Destra di Popolo.net

“SILVIO, VIENI A SCONTARE LA PENA DA ME?”: LA LETTERA DI DON VALENTINO

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

IL PARROCO DI GENOVA-STURLA HA LANCIATO L’INVITO AL CAVALIERE SU FACEBOOK

«Vieni a scontare la pena da me? Ti faccio io un bel programmino di servizi socialmente utili». Questa la provocazione lanciata sul proprio profilo Facebook da don Valentino Porcile, parroco della chiesa della SS. Annunziata di Sturla che invita Silvio Berlusconi a scontare la pena in parrocchia nel caso dovesse optare per l’affidamento ai Servizi Sociali.
La lettera al cavaliere nasce quasi per scherzo dopo che l’assessore ai Servizi Sociali di Albenga Eraldo Ciangherotti aveva comunicato a Berlusconi (e agli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini) di essere disponibili ed onorati ad accoglierlo per scontare la pena con qualche ora al giorno di attività  in organismi socialmente utili.

La lettera
«Caro Silvio, ho letto l’invito dell’Assessore di Albenga che ti offre di fare qualche ora di servizi socialmente utili.
Vieni a scontare la pena da me, invece?
Ti faccio io un bel programmino di servizi socialmente utili.
Ti faccio fare un anno di continui giri, non qualche ora al giorno come dice l’Assessore, ma per dieci ore al giorno, a vedere le vere povertà .
A scoprire come sta davvero una famiglia che non arriva a fine mese.
A vedere chi è un tossicodipendente.
A vedere come sta una prostituta che arriva in Italia menata di botte e costretta a vendersi sulla strada. A vedere come vivono gli zingari che tu dici all’Europa di fartene carico per avere i finanziamenti, e che poi vengono abbandonati a se stessi.
Ci facciamo un bel giro alla sera a portare un panino a chi dorme per strada.
Vieni a vedere cosa sta provocando il taglio ai servizi sociali alle fasce deboli del nostro paese.
Vieni Silvio, e ti porto dagli anziani che non hanno nessuno in casa che gli faccia la spesa.
Ti faccio parlare io con le famiglie che a Genova si trovano a dover pagare quasi il 6 per cento sulla prima casa.
Ti faccio parlare con le piccole imprese strozzate dal mancato finanziamento dello stato debitore.
Ti faccio incontrare con chi si sente soffocato da quell’Equitalia che tu avevi promesso di abolire.
Ti faccio parlare con le mamme che si vedono aumentare le tasse scolastiche del 4 per cento, con chi per iscrivere il bimbo alla materna deve pagare cento euro.
Ti porto ad incontrare i giovani che non trovano lavoro; ti faccio toccare con mano che il tasso di disoccupazione quando eri al governo è diminuito non perchè la gente trovava lavoro, ma perchè se ne andava altrove a cercare lavoro.
E tu sai che togliersi dalla lista di collocamento per andare altrove può far pensare che la gente non sia più iscritta perchè lavora, ed invece la realtà  è molto diversa.
Ti faccio conoscere giovani che non sanno come fare per costruirsi un futuro. Che decidono di non comprarsi casa perchè, anzichè essere una ricchezza, è una tassa insopportabile in più da affrontare.
Ti porto a vedere cosa provoca nell’animo umano anni e anni di lavoro precario, quel lavoro precario che tu hai creato come soluzione al lavoro che mancava.
Ti faccio parlare con genitori che dicono: “Cosa insegno ai miei figli? A guardare lontano? O ad arraffare oggi quello che la vita ti dà , perchè domani non sai cosa ci può essere”.
Ti aiuto ad uscire dal mondo dorato in cui vivi, e a renderti conto (tu e molti altri) di come si sta quaggiù.
Se vuoi fare dei servizi socialmente utili, non dare retta a chi ti prepara un servizio che è socialmente utile solo a te stesso.
Vieni un po’ qui in basso, dove viviamo noi comuni mortali».

don Valentino Porcile
(da “il Secolo XIX“)

Ps   don Valentino non è un sacerdote “di sinistra” o schierato, così qualcuno evita di gettare fango pure su di lui.

argomento: Berlusconi, Giustizia, povertà | Commenta »

IL CAV, INSUPERATO MAESTRO NELL’USO DI UTILI IDIOTI

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

POLITICANTI MEDIOCRI E ARRIVISTI SI IMMOLANO IN PIAZZA PER IL GRANDE CAPO… GENTE CHE IN UNA REPUBBLICA NORMALE FAREBBE A MALA PENA IL CONSIGLIERE DI CIRCOSCRIZIONE

