Ottobre 24th, 2008 Riccardo Fucile
DESTRA E’ CONSERVAZIONE DI VALORI E INNOVAZIONE DI PROGRAMMI: NON E’ “ANTI” MA “PER” UN PROGETTO NUOVO
Non è mai esistito un “movimento” che abbia avuto l’ambizione di voler essere protagonista del “cambiamento”, senza avere un approccio culturale alle spalle, delle solide radici, un humus fertile su cui elaborare progetti e veicolare idee e programmi.
Nessuna svolta, nei secoli recenti, è stata mai determinata senza riferimenti filosofici, sociali, morali ed economici: questo ha differenziato le “grandi rivoluzioni” prodotte dal socialismo, dal liberalismo e dal fascismo, rispetto alla mera cronaca della “politica politicante”.
Laddove esisteva un retroterra di idee e valori, giusti o sbagliati che fossero, è nato un progetto di Stato e di società che ha visto poi un’applicazione più o meno coerente in campi diversi: si pensi all’urbanistica, alla scuola, alle opere pubbliche, alle leggi sociali, alle scelte economiche, al cinema, all’arte.
E’ evidente che questi “valori di riferimento” hanno assunto “vesti diverse” e “formule politiche differenziate” a seconda dei tempi, ma tali rimangono nella coscienza collettiva e pertanto non sono nè cancellabili nè omologabili. Esistono e non resta che prenderne atto. Continua »
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Ottobre 24th, 2008 Riccardo Fucile
GLI STUDENTI HANNO DIRITTO A MANIFESTARE … IL DISSENSO FA PARTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, BISOGNA AVERE L’UMILTA’ DI SENTIRE LE RAGIONI DEGLI ALTRI… ANCHE NOI DI DESTRA ORGANIZZAVAMO SCIOPERI …NON ANDAVAMO NELLE SCUOLE PRIVATE E NON TRASCORREVAMO LE VACANZE NELLE VILLE IN SARDEGNA
Silvio Berlusconi ha tante qualità imprenditoriali e politiche, che piaccia o no. Ma quando sbaglia, qualcuno deve avere il coraggio di farglielo presente, prima che sia troppo tardi. E dato che con l’età i difetti peggiorano in generale, è opportuno fargli presente che, nel ruolo così delicato che gli Italiani gli hanno dato mandato di rivestire, la presunzione non paga.
In politica non è come in azienda dove puoi decidere da solo o molti tacciono per convenienza. Non sei tu che decidi e gli altri si uniformano alle tue decisioni, qua devi solo farti interprete delle indicazioni e realizzarle.
Non serve definirsi “un genio”, è solo controproducente e ridicolo, non servono gli utili idioti che si genuflettono, ma persone con le palle che moderino certe manifestazioni narcisiste che andranno bene per abbordare le signore suonando nelle orchestrine delle navi da crociera, molto meno a Palazzo Chigi.
In Italia c’e’ un’opposizione inesistente, rappresentata ormai più da Di Pietro che dalle sinistre varie, quindi non vedo il motivo di lanciare invettive contro la manifestazione promossa dal Pd. Hanno diritto a farla, giusto che dissentano, per una volta. Continua »
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Ottobre 24th, 2008 Riccardo Fucile
LA PROPOSTA DEL MAESTRO UNICO HA SOLO UNA MOTIVAZIONE: RIDURRE I COSTI… 87.000 INSEGNANTI E 47.000 AMMINISTRATIVI IN MENO CON UN RISPARMIO NEL 2013 DI 1.441 MILIONI…SOLO UNA PICCOLA PARTE DESTINATA AGLI STIPENDI DI UNA PICCOLA PARTE DI DOCENTI E PURE TRA 4 ANNI, QUANDO SARA’ CAMBIATO IL GOVERNO… E QUESTA SAREBBE UNA COSA SERIA? …NON ERA BERLUSCONI CHE AVEVA ANNUNCIATO, AI TEMPI DELLA MORATTI, LA NECESSITA’ DI INVESTIRE 10 MILIARDI NELLA SCUOLA?
Proprio perchè è un argomento che sta diventando pericoloso per il Centrodestra, non possiamo sottrarci ad una analisi approfondita delle tante verità che circolano, in completa antitesi, da destra a sinistra, sul tema “riforma Gelmini”. Ovviamente esaminiamo i fatti senza paraocchi come sempre. Partiamo dalle origini: la Gelmini, appena insediata, una cosa giusta l’aveva detta: è una vergogna che i docenti in Italia guadagnino la metà di quelli degli altri paesi europei.
Va da Tremonti e bussa a quattrini, risposta “se vuoi qualche euro, trovalo nel tuo bilancio, qua non ne abbiamo, anzi tagliamo anche i tuoi”.
A quel punto la Gelmini comincia a dire a ogni telecamera che inquadrano il suo sguardo sofferente “Non è possibile che il 96% del bilancio del mio ministero vada in stipendi”, come se per migliaia di Enti locali non fosse la stessa cosa. E parte l’idea boomerang.
Basta ridurre gli insegnanti e gli applicati e qualcosa si rimedia: se avanza qualche briciola, tra 4 anni ( tanto non ci saremo più, quindi promettere è facile) diciamo che daremo 5.000 euro una tantum a un terzo dei docenti.
Poi promettiamo qualche lavagna elettronica che fa chic (necessarie solo a chi le vende?) e ripristiniamo il 5 in condotta e l’uso del grembiule che distrae l’opinione pubblica. Continua »
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