I MANESKIN SI SONO DAVVERO ESIBITI CON IL PA-PILLON PER PRENDERE IN GIRO PILLON
IN SEGNO DI SCHERNO A LOS ANGELES IN SMOKING E PAPILLON IN RISPOSTA AL LEGHISTA
E alla fine, papillon fu. O meglio “paPillon”, come lo aveva chiamato Damiano David dei Maneskin rispondendo al post polemico del senatore della Lega Simone Pillon sull’outfit sfoggiato dalla band romana agli MtvEma di Budapest.
“In culottes e giarrettiere, ricevono il premio. Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo”, aveva scritto su Facebook il parlamentare del Carroccio, ricevendo come risposta dal cantante della band: “Hai ragione tu Simo, la prossima volta metteremo il paPillon”.
E proprio ieri, esibendosi sul Microsoft theatre di Los Angeles nella serata degli American Music Awards 2021 dove erano anche candidati nella categoria “Favorite trending Song” con la loro canzone “Beggin”, si sono presentati sul palco elegantissimi, in smoking e, appunto, papillon.
Una assoluta novità rispetto agli outfit trasgressivi ai quali i quattro componenti del gruppo avevano abituato il loro pubblico. Non hanno vinto, battuti dalla rapper Megan Thee Stallion, ma hanno comunque stupito con la loro performance e – soprattutto – lanciato una frecciata al senatore, le cui opinioni erano state contestate all’interno della Lega stessa.
Lo scorso 19 novembre, infatti, Il consigliere regionale lombardo Gianmarco Senna aveva risposto a Pillon facendogli notare che non tutti, all’interno del partito, la pensano come lui: “Mi chiedo cosa sia peggio – aveva scritto – fra il loro appello, ormai stucchevole alla legge Zan (legge peraltro scritta male e che prevede forti limitazioni alle libertà di espressione) oppure l’uscita del senatore Pillon che probabilmente non ha capito la differenza tra uno spettacolo di una rock band e la vita reale. Ogni tanto è utile ricordare che la Lega è anche altro”.
Sbeffeggiato dalla band più popolare d’Italia e guardato con diffidenza dai suoi stessi colleghi di partito, non è chiaro se Pillon porterà ancora avanti la polemica dopo la risposta alla sua ennesima provocazione.
(da agenzie)
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