Maggio 15th, 2022 Riccardo Fucile
CHE FINE HA FATTO IL CAPO DI STATO MAGGIORE RUSSO GERASIMOV? SECONDO KIEV È STATO DEPOTENZIATO E MESSO DIETRO A UNA SCRIVANIA… LA MISSIONE ORA SARÀ AFFIDATA AD ALEKSEYEV, FIGURA NOTA ALLE SPIE OCCIDENTALI PERCHÉ FU COINVOLTO ANCHE NEL TENTATIVO DI UCCIDERE CON IL VELENO L’AGENTE SKRIPAL IN GRAN BRETAGNA
Il capo di Stato maggiore russo Valerij Gerasimov è sempre al centro delle
speculazioni. Qualche settimana fa raccontavano che fosse sfuggito ad un attacco ucraino, quindi lo hanno dato per ferito.
Ora da Kiev sostengono che lo avrebbero sospeso, messo in punizione per non essere riuscito a riorganizzare le operazioni, e citano la sua assenza alla parata del 9 maggio. Le medesime fonti parlano di altri ufficiali sollevati dall’incarico: i generali Vladislov Ershow, Sergei Kisel e Arkady Marzoev, responsabili di reparti corazzati ai quali hanno addebitato errori e troppe perdite.
Sono informazioni che vengono dalla trincea nemica, per dimostrare che l’invasore è nella tempesta, quindi richiedono cautela: basta ricordare le parabole dei gerarchi nordcoreani dati per morti e poi riemersi ossequiosi davanti a Kim Jong-un. Non possiamo escludere siluramenti reali, ma anche rotazioni e avvicendamenti: capita nei conflitti, quando il piano è messo in discussione dal campo.
E a proposito di resurrezioni, vere o presunte, c’è quella di Sergei Beseda, uno dei dirigenti dell’Fsb, il servizio segreto. Era stato incaricato di preparare l’invasione con gli uomini del Quinto Dipartimento, ma ha fallito clamorosamente.
Per questo giravano voci di un suo arresto, seguito dalla sua partecipazione – per smentirlo – alle esequie di una celebre spia. Ora sarebbe tornato in ufficio – ha scritto il giornalista investigativo russo Andrei Soldatov – con un ruolo depotenziato.
Farlo sparire avrebbe significato, agli occhi del grande apparato, l’ammissione di gravi sbagli: meglio quindi tenerlo alla scrivania, a leggere rapporti o magari neppure quello. Una caduta relativamente «morbida», in attesa di altri ordini o magari della pensione. Sempre secondo Soldatov, il regime ha affidato il dossier Ucraina al Gru, l’intelligence militare.
Il vice direttore del Gru
A guidare la missione sarà il numero due Vladimir Alekseyev, figura ben nota alle spie occidentali in quanto coinvolto in azioni in Europa, compreso il tentativo di uccidere con il veleno l’agente doppio Skripal a Salisbury, in Gran Bretagna.
Nato nel 1961 a Holodky, a sudest di Kiev, quando l’Ucraina era parte dell’Urss, è entrato nelle unità aviotrasportate per poi diventare parte dei commandos, gli Spetsnaz.
Successivamente è passato nelle intelligence ricoprendo incarichi nella Russia Orientale e nel 2011 ha assunto la carica di vice direttore del Gru.
Alekseyev ha fatto carriera in quel mondo, si è misurato con i nemici in Siria e Donbass, ha seguito a lungo il dossier ucraino, gestito attività speciali. Conosce il mestiere, lo attende una prova non facile.
La decisione di affidarsi al Gru rispecchia il giudizio del leader che si è formato come quadro del Kgb. Putin preferisce gli 007 militari a quelli civili perché sono devoti alla causa e alle disposizioni, non importa il prezzo da pagare.
Questo spiegherebbe perché in alcuni casi siano stati scoperti: hanno fatto errori, ma l’importante è conseguire i risultati.
In questa fase critica, alle prese con avversari tenaci, il Cremlino ha bisogno di personaggi che uniscano la fedeltà alla determinazione.
