Destra di Popolo.net

NO AL TERZO MANDATO? ABBIAMO SCHERZATO! DOPO MESI DI MURO, IMPROVVISAMENTE FRATELLI D’ITALIA APRE ALLA POSSIBILITÀ DI RICANDIDARE I GOVERNATORI AL SECONDO GIRO DI PRESIDENZA

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

SENZA VERGOGNA: “NON C’È UNA PRECLUSIONE IDEOLOGICA SE IL TEMA VIENE POSTO DALLE REGIONI, NEMMENO AD AFFRONTARLA PRIMA DEL VOTO DI AUTUNNO” (QUANDO SI VOTA IN VENETO)

Per le prossime tornate elettorali “vogliamo mettere in ogni regione il miglior candidato possibile, senza mettere bandierine, e siamo sicuri che faranno così anche gli alleati che in proporzione al peso elettorale sicuramente hanno più regioni di noi”.
Lo ha detto il responsabile organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli, al termine dell’esecutivo nazionale del partito: “Non ci mettiamo a fare il Cencelli e ci aspettiamo che non lo facciano nemmeno gli alleati”
“Abbiamo ribadito che non c’è una preclusione ideologica ad affrontare il tema del terzo mandato se viene posto dalle Regioni -aggiunge- . Se le regioni pongono questo tema ne parliamo. Noi abbiamo detto che è sbagliato che ciascuna regione scelga il numero dei mandati, deve esserci una riflessione nazionale. È un tema che deve essere affrontato come equilibrio tra poteri”.
“Le regioni non ce l’hanno posta formalmente, quando lo sarà vedremo anche quali sono i tempi. Se deve essere una vicenda ampia e seria e non per i casi singoli, non c’è una preclusione ad affrontarla né prima né dopo le prossime regionali. Se viene posta dalle regioni vediamo”, conclude.
“La questione del terzo mandato si può affrontare prima dei prossimi voti regionali? Non c’è una preclusione a risolverla prima, né ad affrontarla dopo, si valuta”. Lo dice Giovanni Donzelli, al termine della riunione dell’esecutivo di Fdi.
“Se fanno un documento in conferenza delle regioni” sul terzo mandato “si pone un tema, ha un peso, non lo affrontiamo per un singolo governatore, per de Luca o Zaia, che per quanto è bravo può governare pure cento anni. Se la conferenza delle regioni fa una riflessione sulle norme, sicuramente la affrontiamo”, conclude Donzelli.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

OLTRE LA METÀ DEI LAVORATORI IN PUGLIA VIVE CON UN SALARIO NETTO MENSILE PARI O INFERIORE A MILLE EURO AL MESE. AUMENTANO ANCHE IL LAVORATORI PRECARI

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

UN PUGLIESE SU TRE VIVE IN FAMIGLIE CON REDDITI INFERIORI ALLA SOGLIA DI RISCHIO POVERTÀ – LA REGIONE È ANCHE SECONDA IN ITALIA, DOPO LA CALABRIA, PER IL NUMERO DI PERSONE CON GRAVE DEPRIVAZIONE MATERIALE E SOCIALE

In Puglia circa 500mila lavoratori, il 56,8% del totale, vivono con un salario netto mensile pari o inferiore a mille euro al mese. Lo scorso anno quasi una persona su tre, con un contratto precario, si trovava in questa condizione da cinque anni. I dati del lavoro povero e precario nella regione sono stati resi noti a Bari da Cgil Puglia.
Presenti, fra gli altri, la segretaria generale Gigia Bucci, il responsabile dell’ufficio Economia del sindacato nazionale, Nicolò Giangrande, e l’economista di UniBa, Michele Capriati. Dallo studio emerge che la Puglia è seconda in Italia, dopo la Basilicata, per
numero di occupati a termine da almeno cinque anni ed è sesta nella classifica della bassa intensità lavorativa nel corso del 2024, visto che un lavoratore su dieci non supera i due mesi di impiego
Il sindacato evidenzia inoltre che quasi un pugliese su tre vive in famiglie con redditi inferiori alla soglia di rischio povertà, occupando la quarta posizione nazionale. La regione è inoltre seconda nel Paese, dopo la Calabria, per il numero di persone con grave deprivazione materiale e sociale: oltre una persona su dieci registra, infatti, almeno sette segnali di allerta.
Sempre un lavoratore su dieci è occupato con part time involontari, un dato che sale al 17,2% se si considerano solo le donne, mentre un cittadino su quattro è impiegato in una professione per la quale è richiesto un titolo di studio inferiore.
In questo quadro, un pugliese su dieci ritiene che la sua famiglia arrivi a fine mese con grande difficoltà, mentre due persone su dieci non lavora e non cerca un’occupazione (le donne sono il 28%). Quanto al tasso di occupazione, è del 55,3%, il 70,3% fra gli uomini e il 40,5% fra le donne. A preoccupare è anche la mobilità dei laureati fra 25 e 39 anni: nel 2023 la differenza fra iscritti e cancellati per trasferimento ha segnato il meno 33,2%.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