Un gruppetto di senza arte nè parte, politicanti mediocri, o più spesso arrivisti prestati alla politica, notabili locali di piccolissimo cabotaggio.
In una Repubblica normale potrebbero ambire a fare i consiglieri di circoscrizione. Qualcuno, ma sarebbe una professione di fiducia, l’assessore di qualche piccolo Comune.
Com’era appunto Sandro Bondi, ex comunista pentito (di solito i peggiori), che prima di restare folgorato sulla via di Berlusconi faceva il sindaco in quel di Fivizzano, ridente paese adagiato sui molli profili dell’Appennino tosco-emiliano.
In questa Repubblica, così conciata, diventano esponenti di spicco della morente partitocrazia. E arrivano a essere ministri, capobastone, membri della nomenclatura che ruota intorno al Capo e da lui in toto dipende.
LUI SE LI TIENE STRETTI
Da questo punto di vista il Cav è molto migliore dei suoi emuli. Ma siccome è un insuperabile maestro nell’usare pro domo sua schiere di utili idioti, oltre che un virtuoso del divide et impera, se li tiene tutti stretti intorno alla sua tavola.
Certo, dentro di sè li schifa, ne soppesa tutta la pochezza, la furbizia d’accatto, lo stolido opportunismo, anche se non resiste alla loro piaggeria.
Come tutti coloro affetti da ipertrofia dell’ego, Silvio si sdilinquisce alle lusinghe. E quelli che gli girano intorno, sapendolo, fanno a gara di ruffianeria.
Ogni tanto, è vero, anche lui non li sopporta e sbotta.
Lo scorso autunno, per esempio, quando costoro lo tiravano per la giacchetta perchè riscendesse in campo (in verità  una parte flirtava con Monti, e questo la dice lunga sul loro fiuto politico, sperando in un prolungamento di carriera) il Cav appalesò momenti di autentica e comprensibile insofferenza. «Quando entrano nel mio ufficio mi verrebbe tanta voglia di prendere e andar via», ebbe a dire dopo l’ennesimo pellegrinaggio di devoti.
COME UN CANE AL POLPACCIO.
Sulla Michela Brambilla, la rossa salmonata le cui quotazioni però ora viaggiano al ribasso, disse che le rammentava un cane che si attacca al polpaccio e non ti molla.
Su Alfano, con metafora cortese ma pregnante, che gli mancava il quid: un uomo senza un perchè, senza qualit�
Questi e altri animali (in senso figurato, per carità ) dello zoo pidiellino ce li ritroviamo in un assolatissimo 4 agosto a protestare per l’ingiusta condanna del loro mentore.
Meglio dire di colui da cui dipendono i loro destini, visto che se Silvio non si fosse impegnato in prima persona in campagna elettorale rischiando di vincere le Politiche ora sarebbero a spasso o alle prese con l’anonima occupazione di un tempo.
Lontani da privilegi e telecamere, in qualche studio legale o assicurazione, i più fortunati tenuti a galla da qualche poltrona o consulenza che consentisse loro di continuare respirare l’arietta del potere.
Ma tant’è. Il mite Bondi, modi curiali e cuore di poeta, da troppo tempo in naftalina e quasi autoesclusosi dal cerchio magico (a un certo punto sembrava lo assumessero in Mondadori), deve aver intravisto nel pronunciamento della Cassazione la più ghiotta occasione per rilanciarsi. E l’ha sparata grossa.
Non sapendo quel che altri due sodali dell’empireo arcoriano, Lele Mora e Emilio Fede, fin da tempi non sospetti avevano intuito: ovvero che il Cav a una guerra civile predilige di gran lunga una Barbara Guerra.

Paolo Madron
(da “Lettera 43“)

argomento: Berlusconi | Commenta »

BARACCONE-SHOW, MA ALLA FINE NON SI RIDE

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

TRA MANICHINI, CARATTERISTI E MESSE IN PIEGA: CRONACA DI UN POMERIGGIO DI CALDA ESTATE

Siamo ormai, a tre giorni dalla sentenza definitiva su Berlusconi, in piena modalità -caciara. Diverse cose colpiscono nella manifestazione di Palazzo Grazioli, che si potrebbe raccontare come una baracconata spassosa.
I toni da talk show dell’imbattibile re della televisione, che serve un bello spettacolo di mezza estate in mezzo a palinsesti un po’ mosciarelli.
La presenza di numerosi pensionati in gita, vecchini che tuttavia parrebbero assai incazzosi, a giudicare dalle interviste che rilasciano.
Le bandiere di Samorì tra la folla, uno che tempo fa si proponeva come aspirante erede del Cavaliere.
Quelle di Forza Italia che, dice un tizio, “conservavo da vent’anni” (pare più probabile una alacre ristampa notturna in queste ore).
I consueti pullman di passeggeri col panino e il sacchetto pic nic pagato (avviene però anche in altre manifestazioni, e non c’è nulla di male nel farsi una passeggiata gratis a Roma).
Le pasionarie in prima fila, una Francesca Pascale che per stare col quasi ottantenne si è sessantennizzata, una bella ragazza napoletana coperta di cipria come una maschera giapponese.
Gli occhi a palla della segretaria del Cavaliere Maria Rosaria Rossi.
La messa in piega appena sistemata della Santanchè, in piena tenuta a dispetto dei quaranta gradi.
La consueta, sobria maglietta della Mussolini, “c’hann scassat o’cazz”.
Ovviamente la parole del leader condannato, che fornisce lui il titolo scontato, “io non mollo” (manca il barcollo, quello si vede a occhio nudo).
L’Inno di Mameli, insolitamente usato per sostenere le ragioni di un uomo che ha frodato sette milioni allo Stato (in realtà  il processo riguarda una cifra molto più alta di soldi, 368 milioni, ma prescritta).
I commenti televisivi che ancora discutono pensosamente su una “strategia di Berlusconi” (il Financial Times quando scrive “cala il sipario sul buffone di Roma” è troppo ottimista e troppo poco italiano).
I pensieri nascosti di Enrico Letta, che chissà  cosa deve aver pensato guardando in tv l’evento. “Siamo responsabili”; baracconata sì, ma responsabile.
Forse un quadro così rischia un po’ di far dimenticare che ci sono ancora diversi milioni di persone (una decina) assolutamente convinte della bontà  delle tesi berlusconiane, e disposte a votarlo.
O che c’è un leader condannato che parla sulla tv pubblica con notevole grancassa (il discorso a caldo dopo la condanna), confondendo un po’ tutto (magnifico quando dice che lui non telefona a Mediaset perchè non c’è traccia di sue chiamate al centralino), e in mezzo alla caciara riscrive la Costituzione dicendo che “la magistratura non è un potere dello Stato perchè non è elettivo”. Insomma, ci ho ripensato.
C’è tanto da ridere. Ma forse più da piangere.

Jacopo Iacoboni

argomento: Berlusconi | Commenta »

RIECCO LA MACCHINA DEL FANGO: IL GIUDICE CHE HA CONDANNATO SILVIO E’ UN UBRIACONE PREVENUTO E GLI SI VEDE LA CANOTTIERA

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

LIBERO E IL GIORNALE, QUOTIDIANI ELEGANTI PER CENE ELEGANTI,   TOCCA AL PRESIDENTE   DI CASSAZIONE ESPOSITO CHE REPLICA: “NE RISPONDERANNO IN SEDE GIUDIZIARIA, SONO PURE NOTORIAMENTE ASTEMIO”

Il “trattamento Mesiano” tocca questa volta ad Antonio Esposito.
Poca cosa, i calzini azzurri che erano stati rimproverati al giudice del Tribunale di Milano Raimondo Mesiano, autore della sentenza civile che obbligherà  Silvio Berlusconi a pagare un risarcimento milionario per aver scippato la Mondadori.
Contro Esposito, il presidente della sezione feriale della Cassazione che ha confermato la sentenza Mediaset, si fa ben di più: gli sono addebitate “cravatta impataccata, scarpe da jogging, camicia sbottonata sul ventre che lasciava intravedere la canottiera”.
E di peggio: il Giornale strilla in prima pagina “Le cene allegre di Esposito. Così infangava Berlusconi il giudice che l’ha condannato”.
È il giornalista Stefano Lorenzetto ad allineare le presunte scorrettezze del magistrato, raccontando una serata di quattro anni fa, del marzo 2009, in occasione della consegna di un premio all’ex magistrato Ferdinando Imposimato da parte del Lions club di Verona.
Il giudice Esposito non intende replicare “se non nelle sedi competenti” a quelle che ritiene calunnie e falsità .
Accetta però di spiegare che cosa non quadra nella ricostruzione del Giornale. “Intanto le sbandierate (in prima pagina) ‘cene allegre’ si sono risolte in un’unica cena dopo la premiazione. Quanto all’abbigliamento, basta guardare le numerose foto scattate quel giorno e controllare le riprese televisive per constatare che era impeccabile, del tutto conforme al rilievo della manifestazione pubblica a cui stavo partecipando. Una cosa comunque è certa: io in vita mia non ho mai posseduto, nè calzato (e dico mai senza tema di smentita) scarpe da jogging, attività  che non ho mai praticato”.
Ma Esposito, secondo il racconto di Lorenzetto, “nel bel mezzo del banchetto cominciò a malignare, con palese compiacimento, circa il contenuto di certe intercettazioni telefoniche riguardanti a suo dire il premier Berlusconi… Si soffermò sulle presunte e specialissime doti erotiche che due deputate del Pdl, delle quali fece nome e cognome, avrebbero dispiegato con l’allora presidente del Consiglio”.
“È falso”, risponde il magistrato. “Quelle affermazioni non sono state fatte, nè potevano essere fatte, perchè io non ho mai avuto conoscenza dell’esistenza — se mai sono esistite — di intercettazioni che riguardano la vita privata dell’onorevole Berlusconi. È un’affermazione gravissima, poichè il giornalista mi accusa di essere illecitamente a conoscenza di presunte conversazioni coperte da segreto, delle quali io invece ignoravo e tuttora ignoro l’esistenza”.
Il cuore delle “rivelazioni” del Giornale è che Esposito avrebbe anticipato, durante quella cena, il giudizio che 48 ore dopo avrebbe espresso in Cassazione nei confronti di Wanna Marchi. Lorenzetto estrae dal cilindro un suo libro del 2011 in cui aveva già  raccontato l’episodio, pur senza fare il nome del magistrato.
“Nella mia lunga carriera non ho mai anticipato un giudizio. Questo si forma”, spiega Esposito, “sempre e solo al termine dell’udienza, dopo il contraddittorio tra le parti. Ma anticiparlo è ancor più impensabile in Cassazione, ove la decisione viene presa, liberamente e autonomamente, da cinque magistrati. La verità  è ben diversa: quella sera, all’invito dell’organizzatore a rimanere ancora un giorno a Verona, io risposi che avevo urgenza di ritornare a Roma perchè dovevo trattare un processo abbastanza impegnativo di truffa nel quale era coinvolta Wanna Marchi, notizia ampiamente già  pubblicizzata dalla stampa. Tutto qui, senza alcun impossibile anticipo di decisione”.
E poi: se Lorenzetto è “trasecolato” per l’accenno a Wanna Marchi, come mai non è “trasecolato” per i ben più gravi (e giornalisticamente ancor più appetitosi) accenni a Berlusconi e alle sue deputate, di cui invece non parla nel suo libro?
Lorenzetto concede comunque al giudice una “misericordiosa attenuante”: “Forse era un po’ brillo”, aveva “ecceduto con l’Amarone”.
“Ma il giornalista non poteva non notare che io non ero un ‘po’ brillo’ perchè sono, da una vita, completamente astemio. Non c’è persona al mondo che possa testimoniare di avermi mai visto bere vino o altre bevande alcoliche”.
C’è di peggio: Lorenzetto racconta che il giudice, prima della consegna del premio, secondo un testimone avrebbe fatto affermazioni pesanti su Berlusconi, reputato “un grande corruttore” e “il genio del male”.
“Dice anche che io mi sarei lasciato andare perchè non ero a conoscenza per quale testata lavorasse: invece lo sapevo bene, sia perchè avevo più volte letto articoli a sua firma, sia perchè gli organizzatori ci avevano segnalato chi fosse il moderatore della serata, come si usa in questi casi. Quelle parole non le ho mai dette: ma le pare che avrei potuto pronunciare giudizi di quel tipo, mentre ero al tavolo ove si presentava un libro e si consegnava un premio, innanzi a oltre 500 persone?”.
Un altro quotidiano, Libero, riempie una pagina, firmata da Franco Bechis, per spiegare che la sentenza di Antonio Esposito è arrivata poche ore dopo che il Pdl aveva votato in Senato il “licenziamento in tronco” di suo fratello Vitaliano, a cui è stato tolto “un posto da 200mila euro all’anno come garante dell’Ilva”.
“Non ho seguito nè seguo le vicende di mio fratello all’Ilva”, replica il presidente, “certo che se c’è chi dice che una mia sentenza è una vendetta contro qualcuno, dovrà  risponderne nelle competenti sedi giudiziarie”.