(da Il Corriere della Sera)
argomento: Politica | Commenta »
Maggio 15th, 2022 Riccardo Fucile
IL FRONTMAN DOMANI COMPIE 28 ANNI
La conferenza stampa alla fine di questa edizione dell’Eurovision Song Contest oscilla tra due mondi. C’è un’aria leggera. Si tratta dell’appuntamento che chiude ufficialmente tutta questa carovana.
E poi c’è il pensiero della guerra, della fine di una tregua pop che ha permesso di staccare per qualche giorno dalla normalità dei bombardamenti, degli ultimatum e delle foto dei feriti. I Kalush Orchestra entrano tutti insieme.
Sono circa le 2 di notte e hanno appena finito di festeggiare la loro vittoria sul palco. Cominciano le domande dei giornalisti. La prima è affidata a Iryna Shafinska, una ragazza che veste un completo su cui sono ricamate bandiere dell’Ucraina con sopra il nome delle città bombardate dall’esercito russo. Irina si complimenta con i Kalush Orchestra e poi viene invitata a salire sul palco. Sono pochi gli ucraini che si trovano all’Eurovision ma in quel momento si stringono tutti in un abbraccio nella conferenza che celebra la loro vittoria.
«Difenderemo il nostro Paese»
Dopo la vittoria all’Eurovision Song Contest i Kalush Orchestra torneranno in Ucraina. Il frontman della band Oleg Psyuk il 16 maggio compie 28 anni e ha tutta l’intenzione di passare il suo compleanno con la fidanzata e la madre, a cui è dedicata la canzone con cui si è presentata la band. Tutte e due si trovano in Ucraina, dove la band tornerà nei prossimi giorni: «Torneremo in Ucraina. È difficile pensare a come diventerà la nostra vita. Questa è la prima volta che vinco un Eurovision. Ma sicuramente lotteremo nel modo migliore per difendere il nostro Paese. Come farebbe ogni ucraino». E sulla possibile squalifica per la frase su Mariupol: «Pronti a correre il rischio della squalifica. Era importante parlarne».
«L’anno prossimo ospiteremo l’Eurovision in Ucraina»
Il Paese in cui si tiene l’Eurovision è quello che ha vinto l’edizione precedente. È una regola chiara che vale quasi per tutti i partecipanti. L’unica nazione che è obbligata a scegliere un Paese ospitante in caso di vittoria è l’Australia: organizzare un festival europeo in un continente che ha un fuso orario completamente diverso dall’Europa non è il modo migliore di coinvolgere il pubblico e convincere gli inserzionisti a comprare gli spazi pubblicitari. Molte domande quindi sono sul futuro dell’Eurovision, un futuro che i Kalush Orchestra vedono solo in Ucraina: «L’anno prossimo saremo contenti di ospitare l’Eurovision nel nostro Paese. Un Paese che sarà finalmente felice».
La stessa linea è stata confermata anche dal presidente Volodymyr Zelensky. Dopo aver chiesto ai cittadini europei di votare per l’Ucraina, Zelensky ha chiarito che il prossimo Eurovision si terrà proprio a Mariupol:
«La nostra musica conquista l’Europa. Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa! L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà l’Eurovision! Per la terza volta nella sua storia.. Faremo di tutto per ospitare un giorno i partecipanti e gli ospiti dell’Eurovision a Mariupol. Libera, tranquilla, restaurata! Grazie per la vittoria della Kalush Orchestra e a tutti quelli che ci hanno votato!»
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Maggio 15th, 2022 Riccardo Fucile
“COSI’ HANNO PROVATO A INTERFERIRE NEL VOTO ON LINE”
Gli attacchi hacker all’Eurovision Song Contest sono stati bloccati. Ieri, 14
maggio, il gruppo Legion aveva annunciato sul suo gruppo Telegram un attacco informatico, che si sarebbe dovuto verificare durante il voto finale, colpendo i server che lo conteggiano e impedendo alla Kalush Orchestra di vincere il festival.
L’azione è stata però fermata. La polizia postale, assieme ai tecnici del Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico Protezione Infrastrutture Critiche) e d’accordo con la Rai, ha attivato un dispositivo di difesa grazie al quale ha tenuto la situazione sotto controllo.
