CLAMOROSO: GOVERNO BATTUTO SUL CONDONO PER ISCHIA, DE FALCO VOTA CON L’OPPOSIZIONE, LA NUGNES SI ASTIENE E SCOPPIA L’INFERNO
PASSA UN EMENDAMENTO DI FORZA ITALIA, I VERI GRILLINI ESCONO ALLO SCOPERTO E INCHIODANO IL TRADITORE DI MAIO… ADESSO SONO UNDICI I SENATORI M5S CHE VOGLIONO CAMBIARE IL DECRETO GENOVA E CANCELLARE LA NUOVA MARCHETTA SUI FANGHI
Per la prima volta il governo gialloverde è stato battuto, in gergo si dice “è andato sotto”.
Le commissioni Ambiente e Lavori pubblici hanno approvato un emendamento presentato da Forza Italia al decreto Genova contro il condono di Ischia.
I rappresentanti dell’esecutivo avevano dato parere negativo.
Gregorio De Falco ha votato con i gruppi di opposizione, mentre Paola Nugnes si è astenuta. In un attimo è scoppiato il caos mai vissuto prima.
De Falco viene lasciato da solo nell’aula della commissione. I senatori grillini corrono negli uffici del gruppo: “E adesso che facciamo?”. Parte il giro di telefonate, la consultazione con i vertici e con Vito Crimi che in commissione, insieme a Edoardo Rixi della Lega, rappresenta il governo.
L’emendamento che ha avuto il via libera prevede la soppressione, nell’articolato sul condono edilizio di Ischia, del riferimento alla legge del 1985, quella voluta da Craxi, la “più permissiva”, spiegano le opposizioni.
Dunque, per le istanze di condono presentate in base alle leggi del 1994 e 2003 non vale il riferimento alla legge del 1985. Il Pd esulta con Matteo Renzi che ringrazia i 5Stelle che hanno votato in dissenso.
La battaglia grillina si snoda su tre direttrici: condono, fanghi e idrocarburi. L’opposizione interna al Movimento 5 Stelle si muove infatti su questi temi con in mano una ventina di emendamenti e ordini del giorno.
Questa volta i senatori grillini che si oppongono alle decisioni del governo sono undici, più del doppio rispetto ai dissidenti del decreto Sicurezza. E De Falco e Nugnes si sono già fatti sentire in commissione.
A preoccupare buona parte del mondo del pentastellato è, oltre al condono a Ischia, la questione ambiente, battaglia storica pentastellata: “Mi possono anche cacciare, ma io sono a posto con la mia coscienza. Sono loro che hanno cambiato idea”. A parlare con l’Huffpost è Saverio De Bonis, senatore al suo primo mandato. Si aggira preoccupato per i corridoi di Palazzo Madama mentre le commissioni Ambiente e Lavori pubblici stanno esaminando le proposte di modifica in una corsa contro il tempo per evitare che il decreto, approvato dal Consiglio dei ministri in seguito al crollo del ponte Morandi, possa scadere e quindi decadere. La Lega comunque sta già pensando a porre la questione di fiducia, atto che invece i 5Stelle vorrebbero evitare per non incrementare dissidi interni.
Dissidi che stanno emergendo già in commissione dove in alcuni casi il risultato delle votazioni si è attestato in un pareggio, che al Senato vale come voto contrario. Fino alla debacle a tarda sera, quando il governo viene battuto.
Pur non essendo di fronte agli ottanta emendamenti presentati al decreto sicurezza, si parla comunque di modifiche sostanziali che cambierebbero buona parte del testo concepito dal governo.
Nel mirino c’è l’articolo 41 che prevede nuove regole per lo sversamento dei fanghi da depurazione nei campi agricoli, autorizzando lo sversamento anche in presenza di concentrazioni elevate di diossine, pcb e idrocarburi.
Ben undici senatori M5s, per non parlare di tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni, chiedono lo stralcio dell’articolo. A chiedere modifiche sono senatori come De Falco, Nugnes, Fattori già sotto la lente di ingrandimento dei probiviri, ma anche tanti altri.
Mentre a guidare la battaglia sul condono è De Falco, quella sui fanghi se l’è intestata De Bonis, già presidente dell’associazione GranoSalus prima di entrare in Parlamento. “La mia non è una polemica, io queste cose le ho studiate — dice — la magistratura aveva già bocciato questi limiti previsti dal decreto. La Lombardia può smaltire i fanghi portandoli in discarica, non distribuendoli in altri territori. Io ho fatto battaglie per evitare gli spaghetti al diserbante e ora come faccia a proporre quelli al carburante o alle diossine? E’ di fondamentale importanza evitare la presenza di contaminanti nel suolo che vanno a inficiare la nostra agricoltura”.
E poi un messaggio al capo M5s e ai componenti del governo: “Bisogna praticarla la battaglia per l’ambiente non annunciarla e basta. Noi dobbiamo rispondere con la coscienza da parlamentari”, aggiunge De Bonis ricordando che il programma con cui M5s si è presentato alle elezioni prevedeva “una migliore gestione e tutela dei fanghi. Il problema è che al Nord non sanno come gestire questi fanghi e noi dobbiamo fare un favore alla Lega”.
Il primo scivolone si è verificato su Ischia. L’articolo sui fanghi deve ancora essere esaminato.
(da “Huffingtonpost“)
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