I MILIARDI PROMESSI AI PAESI POVERI NON ARRIVANO MAI
SPESSO SI TRATTA SOLO DI PROMESSE MAI MANTENUTE… TUTTI SI FANNO BELLI DI FRONTE A UNA CATASTROFE E POI DI SOLDI NEMMENO L’OMBRA… E QUANDO ARRIVANO NON SI SA CHE FINE FANNO
A Sharm el Sheik vi erano i rappresentanti di 70 Stati e organizzazioni internazionali, un esercito di giornalisti e televisioni.
Tutti a discutere come intervenire per la ricostruzione di Gaza e il rilancio dell’economia palestinese.
Fioccano le promesse di quattrini: la Lega Araba spara 1.300 milioni di euro di aiuti, gli Stati Uniti rilanciano con 716 milioni, l’Unione Europea promette 440 milioni.
Un totale di 3,5 miliardi di euro, tanto promettere costa poco.
Due anni fa, al termine della Conferenza di Parigi, si decise di stanziare 5.154 milioni di euro. Ad oggi, almeno un terzo di quella cifra non si è mai vista.
Negli ultimi anni le conferenze internazionali sono proliferate.
Non c’è crisi internazionale o catastrofe naturale alla quale non ne sia seguita una con annunci di ingenti stanziamenti di denaro.
Gli Stati, pur di fare bella figura di fronte all’opinione pubblica mondiale, sono disposti a offrire pubblicamente cifre molto elevate, di fatto fanno a gara a chi spara la cifra più alta.
Salvo poi fare finta di nulla, dimenticarsi, addurre scuse, ridimensionare, persino ripensarci.
Come al G8 di Glenagles in Scozia nel 2005 sull’Africa.
Un esempio eclatante: si decise uno stanziamento di 40 mila milioni di euro entro il 2.010 per lo sviluppo del continente. Il primo, tra l’altro, a cui avrebbero dovuto seguirne altri.
Pochi giorni dopo, gran parte dei Paesi, tra i quali Francia e Canada, fecero marcia indietro.
I 40 miliardi diventarono 35, a meno di un anno dal 2010, ovvero dalla scadenza, è stato inviato in Africa neanche il 14% della cifra promessa.
I donatori chiacchierano ai quattro venti, tanto non c’è ente o organizzazione sovranazionale che controlli. Anzi molto spesso i controllori sono gli stessi donatori.
Oppure sono gli stessi Stati interessati che il più delle volte non sono in grado di controllare e di gestire il denaro in arrivo.
Secondo il quotidiano spagnolo El Pais, il governo afghano, uno dei Paesi che ha ricevuto più promesse di denaro negli ultimi anni, non è in grado di dire dove sono finiti un terzo dei soldi arrivati, pari a 18 miliardi di euro, decisi in 5 conferenze internazionali.
In pratica di 6 miliardi di euro nessuno sa spiegare che fine abbiano fatto.
L’anno scorso in occasione della riunione della Fao a Roma sul problema alimentazione fu annunciato, alla fine dei lavori, uno stanziamento di 22 miliardi di euro.
Molti di questi soldi erano già stati promessi in precedenza, non erano neanche “freschi” .
Volete sapere a distanza di un anno quanti sono arrivati a destinazione?
Appena 1,5 miliardi su 22 promessi, meno del 10%.
A che servono queste conferenze, ci chiediamo a questo punto: forse a garantire una vacanza alle delegazioni che vi partecipano numerose, tra banchetti e feste?
Leave a Reply