Il monitoraggio è avvenuto «con oltre 100 specialisti» e «per più di 1000 ore» da una sala operativa istituita ad hoc, si legge nella nota della polizia. Legion ha effettivamente tentato di manomettere i sistemi informatici del voto.
Gli investigatori hanno spiegato: «Gli hacker hanno provato a infiltrarsi nella serata inaugurale e durante la finale. Si è trattato di diversi attacchi informatici di natura Ddos diretti verso le infrastrutture di rete durante le operazioni di voto e l’esibizione canora. Dall’analisi delle evidenze sono stati individuati dalla Postale numerosi “PC-Zombie” utilizzati per l’attacco informatico».
Gli attacchi DDOS mirano a sovraccaricare i sistemi informatici creando grossi volumi di traffico allo scopo di interromperne il servizio. Gli investigatori hanno confermato che gli attacchi provenivano dall’estero.
I computer coinvolti sono stati identificati tramite i loro indirizzi IP. Nei giorni scorsi il gruppo Legion, costola del collettivo Killnet, aveva sferrato diversi attacchi ai sistemi informatici di varie istituzioni italiane, tra cui anche al portale del Senato. Gli hacker della rete Killnet sono considerati filorussi.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Maggio 15th, 2022 Riccardo Fucile
ANCHE LA SVEZIA MARTEDI’ PRESENTERA’ LA DOMANDA DI ADESIONE
La Finlandia ha ufficializzato la richiesta di entrare nella Nato. Lo ha fatto sapere il presidente Sauli Niinistö in conferenza stampa assieme alla prima ministra Sanna Marin. Niinistö ha dichiarato: «È un giorno storico, una nuova era si apre».
Sebbene l’ufficialità arrivi solo ora, le intenzioni di Helsinki di entrare nella Nato erano già state rese note il 12 maggio.
La decisione arriva nonostante le minacce di Mosca che sempre il 12 maggio aveva fatto sapere «adotterà le necessarie misure per garantire la propria sicurezza».
Ieri era arrivata la notizia che Mosca ha sospeso le forniture di energia elettrica alla Finlandia. La decisione di Helsinki dovrebbe essere seguita a breve da quella di Stoccolma. La Svezia intende presentare la propria domanda di adesione alla Nato martedì, riporta il quotidiano Svenska Dagbladet. Domani è attesa una riunione di governo sulla questione.
Il presidente ha detto alla conferenza che «questa è la nascita di una Finlandia protetta, parte di una regione nordica stabile, forte e responsabile. Riceviamo sicurezza e ne conferiamo». Con la decisione, la Finlandia, che condivide con la Russia un confine di 1300 chilometri, abbandona decenni di non allineamento militare in corso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, finora mantenuto in quanto un adesione al patto nordatlantico avrebbe potuto essere considerata da Mosca una provocazione. L’ingresso deve ora essere ratificato dal parlamento.
Dall’inizio della guerra in Ucraina, però, un’adesione alla Nato ha guadagnato consenso nella popolazione. Il 75% vede l’ingresso favorevolmente.
Ieri, 14 maggio, Niinistö aveva chiamato il presidente russo Vladimir Putin, e aveva definito l’interlocuzione «diretta e franca». I due leader erano giunti alla conclusione che è «importante evitare tensioni». Mosca ha più volte intimato a Finlandia e Svezia non aderire alla Nato, lasciando intendere che se ciò accadesse potrebbe dispiegare armamenti nella regione baltica per «ristabilire l’equilibrio militare»
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva già fatto sapere che sia Svezia che Finlandia verrebbero «accolte a braccia aperte» nell’alleanza, anche se il processo d’approvazione da parte dei membri potrebbe richiedere mesi.
