CALO NEI SONDAGGI? PER SILVIO E’ COLPA DELLA GELMINI
PROPONIAMO AL GOVERNO 15 GIORNI DI SILENZIO ASSOLUTO, SE TACCIONO FORSE RECUPERANO… SE CONTINUANO A SPROLOQUIARE PENSANDO SOLO A SE STESSI E NON ALLA COALIZIONE SONO DOLORI… 15 GIORNI SENZA SONDAGGI, SENZA I FACCIONI DI CICCHITTO, BUONAIUTI, GASPARRI E BOCCHINO E NE GUADAGNAMO TUTTI DI SALUTE
Scriviamo velocemente questo articolo, per evitare che nel frattempo Berlusconi non ci annunci in televisione che, in base all’ultimo sondaggio Euromedia, il gradimento degli Italiani alla sua persona, è salito dal 73% al 74%, facendoci passare per non informati.
Ormai siamo coscienti che prima di Natale verrà sforata quota 100% e per Capodanno, sulle note del valzer viennese della Filarmonica di Vienna, apparirà in sovraimpressione su tutte le reti nazionali, oltre che su Al Jazhira, il livello del 118% di consensi sulla persona di Silvio. L’importante è che non pensiate si tratti dell’allarme collegato al timer Beghelli della vostra nonna in carrozzella: potrebbe indurvi a comporre quel numero per chiamare un’ambulanza e sarebbe poi imbarazzante giustificarsi per l’errore.
Mentre in Parlamento si dà il via libera ai tagli sulla scuola e nel Paese continua il braccio di ferro con professori e studenti, con una mobilitazione sempre più vasta che ha fatto resuscitare dal loculo il cadavere della sinistra, i settori più intelligenti del Centrodestra invitano il governo a un “confronto vero” e a un dialogo senza pregiudiziali con il mondo della scuola, evitando il muro contro muro.
In Regione Liguria è stato approvato all’unanimità ( assente AN) un documento che invita il Governo a ritirare il decreto e ad aprire un dibattito costruttivo, solo attraverso il quale si potrà procedere verso una strada condivisa da docenti e studenti.
Siamo lieti che questi passi coraggiosi e anticonformisti partano proprio dal centrodestra della nostra Regione, anche se già leggiamo feroci critiche di coloro che definisco “guardiani della rivoluzione in pantofole”, e pure senza averla mai fatta.
Di fronte al calo di consensi, testimoniato da due sondaggi qualificati, che portano il gradimento del Governo tra il 40 e il 45%, ben sotto la soglia del 50%, con un crollo calcolato tra il 9 e il 20%, invece che iniziare una seria autocritica per porre rimedio agli errori, i vertici nazionali del Centrodestra, a differenza di tanti esponenti locali che hanno il termometro dell’umore del proprio elettorato, preferiscono continuare a fare dichiarazioni a ruota libera e cervello ottenebrato dal narcisismo.
Ieri abbiamo letto due dichiarazioni autolesive che fanno riflettere.
La prima purtroppo viene proprio da Berlusconi che, in piena bagarre parlamentare sul decreto Gelmini ha dichiarato: “Il gradimento degli Italiani verso la mia persona è, bontà loro, intorno al 73%. Un calo c’è stato, causato dalla vicenda scuola, ma ha riguardato la figura del ministro Gelmini ed il governo nel suo complesso”.
In pratica l’importante è che il premier veda ogni giorno crescere la sua percentuale di gradimento (fosse vero, ovvio), se poi c’e’ un calo la colpa è della Gelmini che poveraccia ( si fa per dire) ha messo la faccia su un provvedimento di Tremonti.
Peccato che i sondaggisti abbiano rilevato che una parte del calo sia derivato anche dalle improvvide dichiarazioni del premier sull’intervento della polizia nelle scuole per “ristabilire l’ordine”, ma di questo si fa finta di nulla.
Passano pochi minuti e che ti fa Cicchitto, tanto per lasciarci ancora più basiti?
Nel corso di un Convegno si lascia scappare, a proposito della”riforma Gelmini” che riforma non è: “Da qualche parte dovevamo pur iniziare a tagliare”.
Ammettendo che di soli tagli si tratta, come da noi sostenuto da tempo. Ma dimenticando che non si sono preoccupati di iniziare a tagliare le consulenze, gli sprechi, le auto blu, gli stipendi dei politici, i benefit, le presenze nei consigli di amministrazione con lauti gettoni.
Addirittura, ne parliamo a parte, hanno sistemato i portaborse con una sanatoria che li ha resi dipendenti del Parlamento, anche nel caso che un deputato non venga rieletto.
E poi dicono che si doveva iniziare da qualche parte… si vede che soffrono di torcicollo.
Il problema pertanto non è “Veltroni che impazza su tutte le radio e TV” come qualche sera fa sosteneva il patetico Bonaiuti. Veltroni non agita certo le piazze, al massimo fa appisolare in compagnia di una commedia americana.
I guai li create voi, maggiorenti del centrodestra, quando in Tv leggete malamente le veline che vi passano e mostrate arroganza e non umiltà , come il ruolo e l’intelligenza consiglierebbe a un politico di lungo corso.
Il rimedio? Che per 15 giorni stiate zitti, così almeno non farete danni. Senza l’intossicazione quotidiana del “va tutto bene, madama la marchesa”, senza i vostri faccioni rubizzi che sostengono le tesi governative in modo acritico, peggio della Pravda, l’italiano medio riacquisterebbe maggiore fiducia nel Governo e l’indice risalirebbe.
Se non altro per la cortesia di non vedere Cicchitto, Gasparri e Bocchino che si sporgono dallo schermo per controllare cosa avete preparato per cena, mentre recitano la loro comparsata.
Che se poi controllassero veramente i cibi sulle tavole degli Italiani, forse si accorgerebbero che avrebbero bisogno di ben altre misure economiche per tutelare il potere di acquisto dei salari e degli stipendi, piuttosto che invocare la decapitazione dei posti di lavoro dei precari e le manganellate in testa agli studenti che protestano.
Ah già dimenticavamo… è tutta colpa esclusivamente della Gelmini che ha parlato di maestro “unico” invece che “prevalente” e che non ha saputo “vendersi bene”…
Poveretta, non vorremmo che qualcuno la facesse sostare tra qualche tempo, in compagnia delle sudamericane, nelle vie limitrofe alla stazione di Brescia, con solo un grembiule addosso…
Dalla riforma della scuola alla scuola di vita…
Noi ti perdoniamo Maristella, non sapevi quello che facevi…
Il problema è che non sei la sola a non saperlo…
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