“NON POSSO NASCONDERE IL DOLORE E L’AMAREZZA, MA BRUSCA È LIBERO GRAZIE ALLA LEGGE VOLUTA DA GIOVANNI”: MARIA FALCONE, SORELLA DEL MAGISTRATO SICILIANO, COMMENTA LA LIBERAZIONE DELL’UOMO CHE INNESCÒ L’ESPLOSIONE DI CAPACI E CHE SCIOLSE NELL’ACIDO UN BAMBINO

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

BRUSCA, DOPO AVER SCONTATO 25 ANNI DI CARCERE, È USCITO GRAZIE A UNO SCONTO DI PENA RICEVUTO IN QUANTO COLLABORATORE DI GIUSTIZIA… MARIA FALCONE: “LE SUE CONFESSIONI HANNO CONTRIBUITO ALL’ARRESTO DI NUMEROSI MAFIOSI E ALLA CONFISCA DI BENI ILLECITI”

“Come cittadina e come sorella, non posso nascondere il dolore e la profonda amarezza che questo momento inevitabilmente riapre. Ma come donna delle Istituzioni sento anche il dovere di affermare con forza che questa è la legge. Una legge, quella sui collaboratori di giustizia, voluta da Giovanni, e ritenuta indispensabile per scardinare le organizzazioni mafiose dall’interno”.
Lo ha detto Maria Falcone sorella di Giovanni Falcone, ricordando che Brusca “ha beneficiato di questa normativa, ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia che ha avuto un impatto significativo sulla lotta contro Cosa Nostra”.
“Le confessioni di Brusca – ha ricordato Maria Falcone – hanno contribuito all’arresto di numerosi mafiosi e alla confisca di beni illeciti. Tuttavia non si può ignorare che la sua collaborazione non è stata, su ogni fronte, pienamente esaustiva. In particolare, rimane tuttora un’area nebulosa quella riguardante i beni a lui riconducibili, per i quali la magistratura ha il dovere di continuare a indagare e chiarire ogni dubbio: colpire i mafiosi nei loro interessi economici è la pena più dura, privarli del denaro è ciò che li annienta davvero”.
“Il mio giudizio personale, come sorella di Giovanni Falcone – ha sottolineato – oggi rimane distinto da quello istituzionale. Brusca è autore di crimini orrendi, come il rapimento e l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito, che fu tenuto prigioniero per 779 giorni e poi strangolato e sciolto nell’acido e non trovo
parole per esprimere il mio dolore e rabbia personale che altrettanto e ancora più grande sarà da chi ha subito questi orrori. Ma proprio per questo, oggi rinnovo il mio impegno, e quello della Fondazione che porta il nome di Giovanni, a continuare a lavorare per il rispetto della legge, fondamento della nostra democrazia”.
–
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI, IL PAGELLONE DELLA MELONI DEI MINISTRI DI FDI: BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE, RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA … BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI , DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO …NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA’ GIULI-VO, LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA. – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI

A quasi tre anni dalla vittoria alle elezioni politiche del 2022, Giorgia Meloni sta facendo un bilancio della squadra di undici ministri in quota Fratelli d’Italia spediti al governo.
La “finestra” temporale è ormai sufficientemente ampia, dall’inizio del mandato, per stilare un pagellone dei suoi rappresentanti in Cdm.
Super promossi (da lei) Raffaele Fitto e Tommaso Foti, che si sono occupati l’uno dopo l’altro del sempre più claudicante Pnrr; sempre caro al suo cuore il co-fondatore di FdI, il gigante buono Guido Crosetto, che ha ottimi rapporti con il Quirinale ma pessimi con Mantovano; nessuno tocchi Nello Musumeci, grande portatore di voti in Sicilia; applausi per Matteo Piantedosi, nominato tre anni fa ministro degli Interni in quota Lega, ormai approdato chez Fratelli d’Italia.
Se le quotazioni del ministro dello Sport, Andrea Abodi, salgono grazie alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina e per aver portato nel golfo di Napoli a prossima American Cup. si inabissa il voto per Marina Elvira Calderone, la ministra del Lavoro che ha suscitato polemiche riguardo alla sua laurea triennale, conseguita presso Link Campus, l’università di Pulcinella di Roma, a cui si aggiunge l “grana” del di lei marito, Rosario De Luca, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro (insieme hanno uno studio di consulenza sul lavoro con sedi a Roma, Cagliari e Reggio Calabria).
Schiava dell’ossessione di avere tutto e tutti sotto controllo, la Ducetta non manca di far pesare il carattere fumantino con i suoi ministri e sottosegretari, da cui pretende la massima efficienza e obbedienza, finendo inevitabilmente per incazzarsi.
Ai suoi occhi, il più deludente, soprattutto per le alte aspettative di cui era stato investito, è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Scelto nel 2022 su consiglio di Gianfranco Fini, l’ex magistrato avrebbe dovuto essere l’ufficiale di collegamento con il deep state, l’uomo che doveva risolvere i problemi con gli apparati della Stato, e invece, proprio su quel delicatissimo e fondamentale fronte, il governo Meloni sconta notevoli e quotidiane difficoltà.
Il confronto con la magistratura è conflittuale come mai prima d’ora, le frequenti tensioni con la Corte dei Conti e il Quirinale dimostrano una scarsa capacità di tessitura (e infatti Giorgia Meloni preferisce gestire personalmente il rapporto con il Presidente Mattarella), e infine le lotte di potere all’interno dei servizi segreti certificano una flebile gestione dei dossier più caldi (il recente caso di Giuseppe Del Deo, docet).
Ma finisce dietro la lavagna soprattutto per il dossier dell’immigrazione, che la premier aveva sfilato al ministro dell’Interno, Piantedosi, per consegnarlo alle manine sante, in teoria esperte, di Mantovano.
E invece, l’ex magistrato non solo non è diventato il Mr. Wolf del Governo, ma si è trovato a gestire la fallimentare campagna d’Albania, con i centri per migranti a Gdjaer e Shengjin, senza riuscire a risolvere un bel niente
Un’altra bocciatura va al ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, il cui feeling con Giorgia Meloni si è via via affievolito.
All’ex AN viene imputata un’eccessiva attenzione al suo sistema di potere al ministero e una poco cauta gestione dei dossier strategici, come il possibile contratto con Starlink di Elon Musk
All’origine dello scazzo tra Fratelli d’Italia e il miliardario ketaminico e il suo tuttofare in Italia, Andrea Stroppa, c’è stato la ritrosia del ministero delle Imprese all’ipotesi di consegnare il transito dei dati sensibili italiani all’internet satellitare di Mr. Tesla.
Va male anche per l’ex cognato di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida. Un tempo ascoltato e influente all’interno del Governo, dopo la rocambolesca separazione da Arianna, il fu “stallone di Subiaco” sconta la perdita di potere. La sua caduta in disgrazia ha innescato molti malcontenti nel mondo degli stakeholder del ministero dell’Agricoltura, cioè la Coldiretti del tandem Prandini-Gesmundo.
La potente organizzazione agricola negli ultimi anni è sempre stata vicinissima a Fratelli d’Italia, al punto che Meloni scelse proprio un convegno di Coldiretti come prima uscita pubblica da premier.
Nel tempo però l’indebolimento di Lollobrigida ha tolto peso e incisività alle battaglie degli agricoltori, al punto che l’organizzazione avrebbe avuto un primo abboccamento con Marina Berlusconi. Non è da escludere che Coldiretti possa, in futuro, dirottare il suo enorme bacino elettorale verso Forza Italia.
Secondo il severo giudizio della Statista della Garbatella, non raggiunge la sufficienza il successore del povero Sangiuliano, il parolaio dell’Infosfera, tendenza Julius Evola, l’esoterico Alessandro Giuli
Il suo logorroico bla-bla da gagà egolatrico non incanta nessuno e fa ridere tutti ma soprattutto non porta risultati per la fantomatica
conquista dell”’egemonia culturale” della destra al governo. Al ministero della Cultura il Giuli-vo non sa dove mettere le mani per governarei il primo patrimonio culturale al mondo, e rimanda nomine urgenti come i sovrintendenti di Napoli, Bari, Cagliari e Trieste.
Il D’Annunzio alla cacio e pepe non riesce nemmero a decidere le nomine dei consiglieri nei Cda dei musei. E nulla può fare Emanuele Merlino, messo dall’intoccabile Fazzolari alle calcagna per evitare le sue minchiate al Mic, quando il gagà sbrocca con i suoi sottosegretari, e non solo con la leghista Lucia Bongonzoni ma anche con il suo compagno di Fratelli d’Italia, Gianmarco Mazzi. Si salva dalla totale bocciatura solo per il suo buon rapporto con Arianna Meloni e con il pio Mantovano.
Pessimi voti anche per Luca Ciriani e Edmondo Cirielli. Il primo, da ministro dei Rapporti con il Parlamento, avrebbe dovuto disinnescare i molti trappoloni di Camera e Senato, e distendere i rapporti con le opposizione.
E invece, gli inciampi in Aula ormai sono un genere letterario (tra emendamenti tagliati, maggioranze che saltano in Commissione e abuso del voto di fiducia) fino alla sceneggiata al Senato sul decreto sicurezza, con le opposizioni sedute a terra davanti al banco del Governo a protestare come manco in un liceo occupato.
Edmondo Cirielli, che sogna la candidatura alle prossime regionali in Campania, si sta dimostrando un viceministro degli Esteri caratterialmente ”scomodo”.
Dopo aver rotto i rapporti con il suo diretto superiore, quel bonaccione di Tajani, il deputato salernitano viene visto come una spina nel fianco alla Farnesina, già esautorata di responsabilità dalla pretesa di Giorgia Meloni di gestire personalmente e mediaticamente la politica estera.
Nella lista dei bocciati non può che esserci Daniela Santanchè: la Pitonessa, da ministra del Turismo, ha inanellato una collana di processi e gaffe. Lady Giorgia non vede l’ora di liberarsi di lei, e l’occasione giusta si potrebbe materializzare con l’eventuale rinvio a giudizio (sarebbe il terzo: è già a processo per falso in bilancio per il crac di Visibilia, e per diffamazione) per la truffa aggravata all’Inps, sulla cassa integrazione Covid.
Se la ministra finisse a processo anche per aver “gabbato” lo Stato, a quel punto neanche la potentissima protezione del suo amico Ignazio La Russa potrà salvarla dalle dimissioni.
La decisione sarebbe dovuta arrivare con l’udienza preliminare del 20 maggio, ma è stata bloccata dalle richieste della difesa sulla riqualificazione dell’accusa (gli avvocati della “Santa” chiedevano di riformularla in “indebita percezione a danno dello Stato di erogazioni pubbliche”, ma la Gup ha rifiutato).
Senza considerare i fallimenti a cascata delle sue aziende: l’ultimo, oggi, riguarda la “Ki group holding” del gruppo del cibo biologico di cui facevano parte anche “Bioera” e “Ki group” (entrambe già fallite). Ma il duplex Santa & ‘Gnazio non demorde e lavoro affinché tutto finisca in prescrizione
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

