CHE CI FA IL LEGHISTA ROMEO AL CONVEGNO CON GLI IRRIDUCIBILI NO VAX ?
I SOLITI DOPPIOGIOCHISTI… EVENTO ORGANIZZATO DA PUZZER CON LA PRESENZA DI MALAN, DONATO E PARAGONE
Cosa ci fa Massimiliano Romeo nel panel del convegno di una delle principali organizzazioni della galassia no-pass e no-vax del paese?
Il capogruppo della Lega al Senato è infatti tra i relatori di una tavola rotonda prevista per domani su “Pandemia, trasparenza e democrazia” che domani pomeriggio lo vedrà insieme ai colleghi Lucio Malan di Fratelli d’Italia, Gianluigi Paragone di Italexit, entrambi animatori del fronte che contesta le politiche sulla pandemia del governo, e con il deputato Alberto Zolezzi del Movimento 5 stelle, parlamentare grillino segnalato sulle stesse posizioni.
Il contesto è quello del “grande evento” che, a dire degli organizzatori, dovrebbe cambiare il modo di procedere sul Covid promosso dal Coordinamento 15 ottobre, il gruppo di anti green pass dai forti accenti anti vaccinisti che si è coagulato intorno alle proteste di Trieste e alla figura di Stefano Puzzer.
Si riuniscono da oggi al Capranichetta, una due giorni di fronte alla Camera dei deputati, auspicando “un cambio di rotta sulla strategia di gestione della pandemia grazie a quella parte di scienza che racconta” il virus “in modo quasi diametralmente opposto alla narrazione ufficiale”.
Sono quelli che hanno costituito la Commissione medico scientifica, un organismo speculare e parallelo al Cts che coadiuva il governo, composto da ricercatori e medici che si attestano su posizioni negazioniste, alcuni dei quali sono stati auditi al Senato lo scorso dicembre.
Tra gli ospiti si segnalano Alessandro Meluzzi, psichiatra attestatosi su posizioni reazionarie, sostenitore delle tesi per le quali la pandemia è un grande piano occulto di riorganizzazione sociale e di controllo della popolazione, che terrà una lezione sulla “Narrazione della paura”, e l’europarlamentare Francesca Donato, eletta con il Carroccio prima di abbandonarlo proprio per una linea considerata da lei troppo morbida sull’emergenza sanitaria, e convinta sostenitrice di tesi no-vax.
Ecco che in un contesto del genere salta all’occhio la presenza di Romeo, ancor più di quella del collega 5 stelle, per il ruolo di responsabilità che ricopre in uno dei principali partiti che sostengono l’esecutivo.
Il capo dei senatori leghisti non ha mai assunto una posizione di chiara opposizione alle politiche pandemiche come pure esistono nel suo partito, a partire dall’ex responsabile economico del partito Claudio Borghi, pur accarezzando le idee di quella galassia. “Il pensiero unico imbavaglia la scienza”, diceva lo scorso 23 novembre.
Ma ha sempre assicurato di avanzare critiche allo scopo di cambiare la comunicazione e “convincere gli scettici”. Se non per questo, cosa diamine ci andrà a fare Romeo a una Convention di soli esponenti no-pass e no-vax?
(da agenzie)
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