(da “Il Fatto Quotidiano“)

argomento: denuncia | Commenta »

L’ADUNATA PRO-CONDANNATO FA FLOP, SUI 500 PULMANN FORSE C’ERA SOLO L’AUTISTA

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

DOVEVANO ESSERE ALMENO 30.000, ERANO AL MASSIMO 2.000… DI PLEBISCITO E’ RIMASTA SOLO IL NOME DELLA VIA

“Una manifestazione che è un ritorno al passato, con gli altoparlanti che diffondono tutte le melodie di Forza Italia, presente col suo logo dal palco del comizio.
Che, peraltro, non è stato autorizzato.
Ed è tragico flop. Ci sono circa 2.000 persone in via del Plebiscito (una via stretta e mezza vuota) per la manifestazione di protesta contro la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset.
“Era previsto un allarme per l’affluenza degli autobus, poi è arrivato un messaggio dalla Questura. Ora è tutto rientrato” confermano i vigili urbani.
I manifestanti, arrivati da tutta Italia, alla spicciolata aspettavano l’intervento di Berlusconi e lui non si è fatto attendere molto.
E alle 18.15 ha cominciato a parlare: un crescendo di dichiarazioni, culminate nella sua dichiarazione di innocenza e il solito attacco ai giudici.

argomento: Berlusconi | Commenta »

“LA SANTANCHE’ MINACCIA DI FARSI ESPLODERE UN LABBRO IN VIA DEL PLEBISCITO: E’ GUERRA CIVILE”

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

“DIROTTAMENTI BUS DI ANZIANI IN GITA DOMENICALE”.. “VIAGGIO, PANINO, COCA COLA E 50 EURO”… LA SATIRA DEL WEB SULLE PAGINE DEL PDL

