TROVATO L’OSPEDALE PER CURARE L’UNITÀ: LIGURIA, APPALTO DA 140 MILIONI AL GRUPPO PESSINA, EDITORE DELL’UNITA’
LA COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE DI LA SPEZIA AFFIDATO AL NUOVO EDITORE DEL GIORNALE
È arrivata, a pochi giorni dal voto per le regionali liguri, la firma dell’appalto per la costruzione del nuovo ospedale di La Spezia.
Sulla questione, ricorda un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, si è accesa la polemica.
La prima, per il tempismo. La seconda, perchè alla gara di assegnazione ha partecipato solo un concorrente e dunque unico vincitore: un raggruppamento di imprese guidato dal Gruppo Pessina, lo stesso che sta cercando di riportare in edicola “l’Unità “.
Un piatto molto ricco, quello per il rifacimento dell’ospedale spezzino: si parla di 165 milioni dei quali 119 provenienti dal Ministero della Salute, mentre il resto dalla Regione Liguria (i soldi da sborsare saranno circa 140 milioni, perchè il vincitore si aggiudica il vecchio ospedale valutato 25 milioni).
Finora La Spezia non disponeva di un ospedale adeguato a una città di 100 mila abitanti. (…) Ma a suscitare non è tanto il progetto archtiettonico, quanto quello politico. La società che dovrebbe riportare “l’Unità ” in edicola a giugno è la Piesse che fa capo al 60% a Guido Stefanelli (ad del gruppo Pessina) e al 40% a Massimo Pessina, presidente del gruppo.
Le critiche per questa “coincidenza” arrivano dal candidato di centrodestra Giovanni Toti, da quella del M5s Alice Salvatori e anche da quello di sinistra Luca Pastorino.
Burlando, governatore uscente e grande sponsor di Paita, respinge risolutamente le accuse: “La realizzazione di questo ospedale è una storia lunghissima, fatta di appalti e impugnazioni. Avevamo ottenuto molte manifestazioni di interesse, ma poi tanti si sono allontanati perchè ritenevano troppo impegnativo accollarsi per 25 milioni di euro la vecchia struttura dell’ospedale Sant’Andrea. Il gruppo Pessina che mi risulta essere molto grande e impegnato nel realizzare ospedali anche in altre regioni, se l’è sentita”.
(…)Ma la circostanza che ci fosse un unico concorrente e che ci sia il nuovo editore dell’Unità ?
“Mica potevamo escluderlo – replica Burlando -per questo. Ci sono stati anche il giudizio di una commissione indipendente e il parere dell’Antimafia, Dovevamo bloccare tutto perchè siamo sotto elezioni?”.
(da “Huffingtonpost”)
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