AMMINISTRATIVE: SI VOTA IL 6 MAGGIO, CON BALLOTTAGGI IL 20 MAGGIO
LA COMUNICAZIONE DEL VIMINALE MENTRE IN VARIE PARTI D’ITALIA LA SINISTRA VA AVANTI CON LE PRIMARIE PER SCEGLIERE IL PROPRIO CANDIDATO….PROBLEMI CON LEGA E IDV
Le amministrative sono la prova del nove per la politica.
E i partiti hanno circa tre mesi di tempo per attrezzarsi.
Il Viminale ha infatti individuato la data: si andrà alle urne il 6 maggio e il 20 maggio ci saranno i ballottaggi.
Ma intanto crescono tensioni e polemiche sulle alleanze, perchè il cambio di stagione sta frammentando e ricomponendo il quadro.
Il centrodestra a pezzi, è alle prese con le minacce di Bossi di fare saltare il tavolo là dove la coalizione con il Pdl c’è e, a maggior ragione, di mandare i lumbà rd alla conta da soli alle amministrative.
Nel centrosinistra è Di Pietro ad alzare i toni e ad avvertire il Pd: “Non voglio fare saltare il banco delle alleanze locali come Bossi, però Bersani faccia presente ai dirigenti che hanno il maldipancia mentre rincorrono il Terzo Polo, che stiamo facendo le primarie o coalizioni insieme in 1.500 comuni”.
Morale? “Ci auguriamo che Bersani faccia come Ulisse, si leghi per resistere alle sirene e non rinneghi l’idea del sistema bipolare”.
Insomma, la foto di Vasto – ovvero la triplice alleanza tra Bersani, Vendola e Di Pietro – è la strada da non mollare. Rincara Nichi Vendola: “Il popolo del centrosinistra vuole un’alternativa”. Giovedì il leader di Sel e di Idv torneranno all’attacco in una conferenza stampa.
Il Pd comunque incassa le vittorie alla prima tornata di primarie del centrosinistra per le amministrative di maggio.
Vincono i candidati sindaci democratici ad Asti (Fabrizio Brignolo), a Lecce (Loredana Capone), a Monza (Roberto Scanagatti), mentre a Rieti ha la meglio il candidato di Sel, Simone Petrangeli.
Il “caso” Lecce (si era parlato di infiltrati della destra per far perdere la Capone) si è smontato da solo.
A Rieti, Petrangeli, 36 anni, viene già indicato come lo Zedda bis: come il sindaco di Cagliari ha infatti avuto la meglio sullo sfidante del Pd, e dovrà cercare di strappare dopo 18 anni la città al centrodestra.
Bersani è soddisfatto: “I risultati delle primarie confermano che il Pd è il pilastro su cui si ricostruisce la fiducia del paese”, e il segretario si complimenta per la partecipazione, la correttezza e la serenità delle consultazioni, “esempio di buona politica”.
Sottolinea Davide Zoggia che “in un momento in cui i rapporti tra cittadini e politica è spesso critico questo risultato fa bene”
Molti sono tuttavia i “nodi” nel centrosinistra.
A cominciare da Palermo, dove le primarie per Palazzo delle Aquile si terranno il 26 febbraio. Il Pd è spaccato. Di Pietro spara alzo zero contro “le finte primarie” e comunque avverte che Idv neppure parteciperà se non viene dichiarata subito ed espressamente “l’esclusione anche al ballottaggio di ogni accordo con l’Mpa di Lombardo e con il Terzo Polo”.
Rita Borsellino è in corsa con l’appoggio della sinistra e di parte dei Democratici. Leoluca Orlando, Idv, finora ha fatto sapere che può candidarsi sindaco ma senza primarie; Fabrizio Ferrandelli, pure lui di Idv, ha annunciato che invece si confronterà alle primarie, dove potrebbe avere l’appoggio di una fetta di Pd che fa capo a Cracolici e a Lumia.
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