SONDAGGIO GHISLERI: PER UNA PERSONA SU DUE NEL NOSTRO PAESE QUELLO CHE STA COMPIENDO ISRAELE NELLA STRISCA È UN “GENOCIDIO”

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

UN CITTADINO SU QUATTRO BOICOTTA I PRODOTTI ISRAELIANI…. IL 28% DEFINISCE “VIGLIACCO” L’ATTEGGIAMENTO DELL’UE SULLA GUERRA A GAZA E IL 24,8% “COMPLICE”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nell’annunciare le celebrazioni per la festa della Repubblica del 2 giugno scorso, ha sottolineato ancora una volta come il tema della pace sia al centro dell’attenzione comune.
Eppure, la battaglia politica in corso a livello internazionale non sembra – ancora – mostrare dei punti di incontro. La prosecuzione delle guerre sia in Ucraina che in Medio Oriente è angosciante. […]
Entrambi hanno un grande impatto umanitario e attirano l’attenzione globale. Tuttavia, nella percezione dell’opinione pubblica il conflitto a Gaza, a differenza di quello in Ucraina, è asimmetrico perché trova coinvolti Israele, che ha uno degli eserciti più avanzati al mondo e Hamas, un’organizzazione – terroristica – armata che usa razzi, tunnel e guerriglia urbana.
E questa differenza appare ancora più forte se i civili, ma soprattutto i bambini, risultano al centro delle ostilità. Su questo percorso, che registra delle prese di posizione politiche ben definite a differenza di quello ucraino, un cittadino italiano su quattro (26,3%) conduce un suo programma di ostilità dichiarando – ad esempio – di boicottare i prodotti e le merci israeliane.
Sono per lo più delle polarizzazioni che si rendono più evidenti tra i sostenitori del Partito Democratico (40,7%), Alleanza Verdi e Sinistra (43,8%) e in minore misura del Movimento 5 Stelle (30,6%). Nel medesimo sondaggio di Only Numbers, tre cittadini su quattro (77,1%) non ritengono giustificata la forte reazione di Israele, e uno su due di questi la definisce genocidio (52,0%).
Solo una piccola minoranza dell’8,2% crede che questa sia la «giusta vendetta» in risposta alla carneficina del 7 ottobre 2023 ad opera di Hamas.
In questo caso non si registrano importanti variazioni tra gli elettorati, se non rilevanti sfumature sulla definizione di genocidio maggiormente individuate nelle polarizzazioni delle percentuali del Partito Democratico (67,8%), Alleanza Verdi e Sinistra (87,4%), del Movimento 5 Stelle (77,4%) e per un elettore su due della Lega (51,1%).
In tutto questo le Istituzioni Europee come la Ue, il Parlamento Europeo, la Commissione e i singoli Stati membri potrebbero avere un ruolo utile e significativo nella risoluzione del conflitto a Gaza, ma attualmente il loro impatto appare limitato e giudicato in maniera molto severa dal 52,8% dei cittadini interpellati che lo definiscono «vigliacco» (28,0%) e «complice» (24,8%).
Una posizione distopica è registrata nell’elettorato di Fratelli d’Italia dove, per un elettore su quattro (26,8%), la reazione di Israele è giustificata nella misura in cui sta mettendo in campo la sua potenza per fermare la forza di Hamas.
In tutto questo è come se il nostro Paese e l’Unione Europea agissero con un doppio standard nel forte sostegno all’Ucraina, ma in una riservata cautela verso le parti in Medio Oriente. Di fronte al mondo intero si riduce la credibilità europea come arbitro imparziale laddove, invece, avrebbe potuto essere utile sia sul piano umanitario, diplomatico, sia su quello multilaterale e giuridico.
(da La Stampa)

argomento: Politica | Commenta »

BLITZ A FONTANA DI TREVI, TUTTI ASSOLTI I NOVE ATTIVISTI DI ULTIMA GENERAZIONE

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

I MANIFESTANTI GETTARONO NELL’ACQUA DEL CARBONE VEGETALE: L’ACCUSA DI DETURPAMENTO NON SUSSISTE, SI LAVA VIA FACILMENTE

Erano entrati nella Fontana di Trevi, gli striscioni in mano e l’acqua che si tingeva di nero. Per questo nove attivisti di Ultima Generazione sono finiti a processo: a distanza di due anni, oggi sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” rispetto alla violazione del foglio di via, e per “tenuità del fatto” riguardo all’imbrattamento.
Il blitz al 21 maggio del 2023. Al grido “Il nostro paese sta morendo” i giovani attivisti sono entrati nella vasca, mostrando ai turisti sbigottiti uno striscione per la campagna “Non paghiamo il fossile”. “Si tratta di carbone vegetale, si lava via facilmente”, viene specificato dagli attivisti mentre colorano l’acqua della fontana di nero. È stata la stessa pm oggi in aula a chiedere l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”.
“Abbiamo risposto di un’azione puramente simbolica perché il danneggiamento non esisteva – il commento degli attivisti, difesi dalle avvocate Paola Bevere e Tatiana Montella e dall’avvocato Cesare Antetomaso – Abbiamo solo colorato l’acqua, la fontana era
totalmente illesa. È importante: con il dl sicurezza la repressione sembra aumentare, ma i tribunali confermano che le azioni finora sono legittime”, dicono adesso gli indagati.
La sentenza arriva pochi giorni dopo un’altra assoluzione: in quel caso, tre attivisti – di 27, 31 e 55 anni – erano stati accusati di aver imbrattato la Barcaccia. Il blitz ai piedi della scalinata di Piazza di Spagna era avvenuto il primo aprile 2023, le modalità sempre le stesse: il carbone vegetale diluito nell’acqua, gli attivisti che entrano nelle vasche srotolando striscioni “Non paghiamo il fossile”. Un’azione di pochi minuti, ripresa da un cameraman e finita subito online, interrotta dall’intervento dei vigili urbani. “Conoscevamo le conseguenze della sostanza diluita in acqua – ha spiegato in aula una delle imputate, lo scorso martedì – ci siamo assicurati che non ci fossero danni all’opera”. Contrario il parere del pm, che aveva chiesto una condanna a 4 mesi parlando di “rischio di danneggiamento” e di “danno economico per tutti”, facendo riferimento ai 4mila euro spesi dal Comune per la pulizia della fontana. Ma il giudice ha ritenuto i tre imputati “non punibili” per via della “tenuità del fatto”. Quindi l’assoluzione
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

“IN CELLA A BUDAPEST TRA CIMICI, MANETTE E PERQUISIZIONI INTIME”: L’ATTIVISTA MAJA IN SCIOPERO DELLA FAME

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

LA LETTERA DELLA MILITANTE DI SINISTRA DA MESI IN ISOLAMENTO IN CARCERe, VIOLATE TUTTE LE REGOLE: BENVENUTI NELLA FOGNA SOVRANISTA ORBANIANA, DOVE I NEONAZISTI POSSONO SFILARE LIBERAMENTE

Imputata nello stesso processo a carico di Ilaria Salis e trattenuta da mesi in carcere in Ungheria, l’attivista queer tedesca Maja T., annuncia di aver iniziato lo sciopero della fame. Lo fa attraverso una lettera, che riportiamo di seguito, in cui denuncia le terribili condizioni di detenzione che sta vivendo, «sepolti vivi» in un carcere in cui i suoi diritti vengono costantemente calpestati.
Durante l’udienza del 4 giugno si sarebbe dovuto decidere in merito alla sua richiesta di domiciliari, ma la decisione è stata rinviata. Una nuova udienza è prevista per il 6 giugno, sempre a Budapest dove è presente anche una delegazione di Sinistra italiana – The Left presso l’Europarlamento che, insieme ai familiari di Maja T., un gruppo di attivisti antifascisti tedeschi e l’europarlamentare Carola Rackete, arrivati nella capitale ungherese per cercare di mantenere alta l’attenzione sulle sue condizioni.
La lettera di Maja T.
Mi chiamo Maja. Quasi un anno fa sono stata estradata illegalmente in Ungheria. Da allora, sono trattenuta qui in un isolamento disumano e prolungato. Ieri, 4 giugno 2025, si sarebbe dovuta prendere una decisione in merito alla mia richiesta di trasferimento agli arresti domiciliari. Questa decisione è stata rinviata. Le precedenti richieste di trasferimento agli arresti domiciliari sono state respinte. Non sono più disposta a sopportare questa situazione insopportabile e ad attendere le decisioni di una magistratura che ha sistematicamente violato i miei diritti negli ultimi mesi. Pertanto, oggi, 5 giugno 2025, inizio uno sciopero della fame. Chiedo di essere trasferita nuovamente in Germania, di poter tornare dalla mia famiglia e di poter partecipare al procedimento in Ungheria da casa.
Non sopporto più le condizioni di detenzione in Ungheria. La mia cella è stata sottoposta a videosorveglianza costante per oltre tre mesi. Per più di sette mesi, mi è stato imposto di indossare le manette ogni volta che uscivo dalla cella, a volte anche all’interno, che si trattasse di fare la spesa, di fare chiamate Skype o di ricevere visite. Gli agenti effettuano ispezioni visive della mia cella ogni ora, anche di notte, durante le quali accendono sempre la luce. Sono sottoposta a perquisizioni intime e mi costringono a spogliarmi completamente. Le visite si svolgono in stanze divise, dove sono separata dai miei familiari, avvocati e rappresentanti ufficiali da una parete di vetro. Dopo le ispezioni in cella, gli agenti lasciano tutto in completo disordine. Le condizioni architettoniche mi impediscono di ricevere abbastanza luce naturale. Il piccolo cortile è di cemento e coperto da una grata metallica. La temperatura dell’acqua della doccia non può essere regolata. La mia cella è costantemente
infestata da cimici e scarafaggi. Non c’è un’adeguata fornitura di cibo fresco ed equilibrato.
«Vivo un presente che mi toglie il respiro da mesi»: la lettera di Maja T. dal carcere ungherese
Sono anche in isolamento a lungo termine. Per quasi sei mesi non ho avuto contatti con altri detenuti. Ancora oggi, vedo o sento altre persone per meno di un’ora al giorno. Questa continua privazione del contatto umano è finalizzata a causare danni psicologici e fisici. Ecco perché le Regole Penitenziarie Europee del Consiglio d’Europa richiedono «almeno due ore di contatto umano significativo al giorno». Ecco perché l’«isolamento a lungo termine» – l’isolamento di un detenuto per più di 22 ore al giorno per più di 15 giorni – è considerato trattamento disumano o tortura ai sensi delle Regole Nelson Mandela delle Nazioni Unite. Qui in Ungheria, sono sepolta viva in una cella di prigione e la custodia cautelare può durare fino a tre anni.
Per questi motivi, non avrei mai dovuto essere estradata in Ungheria. Il Tribunale Regionale Superiore di Berlino e la commissione speciale “Linx” dell’Ufficio di Polizia Criminale dello Stato della Sassonia hanno pianificato ed eseguito l’estradizione, ignorando deliberatamente i miei avvocati e la Corte Costituzionale Federale. Il 28 giugno 2024, poche ore dopo la mia estradizione frettolosa, la Corte Costituzionale Federale ha stabilito che non dovevo essere estradata per il momento. Il 6 febbraio 2025, ha stabilito che la mia estradizione era illegale. Da allora, nessuno dei responsabili è stato ritenuto colpevole. Non ho ricevuto alcun risarcimento.
Attraverso il mio sciopero della fame, voglio anche sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che nessun altro dovrebbe essere estradato in Ungheria. Al momento, questo vale in particolare per Zaid di Norimberga, che è seriamente minacciato di esserlo
Dichiaro la mia solidarietà a tutti gli antifascisti perseguitati nel caso di Budapest.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

