“I MOTIVI PER SCEGLIERE UNA FIDANZATA DELL’EST”: ALLA RAI E’ IL DELIRIO, POI ARRIVANO LE SCUSE
“FANNO COMANDARE L’UOMO, PERDONANO E SONO SEXY”
Esistono dei motivi per cui per un uomo italiano è preferibile innamorarsi di una donna dell’est Europa invece che di un’italiana?
Secondo il programma “Parliamone Sabato” condotto da Paola Perego parrebbe proprio di sì.
È stato questo, infatti, uno dei temi trattati durante la trasmissione in onda su Rai 1, in cui è stata anche mostrata un’infografica sulle motivazioni per cui è preferibile, per gli uomini, non scegliere un’italiana.
Ma su internet è montata la polemica per una scelta parsa a molti sessista.
“Sempre sexy, niente pigiamoni”, “perdonano il tradimento”, “sono disposte a far comandare l’uomo”: questi alcuni delle ragioni del fascino irresistibile delle donne dell’est Europa, che – evidentemente – deriva dall’essere sottomesse al partner e dal soddisfare incondizionatamente i suoi istinti sessuali.
Un argomento di dibattito, quello scelto dagli autori della rubrica di “La vita in diretta”, che è stato discusso con diversi ospiti in studio (Fabio Testi, Manila Nazzaro e Roberto Alessi), a cui è stata chiesta un’opinione in merito.
La Perego ci tiene a precisare che la lista dei 6 punti è stata tratta da internet e non invenzione degli autori del programma, ma proprio in rete è scoppiata la polemica: l’indignazione di chi ha considerato il dibattito sessista e razzista è stata tanta.
“Questa cosa è aberrante su talmente tanti livelli che non si sa da che parte iniziare” scrive un utente di Twitter, mentre una donna commenta: “Ieri su Rai Uno ci hanno brevemente illustrato perchè il femminismo non smetterà mai di essere un’urgenza”.
All’indomani dell’accaduto, comunque, arrivano – sempre tramite “cinguettio” – le scuse del direttore di Rai 1, Andrea Fabiano: “Gli errori vanno riconosciuti sempre, senza se e senza ma. Chiedo scusa a tutti”.
Anche la presidentessa della Rai, Monica Maggioni, ha commentato la vicenda: “Non ho visto la puntata, lo sto scoprendo dai siti. Quello che vedo è una rappresentazione surreale dell’Italia del 2017: se poi questo tipo di rappresentazione viene fatta sul servizio pubblico è un errore folle, inaccettabile”,commenta interpellata dall’ANSA. “Personalmente mi sento coinvolta in quanto donna, mi scuso”.
“Ogni giorno – sottolinea Maggioni – ci interroghiamo su quale immagine di donna veicoliamo, su come progredire, uscire dagli stereotipi. Poi accade un episodio come questo: il problema non è una battuta inconsapevole, ma la costruzione di una pagina su un tema del genere: è un’idea di donna che non può coesistere con il servizio pubblico. Per prima cosa – dice ancora la presidente – mi scuso. Poi come azienda cercheremo di capire come è nata una pagina di questo tipo”.
(da “Huffingtonpost“)
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