Al momento il membro che più sta mostrando remore nei confronti delle adesioni dei due Paesi nordici è la Turchia, che «non chiude la porta» ai due, ma ha ribadito che «la maggioranza del popolo turco è contraria e ci sta chiedendo di bloccare l’ingresso nella Nato», poiché, secondo Ankara, Svezia e Finlandia supporterebbero gruppi terroristici in Turchia.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Maggio 15th, 2022 Riccardo Fucile
DICIOTTENNE RAZZISTA E ANTISEMITA FA UNA STRAGE NEGLI USA
Undici morti e tre feriti. S è conclusa con questo infausto bilancio la sparatoria
in un supermercato di Buffalo, Stati Uniti, dove un giovane suprematista bianco ha esploso oltre settanta colpi di arma da fuoco.
Un crimine, fa sapere l’Fbi che sta indagando sulla vicenda, perpetrato per ragioni razziste e di terrorismo.
Autore della strage è Payton Gendron, un giovane bianco di 18 anni, che ieri è entrato nel supermarket su Jefferson Avenue, in un quartiere prevalentemente abitato da afro-americani, a circa 5 km a nord del centro cittadino, e ha aperto il fuoco.
Come ha riferito il commissario della polizia locale Joseph Gramaglia, l’accaduto è stato trasmesso dall’omicida in diretta streaming sulla piattaforma ‘Twitch’.
Il ragazzo, che è già comparso in tribunale, si è dichiarato “non colpevole” dell’accusa di omicidio di primo grado e resterà dietro le sbarre fino al processo dopo che il giudice non ha previsto per lui alcuna cauzione.
Con indosso la mascherina e una divisa bianca stile medico, il ragazzo ha pronunciato poche parole in aula dove era circondato da agenti di polizia. Ha risposto ‘no’ al giudice che gli chiedeva se si potesse permettere un avvocato e, calmo e pacato, ha detto: “Capisco le accuse che mi vengono mosse”.
Dalle immagini della diretta Twitch, si vede il ragazzo imbracciare un fucile con il numero 14 sopra, probabilmente in riferimento allo slogan neonazista delle 14 parole, e soprattutto con la scritta ‘nigger’, la N-word impronunciabile negli Stati Uniti perché offensiva. Il ragazzo ha iniziato a sparare già fuori dal supermercato, colpendo tre persone. Poi è entrato e ha aperto il fuoco.
Le autorità, al momento, stanno analizzando tutte le tracce online del ragazzo e in particolare il suo manifesto da 106 pagine in cui descrive la sua ‘filosofia’, anticipa la strage e cerca di spiegarla.
Si descrive un suprematista e dichiara il suo appoggio alla teoria cospirazionista del ‘Great Replacement’, ovvero la convinzione che i bianchi siano sostituiti nei loro paesi da immigrati non bianchi con il risultato dell’estinzione della razza bianca. E fra i dieci morti e i tre feriti ben undici persone erano afroamericani. “
È stata un’esecuzione stile militare su innocenti che volevano solo fare la spesa”, ha dichiarato il governatore dello stato di New York, Kathy Hochul, senza riuscire a nascondere la rabbia.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Maggio 15th, 2022 Riccardo Fucile
RIPRODUCONO LE FACCE DEI GENERALI RUSSI PIU’ RICERCATI
Un mazzo di carte da poker per identificare i generali di Putin più ricercati. Le carte da gioco con le facce dei più ricercati al mondo tornano protagoniste anche oggi in occasione del conflitto bellico in Ucraina. Proprio come accadde esattamente venti anni fa quando durante la guerra in Iraq i militari statunitensi idearono il mazzo da poker Most-wanted iraqi per aiutare le truppe ad identificare i membri più ricercati del governo di Saddam Hussein durante l’invasione.
E lo stesso hanno deciso di fare i militari di Kiev. A darne l’annuncio è stato il generale Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, che in un post su Facebook ha annunciato le carte da gioco con le facce dei generali russi più ricercati, create dall’organizzazione dell’intelligence InformNapalm.
Zaluzhnyi ha affermato di volere proseguire nella tradizione ideata dal comando centrale dell’esercito americano nel 2003, spiegando che “con l’aiuto dei militari e dei volontari e con l’appoggio di tutte le persone di buona volontà”, si arriverà a battere i russi “sia sul campo di battaglia sia sul campo dell’informazione”.
“Insieme per vincere! Gloria all’Ucraina!”, ha proseguito su Facebook Zaluzhny.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »