Ottobre 30th, 2008 Riccardo Fucile
TRA LE IPOTESI ALLO STUDIO PER RILANCIARE I CONSUMI E ATTENUARE GLI EFFETTI DELLA CRISI, IL GOVERNO STA STUDIANDO LA DETASSAZIONE DELLA TREDICESIMA O UNA DETRAZIONE FISCALE… .PER LO STATO UNA SPESA TRA I 4 E I 6 MILIARDI… TREMONTI NON SAREBBE MOLTO CONVINTO… FACCIAMO DUE CONTI
Nel Governo si sta facendo strada l’idea, o meglio la necessità , per tamponare il calo di consensi che comincia a erodere i margini conquistati nella fase di “luna di miele” del centrodestra, di mettere in atto un intervento che dia alle famiglie un minimo in più di liquidità nel periodo natalizio.
Le voci indicano che si stia pensando a una detassazione della tredicesima che però incontrerebbe il parere negativo del ministro Tremonti, in quanto avrebbe il difetto di costare molto ( 6-7 miliardi in meno nelle casse dello Stato) e di portare benefici quasi nulli per l’economia reale.
Secondo il ministro dell’Economia, in pratica gli italiani si ritroverebbero più soldi in tasca, ma non li utilizzerebbero per i consumi, preferendo risparmiare a causa della crisi economica.
La manovra pertanto non costituirebbe un volano per l’economia. Anche il ministro Sacconi pare la pensi allo steso modo. C’e’ poi il problema di non sforare il tetto dei parametri europei, anche se tutti sperano e invocano una revisione dei livelli previsti.
Nella maggioranza c’è chi tutto sommato vedrebbe bene una detassazione, per dare almeno un segnale agli Italiani, chi invece ritiene che sarebbe solo un bello spot, con effetti minimi e di breve durata. L’impatto sarebbe puramente psicologico senza effetti per l’economia reale e c’e’ chi preferirebbe qualche sgravio fiscale per le imprese e per gli investimenti. Continua »
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Ottobre 30th, 2008 Riccardo Fucile
PROPONIAMO AL GOVERNO 15 GIORNI DI SILENZIO ASSOLUTO, SE TACCIONO FORSE RECUPERANO… SE CONTINUANO A SPROLOQUIARE PENSANDO SOLO A SE STESSI E NON ALLA COALIZIONE SONO DOLORI… 15 GIORNI SENZA SONDAGGI, SENZA I FACCIONI DI CICCHITTO, BUONAIUTI, GASPARRI E BOCCHINO E NE GUADAGNAMO TUTTI DI SALUTE
Scriviamo velocemente questo articolo, per evitare che nel frattempo Berlusconi non ci annunci in televisione che, in base all’ultimo sondaggio Euromedia, il gradimento degli Italiani alla sua persona, è salito dal 73% al 74%, facendoci passare per non informati.
Ormai siamo coscienti che prima di Natale verrà sforata quota 100% e per Capodanno, sulle note del valzer viennese della Filarmonica di Vienna, apparirà in sovraimpressione su tutte le reti nazionali, oltre che su Al Jazhira, il livello del 118% di consensi sulla persona di Silvio. L’importante è che non pensiate si tratti dell’allarme collegato al timer Beghelli della vostra nonna in carrozzella: potrebbe indurvi a comporre quel numero per chiamare un’ambulanza e sarebbe poi imbarazzante giustificarsi per l’errore.
Mentre in Parlamento si dà il via libera ai tagli sulla scuola e nel Paese continua il braccio di ferro con professori e studenti, con una mobilitazione sempre più vasta che ha fatto resuscitare dal loculo il cadavere della sinistra, i settori più intelligenti del Centrodestra invitano il governo a un “confronto vero” e a un dialogo senza pregiudiziali con il mondo della scuola, evitando il muro contro muro. Continua »
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Ottobre 30th, 2008 Riccardo Fucile
TRENT’ANNI FA LE SPESE FISSE ( AFFITTO O MUTUO E BOLLETTE) OCCUPAVANO IL 24,7% DEL REDITO MENSILE… ORMAI SIAMO AL 40%… E I PIGNORAMENTI SONO AUMENTATI DEL 22,3%
Costretti ad inseguire le bollette, luce, assicurazioni, affitto, mutuo, gli Italiani mangiano meno.
Una vita sempre più faticosa, perchè i doveri crescono insieme al valore delle bollette e i piaceri si annebbiano insieme al calare dei consumi.
L’ufficio studi della Confcommercio ha dedicato un’analisi accurata ai mutamenti delle abitudini di spesa degli Italiani. Viene fuori il quadro di una famiglia (intesa come centro del’attività economica) che ha poco tempo per divertirsi, perchè gran parte del reddito viene confiscato da spese che non si possono eliminare: quaranta euro su cento di retribuzione netta.
Fra le spese fisse c’è quella dei mutui che sta diventando insopportabile.
Nel 2008, avverte l’Adusbef, i pignoramenti immobiliari sono saliti del 22,3% a causa dell’improvviso rialzo dei tassi d’interesse. Il costo di un finanziamento di 100mila euro è salito di 130 euro al mese, mettendo in grande difficoltà i debitori. Continua »
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