IL GOVERNO VUOLE CHIUDERE LA VOCE LIBERA DI RADIO RADICALE
CRIMI ANNUNCIA CHE IL REGIME NON RINNOVERA’ LA CONVENZIONE
Radio Radicale rischia di chiudere. E il governo non ha intenzione di “rinnovare la convenzione” con la storica emittente. A ribadirlo è il Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Vito Crimi. :”La convenzione è stata rinnovata come una concessione. La valutazione è stata fatta: esiste Rai Parlamento, un servizio pubblico, un canale istituzionale che trasmette le sedute parlamentari e delle commissioni.
“Non rinnovare la convenzione – dichiara il sottosegretario – per svolgere un servizio che ha svolto da 25 anni senza alcun tipo di gara e valutazione dell’effettivo valore di quel servizio. Nessuno ce l’ha con Radio Radicale o vuole la sua chiusura. Sta nella libertà del Governo farlo”.
L’allarme della Fnsi
“La scelta del Governo di tagliare il fondo per l’editoria è sciagurata perchè colpisce le voci delle differenze. Per capirci: colpisce Radio Radicale, Il Manifesto, l’Avvenire, tanti giornali diocesani, e molte realtà locali in Campania dove c’è il rischio che in numerose province non resterà nessuna voce a raccontare il territorio. Mette a repentaglio la voce della diversità e della differenze perchè sono tagli destinati a diventare bavagli. Quando si chiude un piccolo giornale si oscura una comunità . Per questo proporremo una serie di iniziative di lotta a partire da oggi per contrastare questa decisione che lede, ferisce ed umilia l’art. 21 della Costituzione”.
Così Giuseppe Giulietti, presidente nazionale della Fnsi a Benevento per un corso di formazione dedicato ai giornalisti dal titolo “Giustizia e informazione: fonti e professione” che oggi ha annunciato una serie di iniziative di protesta contro “i tagli bavagli” alla stampa. “Ci rivolgeremo al Capo dello Stato – spiega -, che per dieci volte ha richiamato l’attenzione nazionale sulla libertà di informazione, sulla necessità di aggiungere le voci perchè ciò che sta accadendo è uno sfregio alla Costituzione ed anche alle sue stesse parole. Oggi l’esordio a Benevento. Domani ci recheremo a Salerno. Abbiamo deciso di partire da qui perchè la Campania è una delle realtà che rischia di avere poche pochissime voci”.
(da agenzie)
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