“Vada lei a sostenere un pregiudicato condannato in via definitiva. Io passo”. Sulla pagina facebook di Daniela Santanchè sono decine gli utenti che minimizzano, con toni più o meno pacati, la manifestazione del Pdl indetta oggi nella Capitale contro la sentenza della Cassazione che ha ribadito la condanna a carico del Cavaliere a quattro anni per frode fiscale.
“Tutti a Roma con Silvio Berlusconi per la democrazia senza paura”, scrive la “pitonessa” del centrodestra che, però, pare non raccogliere molti consensi sul social network.
“E dopo la manifestazione tutte da Silvio a fare il Bunga bunga — scrive Stefano — Mi raccomando lasciate Ferrara un po’ sotto al sole così scioglie i grassi”, mentre Nicola avanza il sospetto della trasferta a sostegno dell’ex premier a pagamento, come era accaduto in occasione lo scorso 23 marzo in occasione della manifestazione anti-pm: “Viaggio+panino+cocacola+50€(per la presenza) paga il nanetto”, scherza Nicola, riferendosi proprio ai figuranti pagati dieci euro documentati all’epoca da Repubblica. Per Paolo “ci risiamo, è vero. Panino cocacola o acqua più 50 euro per la presenza” e secondo Elia “si temono dirottamenti di autobus carichi di anziani in gita, dalle padelle alle patacche!”.
Poi qualcuno ricorda alla Santanchè i vecchi tempi, quando in campagna elettorale spiegava agli elettori di non votare Berlusconi perchè “vede tutte le donne orizzontali”.
Vince l’ironia anche su twitter dove l’hashtag del giorno è #guerracivile, involontariamente lanciato da Sandro Bondi che ieri ha dichiarato: “O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità  politica del leader del maggior partito italiano — ha detto — oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”.
E sulla pagina Facebook dedicata a Nobel per la letteratura a Sandro Bondi c’è chi posta anche il kit per la guerra civile invocata dal senatore del Pdl.
“La Santanchè minaccia di farsi esplodere un labbro sotto al Quirinale, è guerra civile”, scrive Matteo su Twitter e Massimo aggiunge: “Già  pronto il condono per trincee e bunker abusivi. Il modulo entro il 20 agosto”.
Mariludda invece osserva: “Sarà  guerra civile ma molto probabilmente è una guerra burlesque, loro sono eleganti” e Martin si scusa: “Silvio perdonami se sono in ferie, alla prossima condanna vengo sicuro”.
E ancora Roberto chiede se per la guerra civile “dobbiamo venire già  mangiati” visto che, come scrive Chiara, “le truppe si rifocillano: non si fa la #guerracivile a panza vuota”.
C’è anche chi si spinge a sottolineare le incoerenze del linguaggio del Pdl (“Due parole su Mara Carfagna, quella che “Grillo incita all’odio”. Iinvece la #guerracivile di Bondi è inno all’amore”, scrive Luca) e Umberto si domanda: “Ma il richiamo alla violenza non è reato?”.
Tanti i riferimenti all’Esercito di Silvio, il gruppo nato a sostegno dell’ex premier: “News dal campo: il Cappellano Padre Maronno benedirà  l’ #esercitodisilvio prima della #guerracivile”, dice Sir Morgan Black.
Ma è proprio sulla pagina ufficiale dei fan del Cavaliere che c’è ancora chi è convinto che la Cassazione non abbia ritenuto Berlusconi colpevole.
Luca: “Bella raga.. l’hanno assolto anche stavolta… Silvio Silvio Silvio Silvio!”. Messaggio postato sabato intorno alle 16.
La sentenza di condanna, invece, risale a giovedì. Anche allora i fan del Cavaliere credevano che il loro leader fosse stato assolto.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: PdL | Commenta »

BERLUSCONI PUO’ FINIRE IN CARCERE, IL CASO TANZI

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

DIPENDE DALLA DISCREZIONALITA’ DEL GIUDICE… PESANO ANCHE LE DUE CONDANNE IN PRIMO GRADO A 7 E 1 ANNO E I TRE PROCEDIMENTI ANCORA IN CORSO PER CORRUZIONE… NECESSARIO ANCHE IL “RAVVEDIMENTO” E IL PENTIMENTO DEL CONDANNATO

