I VERI MOTIVI CHE HANNO FATTO IMPLODERE +EUROPA: LA GUERRA DELLE TESSERE IN STILE DC
UN CENTINAIO DI ISCRIZIONI SOSPETTE CHE FAVORIREBBERO DELLA VEDOVA… LA REAZIONE DI MAGI: “SERI DUBBI SULLA TRASPARENZA”
Una guerra delle tessere in perfetto stile Dc. Ecco cosa c’è dietro la crisi di +Europa che ha fatto sbattere la porta a Emma Bonino.
Tutto ruota attorno a un congresso in stand by da alcuni mesi, per il quale potrebbe giocare un ruolo centrale la corrente libdem di Fabrizio Ferrandelli, ex deputato regionale siciliano che si è candidato due volte a sindaco di Palermo, una per il Pd e una per il centrodestra.
Ferrandelli, responsabile per il Mezzogiorno di +Europa, è un giovane abile nei meccanismi di raccolta del consenso, al punto che persino un big di scuola democristiana poi finito in disgrazia come l’ex governatore Totò Cuffaro lo definì nel 2015 “la novità più promettente nel panorama isolano”.
Bene, la mozione “Forward” di Ferrandelli, che sostiene la ricandidatura di Benedetto Della Vedova, ha oggi 750 iscritti sui circa 2.600 della platea congressuale e può dare un apporto decisivo alla corsa del segretario uscente.
Ma l’opposizione a Della Vedova, che raccoglie buona parte dei Radicali Italiani che fanno capo a Riccardo Magi e Massimiliano Iervolino, contesta il fatto che almeno un centinaio di queste iscrizioni sono giunte nell’imminenza della scadenza per la loro presentazione, a inizio dicembre, in un’unica soluzione e attraverso pagamenti con bollettini postali. Metodo che non garantirebbe adeguata trasparenza, secondo la minoranza di +Europa che, in realtà , sulla carta è ancora maggioranza, perchè rispecchia i numeri della precedente assemblea.
E che è riuscita a sfiduciare il tesoriere colpevole, spiega Magi, “di non avere annullato le iscrizioni fatte con metodi che lasciano più di un sospetto”.
A saltare è stato Valerio Federico, anche lui radicale ma vicino a Della Vedova: altra mossa che non è stata affatto gradita dalla fondatrice di +Europa e che, in presenza di una estenuante battaglia sul regolamento che l’area che fa riferimento a Magi porta avanti per contare di più nel congresso, ha spinto la paladine di tante battaglie con la Rosa nel pugno a pronunciare le sue accorate parole: “Me ne vado a testa altra prima che mi facciate fuori voi”.
Alla carismatica Emma queste dispute su tessere e regole sono venute presto a noia. Gli altri, nel movimento europeista nato nel 2019, se le danno di santa ragione: “Non è che possiamo pagare dazio perchè la nostra mozione è quella che ha più iscritti. Le iscrizioni con bollettino postale li facevano i radicali già negli anni ’80”, replica Ferrandelli, alzando poi il livello dello scontro. “Non c’è nulla di illegittimo – dice – nelle procedure da noi utilizzate. E io non mi chiedo mica perchè in Campania gli iscritti della corrente anti-Della Vedova siano sestuplicati in un anno…”.
Il riferimento è all’azione di Piercamillo Falasca, altro personaggio-chiave di questa partita, analista economico vicino ai leader radicali Iervolino e Magi che svolge anche il ruolo di consulente – da tecnico, precisa – per la ministra forzista del Mezzogiorno Mara Carfagna.
In questo scenario il gesto di Della Vedova, quello di appoggiare Bonino presentando pure le proprie dimissioni, è mirato a superare lo stallo e ad andare finalmente a congresso, come prevede lo statuto, entro tre mesi e con un regolamento che non metterebbe in dubbio i robusti voti per la rielezione.
Ma Magi attacca: “No so quanto sia opportuno che un esponente di governo quale è oggi il sottosegretario Della Vedova faccia pure il capo di partito”.
In ballo ci sono gli equilibri interni a +Europa, il suo futuro, ma anche le candidature per le prossime Politiche. Perchè chi vincerà la contesa congressuale dirà la sua anche sulle liste, specie se andrà in porto l’alleanza con Calenda – caldeggiata da Della Vedova e Bonino e vista con perplessità dagli avversari – che dovrebbe garantire il superamento della soglia di sbarramento attualmente al 3 per cento.
Sta di fatto che, in quest’ennesimo capitolo della diaspora radicale, non si capisce più chi lascia chi: Emma Bonino ha salutato la compagnia con gesto plateale ma potrebbe rientrare proprio assieme a Della Vedova che si è dimesso solo per sbloccare il congresso. “L’impressione non è che se ne vadano via loro, ma che vogliano fare uscire noi – dice Magi – e a questo punto non so se lo faremo davvero. Cercheremo di parlarci ancora, certo, ma dopo quello che è successo ieri ricucire sarà difficile”.
(da agenzie)
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