ECONOMIA SOMMERSA AL 17% DEL PIL: I FURBETTI NASCONDONO 300 MILIARDI, MA RENZI DI QUESTO NON PARLA
E IL CONTO SALE A 500 MILIARDI SE SI AGGIUNGE IL FATTURATO DI “MAFIA SPA”
Una montagna nascosta nelle tasche degli italiani.
Solo di quelli più furbi però, e difficile da quantificare perchè si perde in mille rivoli, dal mancato scontrino del piccolo dettagliante alla grande evasione Iva che toglie risorse ingenti alla casse dello Stato.
In ogni caso nessuno è mai riuscito a calcolare quanto vale.
Solo stime, le ultime delle quali risalgono al 2008, all’inizio della crisi economica.
Il «Rapporto Riforma» pubblicato nel 2011 spiegava, infatti, che l’economia sommersa valeva tra i 255 e i 275 miliardi, vale a dire tra il 16,3% e il 17,5% della ricchezza prodotta.
Una quantificazione che non teneva in considerazione gli introiti accumulati dalle mafie e conteggiati nella ricerca di Bankitalia sull’Economia inosservata del 2012, relativa al quadriennio 2005-2008, secondo il quale l’economia sommersa, nel totale, ha toccato nel 2008 il 31,1% del Pil.
In valore assoluto – secondo i calcoli di Bankitalia – l’economia che sfugge alle statistiche ufficiali sfiora i 490 miliardi di euro, 290 dei quali dovuti all’evasione fiscale e contributiva e circa 187 all’economia criminale legata alla prostituzione e alla vendita di stupefacenti.
Dai risultati è emerso che nel quadriennio 2005-2008 c’è stata un’incidenza media dell’economia sommersa e di quella illegale pari rispettivamente al 16,5 e al 10,9% del Pil: per un totale del 27,4% di economia inosservata.
Meno catastrofico ma altrettanto pesante il calcolo della Uil che in suo dossier ha stimato che il fatturato prodotto dal nero, nel 2009, sia stato di oltre 154 miliardi di euro con un’incidenza sul pil del 10,3%.
Sommerso che si avvale di manodopera ai quali non viene versata la contribuzione e che nell’anno in esame ha ha coinvolto complessivamente oltre 3,7 milioni di lavoratori.
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