E se Silvio Berlusconi non finisse ai domiciliari, ma in galera? A furia di ripetere che la legge “ex Cirielli”, la numero 251 del 2005, prevede gli arresti a domicilio per gli ultrasettantenni qualunque condanna abbiano riportato e qualsiasi reato abbiano commesso, e che il neopregiudicato se la caverà  con qualche mese di esilio dorato in una delle sue regge sparse per l’Italia, è sfuggito ai più un piccolo dettaglio che potrebbe rivelarsi micidiale: la norma dice “può”, non “deve”.
Cioè lascia al giudice di sorveglianza la discrezionalità  sul luogo più idoneo a espiare la pena, indipendentemente dall’età  del pregiudicato.
Nè avrebbe potuto stabilire alcun automatismo, visto che le pene alternative al carcere sono sempre rimesse alla valutazione del giudice sul caso concreto.
Ecco l’art. 2 comma 1 dell’ex Cirielli che modifica l’art. 47-ter dell’Ordinamento penitenziario: “La pena della reclusione per qualunque reato, ad eccezione di quelli… (di mafia, di terrorismo e a sfondo sessuale, ndr), può essere espiata nella propria abitazione o in altro luogo pubblico di cura, assistenza ed accoglienza, quando trattasi di persona che, al momento dell’inizio dell’esecuzione della pena, o dopo l’inizio della stessa, abbia compiuto i 70 anni di età  purchè non sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza…”.
Dunque l’ultrasettantenne “può” finire ai domiciliari (e nella gran parte dei casi ci finisce), ma “può” pure finire in carcere.
Dipende dal grado del suo ravvedimento, dalla sua consapevolezza della gravità  del reato commesso, dalla sua intenzione di riparare al danno arrecato e dunque dal suo maggiore o minor livello di pericolosità  sociale.
Che si misura anche dal numero degli altri processi pendenti.
E non ci vuol molto a comprendere che il condannato Silvio Berlusconi non s’è affatto ravveduto, anzi continua a negare il reato per cui è stato appena condannato e insulta i giudici che l’hanno condannato.
Dunque non è per nulla conscio della gravità  delle sue frodi fiscali (talmente gravi da aver indotto i giudici a negargli le attenuanti generiche).
Se risarcirà  il danno è solo perchè la Cassazione l’ha condannato a farlo, in solido con i coimputati, per 10 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate a titolo di provvisionale. E soprattutto ha altri cinque procedimenti pendenti: due già  approdati a condanne in primo grado (7 anni per concussione e prostituzione minorile, 1 anno per rivelazione di segreto); tre in fase di indagine (corruzione giudiziaria del teste Tarantini; corruzione di decine di testimoni al processo Ruby; nonchè per corruzione del senatore De Gregorio); senza contare le innumerevoli prescrizioni: 2 per corruzione giudiziaria (Mills e Mondadori) e 5 per falso in bilancio.
Esistono precedenti di condannati over 70 spediti in galera, anzichè ai domiciliari, dal giudice di sorveglianza? Sì, ne esistono.
Nel 2006, con la sentenza 27853, la I sezione penale della Cassazione ha respinto il ricorso di un condannato sardo, P.A., che s’era visto negare i domiciliari dal Tribunale di Sorveglianza di Sassari e marciva in carcere da 4 anni, sebbene avesse da tempo compiuto i 70, e invocava appunto la Cirielli. Che, a detta dei suoi difensori, avrebbe stabilito una “presunzione di incompatibilità  del condannato con la situazione carceraria in considerazione dell’età ”.
Ma — obiettavano i supremi giudici — “tale tesi non è condivisibile poichè il legislatore usa nel comma 1 l’espressione ‘la pena può essere espiata…’, con ciò facendo riferimento, al pari di quanto previsto da tutte le altre disposizioni in materia di benefici penitenziari, ad un potere discrezionale della magistratura di sorveglianza la quale deve sempre verificare la meritevolezza del condannato e la idoneità  della misura a facilitarne il reinserimento nella società , non essendo previsto in tale materia alcun ‘automatismo’ proprio perchè la ratio di tutte le misure alternative alla detenzione — anche quando sono ammissibili… — è quella di favorire il recupero del condannato e di prevenire la commissione di nuovi reati”.
Tant’è che anche la nuova “detenzione domiciliare per gli ultrasettantenni” rimane “sottoposta alle modalità , alle prescrizioni e agli interventi del servizio sociale…, ai controlli… e alla revoca per il caso di evasione o di incompatibilità  del comportamento del soggetto, contrario alla legge o alle prescrizioni dettate”.
L’ultrasettantenne detenuto più famoso è per ora Calisto Tanzi.
Il 4 maggio 2011 l’ex patron della Parmalat fu condannato dalla Cassazione a 8 anni nel processo milanese per l’aggiotaggio Parmalat e l’indomani fu prelevato dalle forze dell’ordine e condotto in carcere, sebbene avesse ormai 73 anni.
Il Tribunale di Sorveglianza di Bologna respinse tre volte le istanze di scarcerazione presentate dai suoi legali proprio in base alla norma dell’ex Cirielli sugli over 70, ritenendolo socialmente pericoloso (eppure in tribunale aveva chiesto scusa alle migliaia di vittime) e solo dopo due anni di detenzione gli concesse gli arresti ospedalieri, ma non per la sua età , bensì per le sue condizioni di salute che nel frattempo si erano aggravate.
L’anagrafe — spiegarono i giudici Maisto, Buttelli, Tomassini e Rambelli — non dà  alcun diritto ai domiciliari automatici.
Dunque Tanzi doveva restare in cella per “gli ingenti danni cagionati” e per “la mancanza, a tutt’oggi, di una effettiva consapevolezza delle proprie responsabilità  morali e giuridiche, ma soprattutto dell’intenzione — con fatti concreti ed effettivi e non con mere dichiarazioni di intenti — dimostrare una adeguata revisione critica, un effettivo ripensamento ed anche pentimento per i danni cagionati”.
Pare proprio il ritratto di Silvio Berlusconi.

Marco Travaglio
(da “Il Fatto Quotidiano“)

argomento: Giustizia | Commenta »

INTERVISTA A SANTANCHE’: “500 PULLMAN PER LA RIVOLUZIONE”

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

LOTTA INTERNA CON LE COLOMBE: “CON ME E VERDINI L’ORGANIZZAZIONE FUNZIONA BENISSIMO”

