IL REDDITO ALLE CASALINGHE? FORZA ITALIA FOTOGRAFA L’ITALIA DEGLI ANNI ’50
LA PROMESSA ELETTORALE NON E’ SOLO SESSISTA, MA ANCHE PERICOLOSA
La proposta del candidato di Forza Italia in Toscana Massimo Mallegni, in corsa per il Senato, che promette il reddito alle casalinghe non solo è sessista, ma anche pericolosa.
Il ruolo di madre e di moglie non può essere considerato un lavoro per il semplice motivo che si tratta di una scelta di vita personale.
Una volta equiparata a un lavoro, come ogni lavoro, prevede un datore, qualcuno cioè a cui rendere conto di cosa si fa o non si fa.
Nel mondo immaginato da questi finti liberali, sarà dunque il marito a stabilire se la donna avrà svolto bene o male il lavoro per cui è pagata dallo Stato.
Il progetto, tipico di una destra illiberale e reazionaria, è quello dell’asservimento delle donne, quello di relegarle in un ruolo di “sorvegliate speciali”, tenute a spazzare, lavare, cucinare e soddisfare il maschio con la benedizione di uno Stato sempre meno laico.
So che a tanti magari piacerebbe anche, ma è fuori dalla storia, e le donne non si piegheranno mai a questo disegno di svendita della dignità in cambio di quattro spiccioli.
Le democrazie avanzate insistono semmai sui congedi parentali per padri e madri, sul garantire a tutti possibilità di accesso alle scuole materne per i figli, sulla flessibilità del tempo dedicato al lavoro.
In definitiva, quella di Mallegni è una proposta che fotografa perfettamente l’Italia degli anni Cinquanta. Peccato che siamo nel 2023.
(da Huffingtonpost)
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