GENOVA PIANGE LA SUA FRANCESCA: “UNA RAGAZZA SOLARE, IMPEGNATA NEL SOCIALE”
LACRIME E ABBRACCI DURANTE LA MESSA NELLA CHIESA DEL GESU’ IN RICORDO DELLA STUDENTESSA VITTIMA DELL’INCIDENTE AL BUS DI ERASMUS
Francesca Bonello, genovese, non ce l’ha fatta. Viaggiava a bordo del pullman che si è schiantato a Freginals, non lontano da Tarragona, a 30 chilometri dalla capitale catalana. Nell’incidente hanno perso la vita 13 ragazze, di cui sette italiane.
Francesca Bonello abitava a Castelletto e studiava a Barcellona. Era nata il 14 giugno del 1992, studiava Medicina all’Universitat de Barcelona di Gran Via de les Corts Catalanes e aveva frequentato il liceo Classico Colombo.
Il padre è un ingegnere dell’Iren, la madre insegna Scienze al Doria. La famiglia è stata avvisata durante la notte e i genitori sono subito partiti per raggiungere il luogo della tragedia. A mezzogiorno in piazza Matteotti, alla Chiesa del Gesù c’è stata una messa. Alle 21 ci sarà la veglia serale.
Francesca era un’aspirante medico, impegnata e altruista, accompagnata da una forte fede cristiana.
«L’estate scorsa – ricorda padre Francesco, presidente della Comunità di vita cristiana di cui Francesca faceva parte – era andata in Ciad con il fidanzato Federico, che è medico, per mettere in pratica quello che stava imparando all’università , per aiutare gli altri».
Il rettore, Paolo Comanducci, che oggi ha listato a lutto il sito dell’ateneo, ha indetto per domani due minuti di silenzio a mezzogiorno per tutte le attività universitarie.
La sorella Marta: «Ora è il momento del dolore»
«Adesso non è il momento di parlare. Adesso è solo il momento del dolore».
Marta Bonello, 21 anni, sorella di Francesca, morta nell’incidente del bus in Catalogna, risponde a stento al citofono della casa in cui vive con i genitori, nel quartiere residenziale di Castelletto.
«Cercate di capire quello che stiamo vivendo» dice straziata dal dolore. Anche lei è iscritta all’Università di Genova, come la sorella, ma alla facoltà di ingegneria.
Nello stesso stabile vive anche una cugina della studentessa morta in Spagna. «Francesca era una persona speciale – racconta con la voce rotta dal pianto – una studentessa modello, in regola con gli esami. Era in Erasmus da un mese. Ma non posso dire altro, non riesco a parlare»
Ci saranno i suoi amici, forse anche la sorella più piccola Marta, alla veglia di questa sera per commemorare la tragica scomparsa di Francesca Bonello.
I ragazzi leggeranno dei messaggi per condividere il dolore della perdita della studentessa genovese.
Il ricordo di padre Cavallini
«Appena arrivata a Barcellona, lei che amava cucinare, ha fatto lasagne al tocco per venti persone».
E’ il ricordo di chi la conosceva bene, la stessa persona che oggi ha dovuto trovare comunque delle parole di fronte alla chiesa del Gesù in piazza Matteotti gremita di amici di Francesca Bonello.
Padre Francesco Cavallini ha infatti officiato la messa in ricordo di quell ragazza che «ovunque è andata si è sempre fatta amare. Era la persona più vitale che abbia mai conosciuto».
Cristiano”.
La chiesa del Gesù è gremita. Sono amici di Francesca Bonello o dei suoi genitori, accorsi per la messa in ricordo della studentessa genovese morta nell’incidente del bus a Freginals. «Era contenta e spaventata per quest’avventura. La conosco dai tempi del liceo – ha raccontato Paola, visibilmente sconvolta dall’accaduto – e non ho ricordi di lei in cui non sia sorridente».
Tra le altre persone presenti, anche una collega della mamma di Francesca che insegna al liceo Doria: «I genitori lo hanno saputo ieri sera e sono partiti subito. Non li ho chiamati per rispettare il loro dolore. Sono qui perchè ci tenevano a venire anche i suoi alunni».
La messa è stata celebrata da padre Cavallini. Presente anche don Nicolò Anselmi, padre spirituale dell’Agesci. Del gruppo 5 faceva parte anche Francesca, da tutti ricordata come molto religiosa. La studentessa genovese partecipava a molte attività di volontariato tra cui quella di assistere gli anziani all’istituto Paverano.
«E’ tempo del dolore e delle lacrime, non delle parole quelle ci saranno stasera», ha detto il prete che conosceva molto bene la giovane genovese.
«Francesca era una ragazza generosa che viveva la religione con una fede vera, concreta. Era andata in Romania e in Africa come volontaria. Ha lavorato tanto con i poveri. Era una persona piena di amici, solare, bella. La sua è stata una vita breve ma vissuta per gli altri», ha aggiunto Caterina, un’altra amica dei genitori di Francesca Bonello.
(da “il Secolo XIX”)
Leave a Reply