ELLY SCHLEIN RISPONDE ALLA MELONI: “HA SMANTELLATO IL REDDITO DI CITTADINANZA, SCHERZA SULLA PELLE DELLA POVERA GENTE”
“E’ SENZA RITEGNO, HA L’ARROGANZA DI VOLER DECIDERE CHI E’ POVERO E CHI NO”,, … “NON LO DICO IO. LO DICE LO STUDIO DI BANKITALIA: MELONI HA LASCIATO SENZA SOSTEGNO UN MILIONE DI FAMIGLIE”
“Giorgia Meloni è senza ritegno”. Schleinattacca la premier: “Ha abolito il Reddito di cittadinanza per rendere l’Italia l’unico Paese d’Europa che non avrà uno strumento universale contro la povertà, quando Istat dice che la povertà assoluta tocca un italiano su dieci, il picco degli ultimi dieci anni. Non io, ma l’Ufficio parlamentare di Bilancio ha spiegato che rimarranno senza sostegno 400mila famiglie. Uno studio di Banca d’Italia parla addirittura di quasi un milione di famiglie che verranno lasciate senza nessun aiuto dal governo Meloni”.
La linea della presidente del Consiglio, riaffermata ieri sera, era stata: “Abbiamo distinto chi poteva lavorare da chi non poteva farlo”. Proprio su questo punto la segretaria del Pd ha insistito: “Potevamo migliorare il Reddito di cittadinanza insieme, ma hanno deciso di smantellarlo, riducendo le risorse e discriminando l’accesso. Dall’alto della sua poltrona a Palazzo Chigi, Meloni ha l’arroganza di voler decidere chi è povero e chi no secondo criteri surreali: la povertà non dipende dalla tua età o da com’è fatta la tua famiglia”.
Infatti, Meloni aveva sottolineato: per chi non è in grado di lavorare “abbiamo mantenuto un sostegno che si chiama reddito di inclusione [in realtà è l’Assegno di inclusione, ndr]”, e invece “per le persone che sono in grado di lavorare abbiamo messo su una piattaforma.
In realtà, la distinzione tra Assegno di inclusione e l’altro tipo di sostegno (il Supporto formazione e lavoro) si basa su requisiti piuttosto stringenti. Possono ricevere l’Adi quelle famiglie con Isee al di sotto dei 9.360 euro in cui almeno una persona ha più di 60 anni, è minorenne, ha una disabilità oppure è inserita in programmi di cura assistenza dei servizi socio-sanitari del territorio ed è in condizione di svantaggio per vari motivi.
Schlein ha criticato questo approccio: “Ho incontrato persone che hanno perso il sostegno e hanno 58 anni senza più figli a carico e non sanno come comprare da mangiare, i corsi di formazione non sono partiti e lavoro non ne trovano”.
Poi ha allargato il discorso: “Per la destra la povertà una colpa individuale, per noi è un grave problema sociale dovuto a politiche che dobbiamo cambiare. Cara presidente del Consiglio, non sono tanto le bugie della sua propaganda a stupire, quanto l’assenza di qualsiasi sensibilità verso l’Italia che fa più fatica. Non si scherza sulla pelle della povera gente”.
(da agenzie)
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