Daniela Santanchè è più Pitonessa che mai. Ieri non ha fatto altro che contare. Pullman.
Onorevole è il 4 agosto e ci sono 40 gradi, un deserto.
Non c’è agosto per la libertà .
Quanti pullman ha contato sinora (sono le 19 e 30, ndr)? Cento?
Cinque volte di più.
Cinquecento. Un trionfo se arriveranno davvero.
Tutto vero, la macchina organizzativa con me e Denis Verdini funziona benissimo. Nessun partito ha mai organizzato una manifestazione in piena estate.
Il coraggio di falchi e pitonesse.
Siamo in una dittatura. C’è un potere che ha commissariato la democrazia. E senza democrazia non so vivere.
Il potere dei magistrati.
La condanna a Berlusconi vale una rivoluzione.
In pullman.
Siamo gente pacifica e siamo la parte giusta del Paese. Non c’è posto tra di noi per i pavidi.
A proposito di pavidi: i ministri non ci saranno.
Non ci credo.
È sicuro: l’ha annunciato Lupi. Gasparri dice che sbagliano.
Avranno le loro buone ragioni.
Il governo traballa.
Ci sono battaglie più importanti di un governo.
Ne fate parte.
Non c’è un’azione efficace, non ci sono provvedimenti incisivi, la sua occupazione principale è guadagnare tempo.
Meglio le elezioni con il Porcellum?
Certamente. Almeno così si ristabilisce la democrazia. Voglio votare subito, con qualsiasi sistema.
Ma il leader sarà  ai domiciliari, come minimo.
La grazia è un diritto, non una concessione di Napolitano.
Però oggi non passerete sotto al Quirinale. Hanno vinto le colombe.
Mai pensato di andare lì. Ci siamo solo spostati da piazza Santi Apostoli a via del Plebiscito.
Ma lei sarebbe andata in marcia sul Colle
Sì, mica ho paura di Napolitano, lui è una persona come me.
Guerra civile, come dice Bondi.
Bondi ha ragione. Da vent’anni c’è una guerra civile in Italia. Finiamola con questa forma subdola di ipocrisia.
Finiamola.
I magistrati hanno già  distrutto cinque partiti nella Prima Repubblica.
Il pentapartito.
Tutti partiti fondati da Padri costituenti.
E se Napolitano non concede la grazia?
Non è una concessione.
Un diritto.
Esatto.
Se questo diritto non ci sarà ?
Ci dimetteremo dal Parlamento in duecento, voglio vedere Napolitano che cosa fa?
Ce l’avete con il capo dello Stato.
Non lo temo. Anzi non vorrei essere nei suoi panni.
Perchè?
Napolitano come spiegherà  al mondo che l’Italia è un Paese come l’Ucraina dove si imprigionano gli oppositori politici?
Evasori, non oppositori.
Berlusconi è innocente. Siamo in una dittatura, commissariati da un altro potere.
Il premier ascolterà  con attenzione oggi. I toni gli stanno a cuore.
Invece di intimidire noi pensi alla Germania. Usi lui gli stessi toni.
Berlusconi verrà ? È a Arcore
Cosa vuole che sia Milano-Roma.
Quindi verrà ?
Il presidente è educato e rispettoso. Sarà  a Roma per salutare il suo popolo.

(da “Il Fatto Quotidiano“)

argomento: PdL | Commenta »

IL MONDO CI GUARDA E RIDE DI NOI

Agosto 4th, 2013 Riccardo Fucile

PER TEDESCHI E AMERICANO E’ SOSPETTA OGNI INTERFERENZA SUI MAGISTRATI… SOLTANTO UN GIORNALE RUSSO VICINO A PUTIN DIFENDE BERLUSCONI

Giovedì sera, pochi minuti dopo la pronuncia della Corte di cassazione, sulle frequenze di Bbc World Service è andata in onda una curiosa conversazione.
Lucio Malan, senatore del Pdl, spiegava con convinzione che la condanna era ingiusta e Silvio Berlusconi era innocente.
Il conduttore, serafico, ha ribattuto: «Mi scusi, ma come può dir questo? Tre gradi di giudizio hanno stabilito il contrario».
Nella sua semplicità , lo scambio illustra il nostro vero, grande rischio nazionale: all’estero non capiscono.
Non capisce l’opinione pubblica internazionale. Non capiscono i giornali, le televisioni, le radio e i siti web.
Non capiscono i conservatori, i liberali e i socialisti.
Nessuno capisce come, in una democrazia, una parte del potere politico possa rivoltarsi contro il potere giudiziario, pur di difendere il proprio capo.
È un coro unanime. The Independent (inglese): «Berlusconi come Al Capone». Sà¼ddeutsche Zeitung (tedesco): «Machiavelli di celluloide». Libèration (francese): «Berlusconi, naufragio all’italiana». Washington Post (americano) si chiede quale villa Berlusconi sceglierà  per la reclusione.
The Guardian, da Londra: «Silvio Berlusconi ai domiciliari, forse nella villa del bunga-bunga». El Paà­s, da Madrid: «È così la vecchia volpe (el viejo zorro), grande conoscitore dell’idiosincrasia italiana, ha ottenuto quello che sarebbe difficilmente immaginabile in ogni altro Paese del mondo: convertire i panni sporchi giudiziari in combustibile per l’ultima tappa della carriera politica. La cosa più allucinante, e anche la più triste per l’Italia, è che il trucco funziona».
Vignette, grafici, cronologie giudiziarie, commenti.
Nel duello, riassunto da Luigi Ferrarella, «tra la volontà  della magistratura di applicare a Berlusconi le regole valide per tutti e la sua pretesa di esserne esonerato a causa del consenso», i media del mondo non sembrano aver dubbi: stavolta, e non per la prima volta, stanno con la magistratura.
Il potere giudiziario – da Washington a Londra, da Berlino a Tokyo – è considerato l’arbitro della vita civile. Un arbitro discusso e discutibile: ma comunque l’arbitro.
E se tre arbitri, uno dopo l’altro, decidono che una persona è colpevole, significa colpevolezza: il giudizio umano, oltre, non può andare.
Le nostre diatribe italiane sull’accanimento giudiziario risultano incomprensibili. «Berlusconi è stato indagato e processato come nessun altro!», protestano i sostenitori in Italia.
La reazione, fuori d’Italia, si può riassumere così: «Bene. Ora processate anche gli altri».
Opinioni brutali? Considerazioni sempliciste? Ma l’opinione pubblica internazionale è, spesso, brutale e semplicista.
Pensate a quanto sappiamo noi sul funzionamento della democrazia americana o tedesca (l’equilibrio tra i poteri, i controlli incrociati).
I cittadini tedeschi e americani sanno altrettanto (poco) della democrazia italiana. Sanno però che il legislatore legifera, il governo governa e il potere giudiziario giudica.
Ogni interferenza appare sospetta.
Le norme spinte in Parlamento per alleggerire la propria posizione processuale, durante gli anni di governo: questo sì, di Silvio Berlusconi, viene spesso ricordato. All’agenzia Nuova Cinao al quotidiano giapponese Asahi Shimbun non interessa se la magistratura italiana ha un’agenda politica.
Quest’ultimo si limita a scrivere che «un ex premier è stato condannato per frode fiscale» (è l’unico che non mette il nome di Berlusconi nel titolo).
Solo il quotidiano russo Kommersant si schiera dalla parte del condannato. Titola: «Berlusconi non è stato scomunicato dalla politica» e definisce la sentenza «scandalosa» perchè mira a terminarne la carriera politica.
La vulgata berlusconiana, raffinata negli anni dai media di proprietà , è che esista una cricca di italiani – giornalisti, accademici, qualche politico – in grado di influenzare le opinioni nei luoghi che contano, Londra e New York in particolare.
Considerato l’accesso alle informazioni nel XXI secolo, questa spiegazione appare surreale, astuta o infantile (fate voi). È più logico e più semplice accettare l’evidenza. Sono ormai molti, all’estero, a condividere l’opinione sintetizzata in un titolo dell’ Economist nel 2001: Berlusconi è inadatto a guidare l’Italia.
Certo, i media più influenti – quelli che i mercati consultano e gli investitori ascoltano – non hanno mai mostrato indulgenza per il personaggio. Dopo otto di governo inefficace, quattro anni di scandali sessuali, una dozzina di processi, sette prescrizioni e una condanna, sembrano aver perso la pazienza.
«Cala il sipario sul buffone di Roma», è il titolo spietato del Financial Times .
Il New York Times, secondo cui la vicenda «mette il fragile governo italiano sulla strada della crisi», scrive: «È opinione diffusa che Mr. Berlusconi voglia conservare un ruolo pubblico nella speranza di esercitare l’influenza politica di cui ha bisogno per proteggere i propri interessi economici».
Certo dev’essere sgradevole, per un elettore di centrodestra, leggere opinioni tanto sfavorevoli; ed è doloroso, per ogni italiano, sapere che l’opinione negativa su un leader ricade anche, inevitabilmente, sul Paese che rappresenta.
Ma bisogna prenderne atto, e mantenere la calma.
Se un uomo mite come Sandro Bondi evoca «il rischio di guerra civile» non dobbiamo stupirci se i media internazionali ci trattano talvolta con fastidio.
Una dichiarazione irresponsabile, dal satellite e sulla banda larga, viaggia più veloce del magnifico lavoro di tanti connazionali, in ogni campo.
Pdl significa Popolo della Libertà , non Perdere di Lucidità .
Qualcuno, nel partito, trovi il coraggio di spiegare al padre-padrone che non può trascinare con sè tutta l’Italia. I nostri amici nel mondo non capirebbero; e i nostri avversari non aspettano altro.

