attorno al ministro dell’Agricoltura, contro cui Iv ha annunciato una mozione di sfiducia al Senato. […] I trattori in marcia verso Roma rimangono in allerta. Minacciano di «entrare nella Capitale» se il governo non li riceverà, anche se alla fine in città dovrebbe sfilare solo una piccola delegazione. Meloni, alla fine, non li riceverà.
Il ministro tenta di sganciarsi dall’immagine di rappresentante di un governo piegato agli interessi di una sigla sola, cioè Coldiretti. «Ma ho incontrato anche Confagricoltura. Il problema è la rappresentanza, che va rispettata». La linea di FdI è chiara: i trattori non rappresentano tutto il comparto, ma una piccola porzione. Quanto alla decisione del governo sull’Irpef agricola, «i soldi non si stampano col monopoly», dice Lollobrigida.
Lo scontro con la Lega ormai pare deflagrato. Matteo Salvini ieri è andato a cena con gli agricoltori, in Abruzzo. Toni da comizio: «Basta follie dell’Europa».
Ma soprattutto «anche a livello italiano si può fare di più: stiamo lavorando all’esenzione dell’Irpef e sul sostegno per il gasolio». Altra punzecchiata a Lollobrigida: «Non si capisce perché per un trattore si deve fare la revisione della patente ogni 2 anni, anziché ogni 10». Tutta la maggioranza sembra orientata a re-introdurre l’esonero dalla tassa. Ma per FdI la misura dovrebbe riguardare solo i terreni con un valore catastale fino a 10mila euro. Sempre Foti parla di «redditi bassi».
La Lega, o almeno Salvini, vorrebbe invece che la coperta si allunghi su tutti. Certo, nel Carroccio c’è un cortocircuito. Perché il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ieri al Senato spiegava che, sì, è «in corso di valutazione un intervento», probabilmente già «nel Milleproroghe ». Ma ventilava possibili «franchigie». Un tetto, appunto.
(da la Repubblica)
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