“IL RINVIO A GIUDIZIO DI SALVINI AVREBBE PORTATO ALL’INCRIMINAZIONE DI CONTE E DI MAIO”: IL GIUDICE SARPIETRO CONFESSA
ALLORA FACCIA IL DON ABBONDIO NEI PROMESSI SPOSI, NON IL GIUDICE… “LA PROCURA HA SCELTO ME PERCHE’ CI VOLEVA UNO CHE REGGESSE L’IMPATTO DELLA SENTENZA”: PERCHE,’ ERA GIA’ SCRITTA?
In un’intervista al Corriere della Sera il giudice Nunzio Sarpietro spiega cosa sarebbe successo se Matteo Salvini fosse andato a processo per il caso della nave Gregoretti
“Il rinvio a giudizio del senatore Salvini avrebbe comportato l’incriminazione dell’ex premier Conte e dei ministri dell’epoca Di Maio e Toninelli, perché erano tutti d’accordo sulla redistribuzione dei migranti”.
Così in un’intervista al Corriere della Sera il giudice Nunzio Sarpietro, presidente dell’ufficio gip-gup di Catania, dopo la pronuncia della sentenza di non luogo a procedere per l’ex ministro dell’Interno per il caso della nave Gregoretti.
Perché allora a Palermo Salvini è stato rinviato a giudizio per il caso Open Arms? “Non parlo del lavoro dei colleghi – risponde Sarpietro intervistato da Repubblica – Ci sono elementi di fatto diversi. Io ho svolto un’istruttoria approfondita avendo il dovere di assumere alcuni elementi, suggeriti dalla memoria difensiva, che hanno provato l’estraneità di Salvini . Spiegherò tutto nella motivazione di una sentenza che richiederà tempo, stenti e patimenti, perché ogni parola verrà valutata ai raggi X. Quando con i colleghi abbiamo preso la decisione che sarei stato io a presiedere questa udienza sapevamo che ci sarebbe voluto un magistrato anziano con 40 anni di esperienza e con le spalle larghe per reggere l’impatto che la sentenza avrebbe avuto sul sistema politico.”
(da agenzie)
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