ISCRITTO MOLDAVO DEL PD CHIEDE STOP A PRIMARIE SINDACO: “NEGATO IL VOTO A CHI E’ EXTRA UE”
“PRONTO A DENUNCIARE IL PARTITO, E’ IN CONTRADDIZIONE CON LA BATTAGLIA PER LO IUS SOLI”
“Chiedo l’immediata sospensione delle primarie comunali del centrosinistra”. Nicolae Galea, 20enne nato a Cantemir in Moldavia, ma regolarmente residente a Vicenza e iscritto al circolo Pd del centro storico, non ci sta: “Si sta violando lo Statuto nazionale del partito, si vuole infatti impedire a me e agli altri cittadini extracomunitari, regolarmente residenti, di votare alle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Vicenza”.
Il 3 novembre Galea ha scritto alla Commissione nazionale di garanzia del Partito democratico, dopo aver letto sul “Giornale di Vicenza” che i tre candidati sindaco, tutti iscritti al Pd, per le primarie comunali del centrosinistra (che si terranno a Vicenza il 3 dicembre prossimo) “hanno accettato la norma che esclude dal diritto di voto i cittadini extra-europei, ancorchè regolarmente residenti in Italia”.
Galea lamenta il fatto che tale decisione viola diversi articoli dello Statuto nazionale del Pd, a partire “dall’articolo 2, laddove definisce come elettrici ed elettori, cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso del permesso di soggiorno, stabilendo il loro diritto a partecipare alle elezioni primarie per la scelta dei candidati”.
Per questo, Galea chiede la sospensione delle primarie comunali del centrosinistra nella sua città e l’assunzione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei candidati sindaco, che hanno avallato “una decisione che così platealmente viola le norme statutarie nazionali e regionali”, e avverte che si riserva di ricorrere alla magistratura.
Contraddizione con le norme statutarie a parte, il caso suona ancora più paradossale tenendo conto che il Pd da mesi dichiara l’impegno a fare il possibile per approvare, prima della fine della legislatura, la legge dello Ius soli che darebbe la cittadinanza ai figli di immigrati.
Ma questa battaglia per il futuro, evidentemente, non impedisce che per il presente, a Vicenza, gli stranieri residenti e in regola con i permessi di soggiorno vengano tenuti fuori dai seggi delle primarie della città dove vivono.
(da “La Repubblica”)
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