INTERVISTA A CHIARA APPENDINO: “MELONI CODARDA, VUOLE SABOTARE I REFERENDUM PERCHE’ E’ DALLA PARTE DEI POTERI FORTI”

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

“AI REFERENDUM VOTO 5 SI’. O SEI DALLA PARTE DI CHI E’ SFRUTTATO O DI CHI SFRUTTA”

La vicepresidente del M5s Chiara Appendino, ospite della redazione di Fanpage.it, è intervenuta ancora sui contenuti dei referendum dei prossimi 8 e 9 giugno, su lavoro e cittadinanza. La posizione del Movimento è nota, ed è stata esplicitata anche dal presidente Giuseppe Conte: quattro Sì per il lavoro, contro il lavoro povero e il precariato, per aumentare le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori. Su questo Appendino è netta: “L’8 e il 9 giugno non si vota solo su un referendum: si sceglie da che parte stare”, e chi non partecipa al referendum “è dalla parte dei poteri forti”.
Diversa dal Pd e da Avs la posizione del M5s sul quesito sulla cittadinanza italiana, che se passasse il Sì verrebbe concessa, mantenendo tutti gli altri requisiti, non più dopo 10 anni di residenza legale continuativa, ma dopo 5. I penstastallati hanno rilanciato lo ius scholae, una proposta che il Movimento aveva portato avanti in passato, e che poi si era arenata, per meglio garantire un percorso d’integrazione, attraverso la scuola. Su questo specifico referendum il Movimento ha lasciato libertà di voto agli iscritti. Conte, pur con delle riserve, ha dichiarato comunque che voterà Sì anche al quinto quesito, e lo stesso farà la sua vice, come ha ribadito nell’intervista a Fanpage.it.
Significa non avere il coraggio di prendere una posizione. Leggo una dichiarazione testuale ‘Il governo ha paura degli italiani e sta facendo di tutto per non raggiungere il quorum’. Chi l’ha detto? Potrebbe essere una dichiarazione di Landini, Conte, Appendino, invece è di Giorgia Meloni. Quella Giorgia Meloni che tuonava a favore della partecipazione popolare, oggi non c’è più. Abbiamo una Giorgia Meloni pavida, perché non dice chiaramente quello che pensa, e cioè che vuole sabotare questi referendum, e che è dalla parte sbagliata, cioè dalla parte dei poteri forti. Perché se dici No a una maggiore sicurezza sul lavoro, dici No a un lavoro dignitoso, da che parte stai? Certo non dalla parte dei lavoratori ai cancelli.
Pensa che Meloni abbia paura che si possa raggiungere il quorum?
Io francamente non so se sia paura, sicuramente è codarda. Perché non ha il coraggio di andare ai cancelli, di guardare gli operai in faccia e di dire che il loro stipendio non lo vuole alzare, che non è contraria al fatto che ci siano tre morti al lavoro ogni giorno. Per lei evidentemente il fatto che la precarietà stia dilagando non è un problema. Sta chiusa nei palazzi, si gonfia il petto di numeri che non corrispondono alla realtà. Cos’è questa se non codardia?
E lei lo vede possibile il traguardo del 50% più uno?
Ci credo, sto facendo il massimo, e ci credo perché parlando con gli operai, parlando coi lavoratori, ho imparato cosa significa vivere con la cassa integrazione e uno stipendio all’80%. Ho imparato da loro che cosa significa avere paura di andare sul posto di lavoro perché magari non è sicuro, cosa significa essere precario, sapere il vener
se ancora hai un lavoro il lunedì. Quindi mi batto insieme a loro per quel che posso per convincere ciascuna persona a dire da che parte sta. È uno spartiacque questo referendum.
Chi vuole affossare i quesiti sul lavoro che vengono proposti, dice che sono molto tecnici e che la materia non dovrebbe passare per un referendum. Lei cosa ne pensa?
È semplice, bisogna decidere da che parte stare. Sei dalla parte di chi è sfruttato o dalla parte di chi sfrutta? Stai dalla parte di chi muore sul lavoro o di chi invece favorisce appalti, subappalti a cascata, per cui ci sono meno responsabilità sul tema della tutela della sicurezza del lavoro? Stai dalla parte di chi viene licenziato in modo illegittimo e non ha più il reintegro o dalla parte di chi licenzia in modo illegittimo? A me sembra chiaro. La cosa che io francamente non riesco a comprendere è come in un paese in cui abbiamo una grande piaga, e cioè la piaga della precarietà, la piaga del lavoro povero, e abbiamo un esercito di schiavi, non ci sia il coraggio da parte di questo Governo di dire ‘cambiamo questo Paese e miglioriamo le condizioni di lavoro dei lavoratori delle lavoratrici’.
Ha dichiarato che voterà 4 Sì, perché chi vuole fare fallire il referendum non sta dalla parte dei lavoratori. E il quesito sulla cittadinanza?
Sul quinto anche voterò Sì. È noto, il Movimento cinque Stelle ha lasciato libertà di coscienza, perché noi siamo a favore dello ius scholae, che è la nostra proposta, che significa un ciclo integrato scolastico obbligatorio per avere la cittadinanza. Questo tema non è contemplato in questo quesito, e quindi ognuno di noi voterà come come crede. Però è importante che si vada a votare anche su questo.
Il prossimo 7 giugno ci sarà una grande manifestazione di M5s, Avs e Pd a Roma contro il massacro a Gaza. La sinistra però ancora una volta è divisa: ci saranno due manifestazioni per Gaza a 24 ore di
distanza, una a Milano, il 6 giugno, con Iv e Azione, e poi il giorno successivo a Roma. Perché non siete riusciti neanche questa volta a organizzare una mobilitazione unica delle opposizioni?
Questa manifestazione nasce su una piattaforma molto chiara, che è una mozione che è stata votata in Parlamento, che chiede in modo netto alcune cose: primo, embargo delle armi. Non possiamo continuare a vendere e acquistare armi a Israele, perché significa essere complici di questo genocidio che è in corso. Due, riconoscimento dello Stato della Palestina. Tre, sanzioni nette a Israele e Netanyahu, che è un criminale di guerra. Azione e Italia viva non hanno votato la mozione, evidentemente non condividono la piattaforma e quindi, forse per una volta anche coerentemente, hanno scelto di non venire in piazza con noi. Però noi vogliamo essere dalla parte giusta della storia, non è più tempo di posizioni mediane o di aver paura di dire le cose come stanno. Netanyahu è un criminale di guerra, quello è un genocidio e il silenzio di questo governo è indecente ed è complice.
Tajani sostiene invece che tutte le azioni che voi chiedete, le sanzioni, rompere con Israele, sarebbero tutte azioni controproducenti. Dice che i palestinesi ci sono grati, ha detto proprio che Gaza ci ringrazia perché siamo riusciti a far uscire i palestinesi dalla Striscia.
Io sono allibita da queste dichiarazioni. Addirittura siamo arrivati a un ministro che dice che i palestinesi ci devono dire grazie, ma di cosa? Grazie perché siamo complici del massacro? Grazie perché non abbiamo il coraggio di stoppare la vendita e l’acquisto delle armi? Grazie perché non abbiamo il coraggio di dire che Netanyahu è un criminale di guerra? Questo è un Governo che interviene in modo tardivo e cerca solo di lavarsi la coscienza con parole a cui non conseguono i fatti. Credo che la risposta debba essere quella
piazza, il nostro Paese deve alzare la voce e non ci possono essere tentennamenti.
Tajani però accusa il centrosinistra di “usare le vittime palestinesi per fare propaganda”. Cosa rispondete?
A fronte di tutti quei morti, tra cui ci sono bambini, il Governo è incapace di prendere una posizione perché ha paura di scontentare un partito, o un potente politicamente a loro vicino, e sta chiudendo gli occhi e non ha il coraggio di fare quello che una qualsiasi persona dotata di buon senso, di moralità e di umanità avrebbe fatto. Armi Sì o No? È semplice No. Stato di Palestina Sì o No? È semplice Sì. Sanzioni? Sì. Perché non sono chiari su questo? Si riempiono la bocca di parole e dicono che noi facciamo propaganda. Dovrebbero semplicemente fare quello che hanno il potere di fare. Hanno votato con la Germania contro lo stop al rinnovo dei rapporti tra Europa e Israele. Questo è un Governo codardo sulla pelle di migliaia di bambini. Il problema sono loro, non noi che facciamo sentire la nostra voce.
Dopo il bilaterale tra Macron e Meloni di martedì sembra ci sia stato un riavvicinamento tra Roma e Parigi, è stato detto che hanno ricucito i rapporti. Questo secondo lei significa che ai prossimi summit dei ‘volenterosi’ Meloni non sarà esclusa?
Forse potrà sorprendere Salvini questo avvicinamento e magari qualche giornale di destra che ci ha raccontato di questo derby Italia-Francia. Però la verità è che se guardiamo ai fatti, Roma e Parigi sono due facce della stessa medaglia. Perché sul Patto di stabilità e crescita da 14 miliardi di tagli, Macron e Meloni dicono la stessa; sul piano Rearm Europe, 800 miliardi per le armi tolti da sanità e scuola, dicono la stessa cosa; sulla sconfitta militare della Russia da parte dell’Ucraina, su questa corsa folle al riarmo, dicono la stessa cosa. Sono due facce della stessa medaglia di un’Europa che per me non
ne sta azzeccando una, e purtroppo il prezzo lo paghiamo noi.
(da Fanpage)

argomento: Politica | Commenta »

IL MINISTRO DELLA DIFESA DI BERLINO, BORIS PISTORIUS, ANNUNCIA CHE L’ESERCITO TEDESCO “AVRÀ BISOGNO DI 50-60MILA SOLDATI ATTIVI IN PIÙ”

Giugno 5th, 2025 Riccardo Fucile

LA GERMANIA CREERA’ “NUOVE GRANDI UNITÀ MILITARI. ALLA LUCE DELLA SITUAZIONE DI MINACCIA, ABBIAMO URGENTE BISOGNO DI RAFFORZARE LE NOSTRE CAPACITÀ DI DIFESA”

La Germania avrà bisogno di circa “50-60mila soldati” attivi in più per soddisfare i nuovi obiettivi di capacità della Nato. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, prima della ministeriale della Difesa dell’Alleanza, in cui saranno definiti i target di capacità operativa. Per raggiungere quegli obiettivi l’esercito tedesco “costruirà nuove grandi unità”, ha spiegato
In quanto maggiore economia d’Europa, ha indicato Pistorius, la Germania “fornirà il secondo pacchetto di capacità più consistente all’interno della Nato, ad esempio attraverso la costituzione e il completo equipaggiamento di nuove unità a livello di brigata e il pieno equipaggiamento delle proprie brigate da combattimento”.
Il ministro della Difesa tedesco ha inoltre sottolineato che la recente decisione del Bundestag di esentare gli appalti per la difesa e le munizioni dal freno al debito ha segnato “un cambio di paradigma”. Alla luce della situazione di minaccia, Berlino “ha urgente bisogno di rafforzare le proprie capacità di difesa” e “continuerà a farlo”, ha osservato.
“Non posso che ripeterlo più e più volte: la leva obbligatoria non ci serve ora perché non abbiamo le capacità necessarie né nelle caserme né nell’addestramento. Ecco perché questa capacità deve crescere. Fino ad allora, si applica la partecipazione volontaria”.
Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, rispondendo alle domande dei giornalisti prima della ministeriale della Difesa della Nato, dopo aver annunciato che la Germania avrà bisogno di circa “50-60mila soldati” attivi in più per soddisfare i nuovi obiettivi di capacità dell’Alleanza. “La partecipazione volontaria può anche andare oltre se” il servizio militare viene reso “attraente” consentendo a “giovani uomini e donne” di “impegnarsi per un periodo più lungo” e “questo è l’obiettivo”, ha spiegato.

(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.598)
    • criminalità (1.405)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.538)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.333)
    • elezioni (3.304)
    • emergenza (3.081)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (825)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (517)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (546)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.808)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.397)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.222)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.693)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (90)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (219)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (260)
    • Dicembre 2011 (227)
    • Novembre 2011 (270)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (157)
    • Luglio 2011 (213)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Giugno 2025
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Mag    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • NO AL TERZO MANDATO? ABBIAMO SCHERZATO! DOPO MESI DI MURO, IMPROVVISAMENTE FRATELLI D’ITALIA APRE ALLA POSSIBILITÀ DI RICANDIDARE I GOVERNATORI AL SECONDO GIRO DI PRESIDENZA
    • OLTRE LA METÀ DEI LAVORATORI IN PUGLIA VIVE CON UN SALARIO NETTO MENSILE PARI O INFERIORE A MILLE EURO AL MESE. AUMENTANO ANCHE IL LAVORATORI PRECARI
    • “NON POSSO NASCONDERE IL DOLORE E L’AMAREZZA, MA BRUSCA È LIBERO GRAZIE ALLA LEGGE VOLUTA DA GIOVANNI”: MARIA FALCONE, SORELLA DEL MAGISTRATO SICILIANO, COMMENTA LA LIBERAZIONE DELL’UOMO CHE INNESCÒ L’ESPLOSIONE DI CAPACI E CHE SCIOLSE NELL’ACIDO UN BAMBINO
    • PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI, IL PAGELLONE DELLA MELONI DEI MINISTRI DI FDI: BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE, RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE
    • SONDAGGIO GHISLERI: PER UNA PERSONA SU DUE NEL NOSTRO PAESE QUELLO CHE STA COMPIENDO ISRAELE NELLA STRISCA È UN “GENOCIDIO”
    • BLITZ A FONTANA DI TREVI, TUTTI ASSOLTI I NOVE ATTIVISTI DI ULTIMA GENERAZIONE
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA