Ottobre 15th, 2008 Riccardo Fucile
TOQUEVILLE E’ UN SITO AGGREGATORE DI BLOG DI CENTRODESTRA, DA UN ANNO OSPITAVA I NOSTRI ARTICOLI, DA UNA SETTIMANA CI CENSURANO SISTEMATICAMENTE … ORDINI DALL’ALTO O POCHEZZA DAL BASSO?… ERAVAMO SEMPRE TRA I PIU’ VOTATI PER IL NOSTRO ANTICONFORMISMO: SI PUO’ ANCORA CRITICARE IL GOVERNO IN ITALIA?… SILVIO, DICCI TU SE TOQUEVILLE E’ ANCORA LA CITTA’ DEI LIBERI O UNA CENTRALE DELLA REPRESSIONE DEL DISSENSO
Chi ci conosce sa che non amiamo piangerci addosso, ma non siamo neanche tra coloro che porgono l’altra guancia di fronte alle ingiustizie e all’arroganza del potere, di qualsiasi colore si ammantino.
Le nostre battaglie per la moralizzazione della vita politica, locale e nazionale, sono note, così come le nostre critiche costruttive al Governo di centrodestra: ci sono oltre 500 articoli a testimoniarlo nell’archivio, a disposizione di chiunque.
Amiamo la libertà e rispettiamo le idee diverse dalle nostre: il nostro sito è sempre stato aperto alla collaborazione e al dissenso di tutti, fatte salve le regole della buona educazione.
La nostra vita personale e politica è testimone della nostra lealtà e delle nostre idee, non abbiamo cercato favori o poltrone remunerate, esprimiamo sempre quelle che pensiamo, anche le verità scomode.
Gli articoli che scriviamo vengono ripresi da numerosi altri “siti aggregatori” e pubblicati. Continua »
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Ottobre 15th, 2008 Riccardo Fucile
L’ITALIA DEL MALCOSTUME: GLI ENTI LOCALI PAGANO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO PER PUBBLICARE LIBRI CHE NON LEGGERA’ NESSUNO, SPESSO DAI TEMI ASSURDI… MENTRE POTREBBERO ESSERE DESTINATI A OPERE SOCIALI
In Italia ogni anno vengono stampate, con finanziamenti regionali o di altri Enti locali, migliaia di pubblicazioni che non interessano nessuno, salvo probabilmente l’autore e l’editore che le propongono a catalogo. Sono un raro esempio di sperpero del denaro pubblico, oltre che di gestione clientelare del potere.
Spiace che si tratti proprio di iniziative editoriali che dovrebbero aver ben altro respiro. Le copie stampate spesso restano nei magazzini, in quanto non hanno il minimo mercato, ma evidentemente a qualcuno fa comodo così.
Se non ci credete basta scorrere i titoli di questi libri finanziati con denaro pubblico. Iniziamo dal filone religioso che spazia da “L’apparato liturgico e l’arredo ecclesiastico nella riviera spezzina” a “Donne, diavoli e streghe nella biblioteca di padre Angelico Aprosio a Ventimiglia” ( finanziate dalla Regione Liguria), per passare a “Ciao nudo! Memorie di un ex chierichetto” e “Pieve di S.Pietro di Feletto e i suoi affreschi” ( contributo della Regione Veneto).
E ancora “Gli ex voto marinari dell’agrigentino” e “L’angelo del Monte Pellegrino: saggio sulla Santuzza” (Regione Sicilia). Continua »
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Ottobre 15th, 2008 Riccardo Fucile
CHI PRECISA, CHI VIENE RESPINTO, CHI VA A PIEDI: LA NOSTRA DENUNCIA FINISCE SULLA STAMPA E DETERMINA UN FRETTOLOSO FUGGI FUGGI DAL GARAGE DELLA PROVINCIA… CHI HA LA MEMORIA CORTA, CHI VIVE SULLE NUVOLE E CHI SI DIMENTICA IL PC ACCESO… DI TUTTO, DI PIU’
Il nostro servizio sull’uso improprio del garage dell’Amministrazione provinciale di Genova da parte di alcuni assessori e dirigenti, oltre che un bell’articolo che ci ha dedicato “il Giornale” e che potete leggere a seguire, ha determinato scene di involontario umorismo lo stesso giorno della sua pubblicazione.
E’ come se, in una bisca clandestina, fosse scattato l’allarme rosso per l’imminente arrivo della polizia e tutti avessero cercato di guadagnare rapidamente la porta per fuggire in strada.
Chi raccogliendo le fiches, chi arrischiando un salto dalla finestra, chi negando l’evidenza e chi, arrivando in ritardo e vivendo sulle nuvole, pensava di sedersi al tavolo verde mentre infuriava la bufera.
Fatto sta che il garage, per un giorno almeno, sembrava lo stadio di San Siro quando il prato viene ripulito palmo a palmo dopo un concerto di Vasco.
Nessuna auto o scooter fuori ordinanza, rapidi imput dall’alto di porre fine a una prassi palesemente contraria all’uso istituzionale del garage, destinato ad accogliere solo ed esclusivamente i mezzi dell’Ente. Non si sa mai che arrivasse qualche controllo imprevisto…
Per una volta gli habituès sono stati costretti a parcheggiare fuori e magari oggi a prendere il bus, come tutti gli altri dipendenti.
La scena più comica è stata quando il doppio direttore Roberto Giovanetti, ufficio legale e ambiente, che solitamente vi parcheggiava la sua Vespa Piaggio bianca, sceglie il giorno peggiore per fare un salto di qualità . Continua »
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Ottobre 15th, 2008 Riccardo Fucile
GLI ASSESSORI E I DIRIGENTI CHE TROVANO SEMPRE PARCHEGGIO… I POSTEGGI “PRIVATI” IMBARAZZANO LA PROVINCIA
Riportiamo l’articolo pubblicato su “il Giornale”, relativo alla nostra denuncia sui parcheggi occupati da alcuni assessori e dirigenti della Amministrazione provinciale di Genova che potete leggere più sotto.
Sempre più difficile posteggiare. In centro poi è impossibile. Non per tutti certo. Non almeno per i politici.
Dopo la storia del pass per disabili che ha messo a rumore la Regione, questa volta l’imbarazzo striscia tra i corridoi della Provincia. E si fa più insistente ai piani alti, intesi come quelli occupati dagli assessori e da qualche dirigente di settore.
La denuncia, anche questa volta completa di foto, arriva dal sito destradipopolo.net, diretto da Riccardo Fucile, che già in passato ha scoperto e reso pubbliche magagne in odore di “casta”.
Oggi nel mirino sono finiti alcuni posti auto “personalizzati”, ricavati nel tempo all’interno del garage della Provincia stessa.
L’area e la struttura dovrebbero essere utilizzate per i mezzi dell’Ente, per le auto blu, le utilitarie in uso agli uffici, i pulmini. Insomma i mezzi istituzionali che, con il passar del tempo e l’aumentare dei risparmi, sono andati anche riducendosi nel corso degli anni.
Qualche spazio sarebbe insomma rimasto libero, ma subito c’e’ stato chi ha pensato bene di sfruttarlo per evitare la seccatura della ricerca del posteggio.
Destradipopolo.net ha raccolto il materiale con certosina pazienza, ha “identificato” le targhe di auto e moto private che ogni giorno si infilano nel garage istituzionale e risolvono il problema più difficile della giornata, alla faccia di tutti i loro colleghi politici e/o dipendenti che si devono arrangiare con il bus o con gli spazi a pagamento nelle vicinanze. Continua »
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