IL LEGHISTA SOTTO PROCESSO DICHIARATO INDESIDERATO IN UCRAINA: ONORE AL GOVERNO DI KIEV CHE HA POSTO FINE AI VIAGGI A SPESE DEI CONTRIBUENTI LIGURI
SOTTO PROCESSO PER PECULATO A GENOVA PER LE SPESE PAZZE, L’ASSESSORE RIXI VOLEVA USARE IL COLBACCO ANCHE A KIEV, MA GLI E’ ANDATA MALE… TOTI E’ RIUSCITO INVECE AD ANDARE A STOCCOLMA CON LA CONSORTE ALLA PREMIAZIONE DEI NOBEL, AL SEGUITO DEI FIORI DI SANREMO
La giunta regionale della Liguria notoriamente vive di immagine: come c’e’ una telecamera accesa, ecco fiondarsi il governatore Toti (quello per cui Novi Ligure stava in Liguria) per declamare il solito rosario di luoghi comuni, sia che si tratti di parlare di alluvioni che del pesto, della disoccupazione che di tartufi, di sicurezza che di gardenie.
E’ un vero tuttologo, sempre in viaggio alla ricerca della inquadratura migliore, possibilmente non di profilo.
E’ appena tornato dalla consegna dei Nobel a Stoccolma: in attesa che lo riconoscano anche a lui per “il maggior numero di apparizioni in TV”, è riuscito a imbucarsi tra i fiori di Sanremo che hanno allietato la cerimonia svedese, nella veste di accompagnatore dei petali.
E come ogni accompagnatore che si rispetti ha colto l’occasione per farsi accompagnare anche dalla moglie.
Presenza migliore certamente di quando è piombato ad Amatrice con mezza giunta per consegnare un assegno di 50.000 euro ai terremotati, frutto di una sottoscrizione dei liguri, con ampi servizi tv al seguito.
Ovviamente era gia’ stato anche a Mosca, come testimonia la foto a fianco, con l’assessore leghista Rixi, sotto processo per peculato a Genova per aver posto a carico della Regione spese personali (compresi viaggi in località amene nel fine settimana).
Rixi per l’occasione sfoggiava un leggiadro colbacco, copricapo che gli avrebbe fatto comodo anche in Ucraina, dove aveva programmato un’altra escursione istituzionale.
L’Ucraina gli ha però vietato l’ingresso nel Paese per cinque anni forse perchè si è recato in Crimea al Forum economico internazionale di Jalta lo scorso aprile.
Lo rende noto lo stesso Rixi pubblicando sulla sua pagina Fb l’informativa dell’Ambasciata d’Ucraina in Italia.
Nell’informativa si legge: “La decisione è stata presa in conformità con una legge dell’Ucraina sullo status giuridico di stranieri e apolidi secondo cui l’ingresso nel territorio può essere vietato ai fini della sicurezza nazionale e della protezione dell’ordine pubblico”.
Resta da comprendere se in Ucraina non vogliono politici sotto processo per peculato o politici che hanno rapporti con la Crimea, visto che la Ue non l’ha riconosciuta.
In entrambi i casi hanno fatto un servizio ai contribuenti liguri e a se stessi.
Onore al popolo ucraino.
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