IL GOVERNO RADDOPPIA LA SOGLIA DI PATRIMONIO MOBILIARE AI SEDICENTI “TRUFFATI DALLE BANCHE†(LEGGI SPECULATORI A CUI E’ ANDATA MALE)
SOLO IN ITALIA SI POSSONO DARE AUTOMATICAMENTE RIMBORSI FINO A 100.000 EURO A INVESTITORI IN AZIONI E TITOLI SPECULATIVI SENZA VALUTARE CASO PER CASO… RESTA L’INCOGNITA DEL VIA LIBERA DELLA UE
Sale da 100mila a 200mila euro il valore di depositi e titoli sotto il quale i sedicenti “risparmiatori” avranno corsia preferenziale per l’indennizzo (con il raddoppio del patrimonio mobiliare massimo sotto il quale scattano gli indennizzi automatici)
Il Cdm ha varato l’attesa norma che sblocca i rimborsi ai risparmiatori con il meccanismo a “doppio binario” approvato dalla maggior parte delle associazioni che rappresentano i “truffati” dalle banche. Lo schema messo a punto dal Tesoro prevede che a ricevere indennizzi forfettari e automatici saranno tutti coloro che hanno avuto un reddito imponibile 2018 fino a 35mila euro e un patrimonio mobiliare (depositi e titoli) sino a 100mila euro, esclusi i titoli azzerati.
Il ristoro sarà del 30% dei soldi investiti per gli azionisti e del 95% per gli obbligazionisti, fino a un massimo di 100mila euro.
Martedì sera fonti 5 Stelle avevano fatto sapere che il tetto era stato raddoppiato, portandolo a 200mila euro. Ma il Tesoro ha precisato oggi che “l’aumento da 100.000 a 200.000 euro, subordinatamente all’approvazione della Commissione europea, non concerne in nessun modo il rimborso ma esclusivamente la soglia di patrimonio mobiliare che consente di beneficiare degli indennizzi automatici”.
Resta invariata la previsione che chi sfora il tetto massimo stabilito dovrà ricorrere a un arbitrato semplificato che prevede una “tipizzazione delle violazioni massive“: si verrà ascoltati da una commissione indipendente di nove esperti, con un canale privilegiato per il riottenimento del denaro.
Il raddoppio del patrimonio mobiliare ammesso era una delle richieste fatte al premier Conte dal coordinamento Don Torta, una delle due sigle che non hanno accettato la proposta del governo. Critiche altre associazioni di risparmiatori.
Secondo Letizia Giorgianni, presidente dell’associazione ‘Vittime del Salvabanche’, “appare l’ennesimo pretesto per non dare attuazione al fondo” in quanto “un governo serio avrebbe fatto una norma solo dopo aver avuto la certezza matematica del via libera da Bruxelles. Così, invece, verrà varata una legge che non avrà avuto l’ok dell’Unione europea”.
Inoltre, aggiunge Giorgianni, “va ricordato come la maggioranza delle associazioni aveva accettato il testo proposto l’8 aprile da Tria perchè era l’unico ad avere la garanzia e la certezza che non avrebbe subito divieti da Bruxelles. Invece, inspiegabilmente e senza che noi ne facessimo specifica richiesta, è stato alzato il tetto dei valori immobiliari così tanto da raddoppiarlo. E’ una misura che temiamo mal si concili con le normative europee che permettono gli aiuti di Stato solo in caso di emergenza sociale”.
(da agenzie)
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