IL DRAMMA DEI PROFUGHI IN UNA FOTO DEL RADAR: LA NAVE DI UNA ONG DEVE SOCCORRERE 30 IMBARCAZIONI
“DOV’E’ FRONTEX? DOV’E’ L’EUROPA?” … CI SONO SOLO LE NAVI DELLE ONG E LA GUARDIA COSTIERA A SALVARE ESSERI UMANI
Circa 6000 migranti raccolti in mare, al largo della Libia, tra venerdì e sabato. E non è finita.
La foto che pubblichiamo è il tracciato radar che mostrava la situazione di ieri notte, attorno a una delle imbarcazioni di una Ong impegnata nel soccorso in mare.
Il centro del tracciato è la nave. Tutt’intorno, ogni puntino giallo segnala un gommone in avvicinamento, con cento o anche duecento persone a bordo. Una scena drammatica.
I puntini sono più di 30. I calcoli sono facili: altre migliaia di persone in arrivo.
Ci si può e forse ci si deve interrogare su come si sia arrivati a questo punto. Ma il primo week end di maggio segna un ennesimo dramma in mare.
Dopo settimane di strana calma, in parte dovuta al maltempo, in parte forse a valutazioni politiche dei clan libici, le partenze si erano ridotte al minimo. La tregua sembra finita, però. La Guardia costiera ha dovuto ricominciare a fare i salti mortali per coordinare così tanti soccorsi. E le Ong hanno fatto il massimo carico di salvataggi.
L’immagine terribile che viene da questo radar ci fa comprendere che cosa accadeva ieri notte.
Non è un caso che i responsabili dell’associazione tedesco-danese Jugendretteret siano andati a letto angosciatissimi. La loro nave Juventa era presa d’assalto e non può accogliere più di tanto.
Il presidente dell’associazione torinese Rainbow for Africa, i cui team medici collaborano con Jugendrettet, il dottor Paolo Narcisi, dava voce nella notte al suo sgomento: “Dov’è l’Europa? Dov’è Frontex? Sono barconi, sono centinaia di esseri umani. E sono poche le navi di salvataggio, delle associazioni e della Guardia costiera. Non vogliamo dover contare i morti, domattina”.
Francesco Grignetti
(da “La Stampa”)
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