(da “il Corriere della Sera”)

argomento: Berlusconi, Esteri | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.466)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (337)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Agosto 2013
    L M M G V S D
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728293031  
    « Lug   Set »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • GENOVA, LO SCANDALO CHE HA TRAVOLTO LA POLIZIA LOCALE: I “SUSSURRI” NELL’ORECCHIO PER PROVOCARE I FERMATI, LE BODYCAM “ACCESE DOPO”
    • GENOVA, INCHIESTA CORRUZIONE GAMBINO (FDI): NELL’INDAGINE ANCHE LA GESTIONE DEI MINORI STRANIERI
    • “MERZ DOVREBBE PULIRE UN BAGNO, COSÌ CAPIREBBE COSA SIGNIFICA FARE UN LAVORO SPORCO” : LE CRITICHE DEI PARTITI D’OPPOSIZIONE AL CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE, RIFERENDOSI ALLA GUERRA TRA STATO EBRAICO E IRAN, HA DICHIARATO CHE “ISRAELE STA FACENDO IL LAVORO SPORCO AL POSTO NOSTRO”
    • ALTRO CONDONO, SALVINI VUOLE AMPLIARE IL PERIMETRO DELLA “PACE EDILIZIA”
    • “FORZA ITALIA È CONTRO IL TERZO MANDATO. NON MI VENDO PER UN PIATTO DI LENTICCHIE” : ANTONIO TAJANI MANDA IN PEZZI IL CENTRODESTRA E RINFOCOLA LA POLEMICA SUL PROVVEDIMENTO VOLUTO DALLA LEGA (CON L’OK DI FRATELLI D’ITALIA)
    • ALTRO CHE MADE IN USA, IL “TRUMP-PHONE” È UNA CINESATA: LA FAMIGLIA DEL TYCOON HA ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA CHE IL SUO “T1 PHONE” SARÀ ORGOGLIOSAMENTE PROGETTATO E COSTRUITO NEGLI STATI UNITI”. IN REALTÀ SI TRATTA DI UNO SMARTPHONE DA 180 DOLLARI PRODOTTO DALL’AZIENDA CINESE WINGTECH, RIVERNICIATO CON COLORI DORATI E CON IL MARCHIO “TRUMP” E MESSO SUL MERCATO A 499 DOLLARI
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA