“CASPITA, SEI LA MIA SEGRETARIA”: I MESSAGGI TRA LANZALONE E LA SINDACA RAGGI
GLI SMS TRA LA SINDACA E L’EX PRESIDENTE ACEA FINITO AGLI ARRESTI NELL’INCHIESTA PARNASI
“Caspita: praticamente mi fai da segretaria! Che onore!”.
Così in un messaggio Whatsapp nel maggio del 2017 l’ex presidente di Acea sotto la giunta Raggi si rivolgeva alla sindaca di Roma.
Lo scambio per messaggi avveniva durante la d’acqua durata per tutta l’estate scorsa, un periodo di siccità che ha rischiato di compromettere in modo definitivo dal punto di vista ambientale il lago di Bracciano.
“Ti chiederei di darmi un paio di date per incontrare i sindaci di Anguillara, Trevignano e Bracciano sulla questione del livello dell’acqua del lago”, scriveva la sindaca di Raggi parlando con Lanzalone.
“Poi ti chiede un appuntamento anche Antonio Cozzolino, sindaco M5S di Civitavecchia”.
Allora Lanzalone scherza: “Caspita: praticamente mi fai da segretaria! Che onore!”.
È quanto si legge nelle carte del processo Parnasi appena depositate, comprese le informative del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Roma, di cui danno conto La Stampa e altri quotidiani. Scrive la Stampa:
Un anno dopo, quando si è in dirittura d’arrivo per il Governo Conte, al socio Luciano Costantini che premeva per piazzare altri amici al vertice delle partecipate, Lanzalone risondeva: “A me avevano messo sulla partita nomine. Poi hanno deciso di sospendere tutto per concentrarsi solo sul Governo (e cosi si sono persi una ventina di nomine; io ho piazzato un sindaco in Leonardo). Se non fanno ripartire quel tavolo non posso far nulla”.
Prosegue Lanzalone: “Peraltro con la Castelli avevamo iniziato a fare un bel lavoro analitico anche di concerto con alcuni funzionari del Mef che gli avevo presentato, preposti alle istruttorie sulle nomine”.
Uno scambio del 12 maggio 2018: “Ieri gli ho risolto un problema delicatissimo con la presidenza del Consiglio scoprendo, come supponevo che abbiamo ovviamente molti ‘nemici’ interni da cui Alfonso, Luigi e compagnia anzichè difenderci abbozzano come al solito per non esporsi”.
Messaggi che confermano quindi quanto Lanzalone fosse ben inserito all’interno delle dinamiche di gestione politica e di governo del Movimento 5 Stelle.
Tant’è che Costantini replica: “Del tipo: questi a chiedere sono bravissimi ma a me non piace essere quella che ti trombi e che non porti a cena. O mi sposi…”.
D’altronde, aggiunge, “è normale che ci odino”.
Lanzalone non concorda: “Non è normale che i nostri amici non ci difendano, visto che gli salviamo il culo pressochè quotidianamente”.
(da agenzie)
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